La passione non conosce frontiere ma rispetta le scadenze: l’appuntamento della caccia pasquale in Nuova Zelanda, classico appuntamento di ventiquattro ore che torna ogni (circa) dodici mesi per il prelievo venatorio delle lepri, ha regalato l’abbattimento di 10.000 animali nel distretto del Central Otago. Secondo quanto riportato dal quotidiano britannico The Guardian, l’edizione 2016 è stata caratterizzata dalla presenza di 27 gruppi composti da 12 cacciatori ciascuno per un totale di 324 persone; nel numero totale dei selvatici abbattuti vanno in verità compresi anche i furetti.
La giornata venatoria è stata vinta dal team di Down South, capace di abbattere 889 lepri; secondo quanto riferito da Eugene Ferreira, presidente della società organizzatrice Alexandra Lions Club, il numero di abbattimenti è però in calo rispetto all’anno passato. Il record ancora imbattuto di animali cacciati nel corso dell’appuntamento festivo è di 23.000 lepri. The Guardian spiega poi quanto accadrà con gli animali abbattuti: molte lepri saranno utilizzate come fertilizzante, altre diventeranno cibo per cani, soltanto una piccola parte sarà destinata al consumo alimentare dell’uomo. Gli animalisti contestano da sempre questa manifestazione venatoria ma sono stati costretti a riconoscere l’entità delle devastazioni provocata dalla specie dopo l’immissione nel territorio: la caccia pasquale è fondamentale per la tutela del settore agricolo.