Riceviamo e pubblichiamo
Due giorni fa, durante la prima giornata d'apertura dell'edizione 2016 dello HIT Show, un piccolo gruppo di membri e/o simpatizzanti della nota associazione
Centopercentoanimalisti ha organizzato un presidio di protesta davanti alla Fiera di Vicenza. Fin qui niente di strano, in democrazia ognuno ha il diritto di manifestare la propria opinione e in fin dei conti ci siamo abituati: una volta è la curia, un'altra volta i pacifisti, mancano solo i marziani a contestare le manifestazioni di settore. In questo caso però, lo stile è diverso: indicazioni molto chiare su come venire vestiti ed equipaggiati e sulla loro pagina Facebook e sul loro sito compaiono proclami roboanti sull'esito di presunti "scontri" avvenuti fra loro ed i visitatori (31mila solo l'anno scorso) nelle edizioni passate. Il presidio degli attivisti animalisti è però sempre un presidio regolarmente autorizzato e quindi presidiato da un sostanzioso schieramento di forze dell'ordine. Più di un partecipante alla fiera ha espresso il desiderio di dialogare con i manifestanti ma la Polizia vietava l'avvicinamento a chiunque.
Consigliamo pertanto agli organizzatori del presidio di cambiare strategia: se desiderano così tanto il contatto diretto e lo scambio di opinioni e punti di vista con il mondo venatorio o quello del tiro sportivo, un presidio organizzato, transennato e circondato dalla Polizia non è lo strumento ideale!
Per la prossima edizione − oppure oggi, visto che la fiera è ancora aperta − potrebbero entrare come visitatori (ci offriamo di procurare i biglietti gratuiti, ovviamente) e così vivere da vicino il confronto costruttivo con i frequentatori della fiera!
Se l'ente fiera lo permette, potrebbero persino portare con sé le bandiere corredate di aste in legno, anche se pensiamo che in fin dei conti non gli servirebbero a molto... nei padiglioni non c'è vento.