FIDASC, Bartali e la sua doppietta Franchi

Progetto FIDASC   "Il pathos di un grande uomo e del suo mitico fucile italiano da  caccia"
Da sinistra verso destra: il rappresentante della Franchi Samuele Brandoni, il Segretario Generale del CONI Roberto Fabbricini, il Presidente del CONI Giovanni Malagò, il Presidente della FIDASC Felice Buglione, Luigi Bartali (figlio di Gino) e Giovanni Villa, collezionista e proprietario della leggendaria doppietta Franchi Imperiale Montecarlo
Progetto FIDASC   "Il pathos di un grande uomo e del suo mitico fucile italiano da  caccia"
Due doppiette appartenute al grande Gino Bartali: in alto la Franchi Imperiale modello Montecarlo

Nella giornata di ieri lunedì 16 dicembre, la sala d'onore del CONI è stata teatro dell’evento intitolato "Il pathos di un grande uomo e del suo mitico fucile italiano da caccia", dedicato al grande ciclista e appassionato cacciatore Gino Bartali e alla sua doppietta Franchi Imperiale Montecarlo.

Un progetto dal sapore romantico così come vuole la tradizione venatoria italiana che, attraverso la storia di grandi personaggi e delle loro armi da caccia, riscopre le proprie radici per gettare le basi del futuro.

L'essenza della caccia racchiusa in un grande uomo sportivo e nella sua fedele doppietta, quest’ultima simbolo dello spirito della caccia.

L’evento ha celebrato però non solo Bartali e la doppietta Franchi Imperiale Montecarlo, ma anche e soprattutto la storia e la tradizione della caccia italiana che, oggi più che mai, necessita un'iniezione di fiducia in se stessa e nelle sue potenzialità non solo industriali, ma anche e soprattutto culturali.

Basti pensare alle imprese sportive di “Ginetaccio”: chilometri mangiati, sudore, vittorie, sconfitte, immagini che passano. Così come nel ciclismo anche a caccia si provano certe emozioni. Si vengono così a “contaminare” due figure metaforiche che ci danno bene l’idea di ciò che rappresenta l’evento promosso dalla FIDASC: l’impugnatura del fucile ed il manubrio della bicicletta si sovrappongono, diventano quasi una cosa sola. Non importa distinguerli, incasellarli in due categorie diverse perché strumenti diversi; ciò che conta sono le mani che li hanno stretti, lo spirito con il quale è stato compiuto un gesto da parte del grande Bartali.

Attraverso gli interventi del Presidente della FIDASC Felice Buglione, del Presidente del CONI Giovanni Malagò, del Segretario Generale del CONI Roberto Fabbricini,  del rappresentante della Franchi Roberto Brandoni, di Luigi Bartali e del collezionista e proprietario della leggendaria doppietta Franchi Imperiale Montecarlo, coloro che hanno assistito all’evento hanno compiuto un vero e proprio viaggio nel tempo fatto di preziose testimonianze e convinzioni sulla caccia.

Progetto FIDASC   "Il pathos di un grande uomo e del suo mitico fucile italiano da  caccia"
Il presidente del CONI Giovanni Malagò durante il suo intervento, nel quale ha ribadito la necessità di maggiore informazione sul mondo venatorio
Progetto FIDASC   "Il pathos di un grande uomo e del suo mitico fucile italiano da  caccia"
Il Presidente della FIDASC Felice Buglione durante il suo intervento. Si deve soprattutto a lui la nascita di questa iniziativa che toccherà più città

Un mondo, quello venatorio italiano, che ha bisogno di essere maggiormente riconosciuto e protetto perché parte della cultura italiana.

Attraverso questa preziosa iniziativa della FIDASC, ci auguriamo tutti che inizi un percorso che porti alla rivalutazione della caccia in Italia.

leggi qui il comunicato stampa FIDASC - Omaggio a Gino Bartali

leggi qui il comunicato stampa nomina Bruno Modugno Pres.nte Onorario FIDASC