Sentieri di Caccia dicembre 2016: i contenuti del nuovo numero

Un entusiasmante viaggio nel mondo della coturnice apre il nuovo numero di Sentieri di Caccia (dicembre 2016); è avvolgente il racconto di Alessio Allegrucci di memorabili giornate di caccia alle coturnici sui Sibillini e sulle montagne abruzzesi, che fa da introduzione alla presentazione dell'attività di monitoraggio con il cane da ferma praticata in questi stessi territori, oggi compresi in area Parco; quando i cacciatori sono davvero parte attiva e importante della gestione faunistica.

Roberto Mazzoni della Stella presenta invece una storia esemplare, quella dell’Atc Parma 2, che ha dato impulso a una caccia intorno ai confini di Zrc e Zrv, sostenuta in ogni momento della stagione venatoria dal naturale irradiamento di piccola selvaggina prodotto da questo mosaico di strutture. Non più dunque una caccia limitata alla tradizionale “fiammata dei primissimi giorni”, ma un’attività proficuamente diluita lungo l’intero arco di durata della stagione venatoria.

Come si sviluppa l’attività venatoria negli Stati europei, quali sono le differenze rispetto all’Italia, quali regole vengono applicate e come si risolvono le problematiche, soprattutto riguardo al cinghiale, sono i temi affrontati da Natale Francioso con Renata Briano, europarlamentare e vice presidente dell’intergruppo “Biodiversità, caccia e ruralità”, mentre nel consueto “focus” la Confederazione Cacciatori Toscani torna a sottolineare l'esigenza di organizzare quanto prima una Conferenza sulla Caccia, per rispondere in modo organico alla necessità di adeguare strategie e programmi a fronte di una fase di grandi modificazioni istituzionali.

Per quanto riguarda i cani da ferma, Zeffiro Gallo relaziona sull’edizione 2016 dell’Hegewald: 180 drahthaar in catalogo, circa 170 giudici a disposizione per la valutazione dei vari esami, 600 appassionati presenti, mentre Rossella Di Palma propone un esclusivo reportage sui field trial riservati a setter e pointer.

Non manca l’approfondimento di Emanuele Nava che propone alcune personali considerazioni relative alla caccia alla seguita su lepre; il viaggio di rientro al termine di una cacciata, avvincente anche se infruttuosa, è il momento ideale per riflettere su alcuni aspetti di grande attualità.

Prosegue su questo numero il focus sulla legge 157/92 di Lorena Tosi: in primo piano la pianificazione faunistico-venatoria regionale e provinciale, il ruolo dell’Ispra, i calendari venatori regionali e gli Ambiti territoriali di caccia.

Passando alle attrezzature, Simone Bertini, Paolo Guerrucci e Alessandro Iacolina presentano la Fiocchi linea Anniversary HP 34 calibro 12, Gianluigi Guiotto ha invece testato il nuovo sovrapposto Beretta 690 Field I e infine la prova di Matteo Brogi della Merkel RX.Helix Explorer accessoriata, in questo caso, con il punto rosso Aimpoint Micro H-2.

Cacciatori di selezione sotto esame: domande facili o difficili?” è il titolo dell’articolo di Ivano Confortini, cui seguono le note di Serena Donnini sul collegamento del cane limiere con il conduttore, che rappresenta un grande tratto distintivo nel lavoro dell’ausiliare, soprattutto se questo viene svolto senza l'ausilio della lunga.

Immancabili l’“occhio indiscreto” di Felice Modica, le pagine dedicate alle principali news dal mondo della caccia, le vostre lettere e le vostre foto. Buona lettura.

I field trial inglesi visti da dentro

Un setter nell'erba con un cacciatore
Sentieri di Caccia dicembre 2016: FT. Ch. Ballyellen Cara di Billy Connelly (Irlanda), condotta da Gerry Devine (Irlanda), vincitrice del Champion Stake 2016, qui fotografata durante il suo secondo turno.

L’Italia alleva i setter migliori del mondo, si dice, quindi presumibilmente l’Italia organizza anche le migliori prove del mondo. Perché allora competere in Gran Bretagna? Il punto di vista di Rossella Di Palma.

Fiocchi Linea Anniversary HP 34 calibro 12

Una cartuccia Fiocchi calibro 12
Sentieri di Caccia dicembre 2016: la borra della Fiocchi HP 34 Anniversary è una Z2M da 18 mm di altezza della Baschieri & Pellagri, caratterizzata da quattro gambe autoregolabili e contenitore con quattro alette a frattura programmata.

Una ricorrenza eccezionale (i 140 anni di Fiocchi) e una cartuccia ultra conosciuta e apprezzata; cosa poteva nascere da questa unione? La HP 34 Anniversary.

Beretta 690 Field I calibro 12, a caccia con stile

tiratore con fucile Beretta 690 calibro 12
Sentieri di Caccia dicembre 2016: Gianluigi Guiotto in pedana al TAV Belvedere di Uboldo. Alla fine della sessione di tiro con il nuovo sovrapposto Beretta, l’opinione è decisamente positiva: il 690 Field I non è solo un bel fucile, ma sa essere anche efficace nell’attingere il bersaglio.

Si allarga la famiglia dei Beretta 690: dopo il Field III, disponibile in calibro 12 e 20, ora è la volta del Field I in calibro 12, leggermente meno costoso del predecessore, ma sempre ricco della tecnologia armiera della storica Casa di Gardone Valtrompia.