Caccia in azienda faunistico venatoria

Pensare o parlare di caccia in azienda è quasi sempre considerato sinonimo di caccia facile, per principianti o cacciatori mediocri, non è così. Almeno, non è così nelle riserve che non siano poco più che Z.A.C (Zone Addestramento Cani) purtroppo ce ne sono e occorre riconoscerle, in cui viene immessa selvaggina “pronta caccia” con capi lanciati poche ore (se va bene) prima dell’arrivo dei clienti. Parliamo qui di riserve intese come territori gestiti in modo privato, aziende, i cui terreni vengono coltivati, custoditi e organizzati per offrire condizioni ideali ai selvatici che qui stanziano e si riproducono. Luoghi dedicati alla caccia e ai suoi protagonisti, selvatici e cacciatori.

Caccia vera in azienda faunistico venatoria
Ci sono realtà molto differenti fra le aziende faunistico venatorie, in alcuni casi i territori diversi e opportunamente custoditi danno il risultato sperato di selvaggina di qualità

Qui si cerca di ripristinare quell’ambiente che ora sembra un’utopia, ma fino a qualche decennio fa era la realtà della campagna italiana. Allora, ecco che tornano a vedersi piccoli appezzamenti di colture a perdere in cui il cibo abbonda per i fagiani, scampoli di terreno incolto in cui gli animali trovano rifugio e nidificano. Macchie e boschi custoditi, con siepi di bacche edibili ospitano i migratori di passaggio e che qui svernano. Zone umide completano il quadro regalando le immense soddisfazioni e le gioie improvvise che il padule da sempre sa regalare.

Caccia vera in azienda faunistico venatoria
Terreni coltivati circondati da zone incolte e boscose offrono cibo e rifugio ai selvatici

Le emozioni che si provano sono sudate perché i selvatici conoscono i luoghi e le insidie, ma ci sono. Quindi il piacere di cacciare in siti come questi non viene dalla quantità dei carnieri, ma dall’incontro sperato, cercato e finalmente trovato in un ambiente integro e vario con selvaggina che è dove “deve essere”. Qui il prelievo è controllato e coloro che vi cacciano sono i primi a rispettare limiti e regolamenti, perché nessun cacciatore vorrebbe mai veder scomparire l’oggetto dei suoi desideri. Al contrario, tutti si impegnano nella salvaguardia e nella gestione, nel controllo dei predatori, cacciatori e agricoltori uniti nel segno di una natura ricca ed ospitale, bella da vivere e da mantenere.

Caccia vera in azienda faunistico venatoria
Gli amanti della cinofilia trovano nella selvaggina naturale la risposta alle ricercate sfide e un'occasione per veder crescere i propri ausiliari

Nella miseria dobbiamo riconoscere che può capitare che la caccia perda la sua dimensione idilliaca.  I pochi selvatici incontrati si ha sempre paura che non si concedano mai più, l’ansia dell’incontro spesso insperato già in partenza fa commettere errori e pregiudica la caccia di qualità. Questa si esalta invece, con essa la cinofilia, l’etica e tutto ciò che racchiude in sé questa passione, nell’abbondanza e nella bellezza degli ambienti in cui le mancate emozioni di oggi sono i sogni di un domani sempre promettente.

Caccia vera in azienda faunistico venatoria
Le zone umide sono un ulteriore valore aggiunto a questi territori misti che consentono la sosta a molti migratori acquatici

Così ci ritrova a fiutare l’aria del mattino con negli occhi e nel cuore il riverbero di quella fiamma accesa o ritrovata dell’attesa e del piacere della ricerca e di avventura, che qualcosa da regalarci l’avrà sicuramente. Sono quegli stati d’animo che l’agricoltura intensiva e la costruzione selvaggia hanno rubato ai sognatori, che ora continuano imperterriti ad inseguire le loro chimere in uscite oltre frontiera dove in fin dei conti è solo questo ciò che si cerca . Poter cacciare immersi in un mondo e una natura che ancora ci accolgono e ci portano via dai quotidiani turbamenti, con il solo miraggio del nostro cane in ferma negli occhi e il frullo del selvatico a farci sussultare.

Caccia vera in azienda faunistico venatoria
Nelle prime ore del mattino gli acquatici fanno vivere momenti unici e trepidanti attese ai cacciatori in padule

All’alba in aziende così si possono godere i voli delle anatre ai limiti delle zone umide presenti. Il traccheggio di questi splendidi  acquatici si sa non va oltre le prime ore del mattino, quindi ci si può muovere poi al seguito dei cani per cercare i fagiani in prossimità dei campi di pastura o dei boschetti sparsi qua e là. Non aspettatevi fragorosi frulli davanti al muso dei vostri ausiliari, magari anche da sollecitare coi piedi in stile “gara della domenica”. 

Molto spesso, la presunta presenza del selvatico segnalataci dalla guidata del cane si materializza nell’eco di un frullo già a ragguardevole distanza o, al contrario, alcuni fagiani visti personalmente correre all’interno di siepi spinose ancora devo capire dove si siano imbroccati, mai trovati da cani seppur navigati, depistati dalle mille uste lasciate in quel labirinto intricato perfettamente noto ai colchidi.

Caccia vera in azienda faunistico venatoria
Il sudato risultato di un emozionante pomeriggio di caccia
Caccia vera in azienda faunistico venatoria
Capita spesso che fagiani o anche lepri nati e cresciuti in questi terreni, si allontanino prima dell'arrivo di cani e cacciatori che ben conoscono

Nei mesi interessati dai movimenti migratori, alle soddisfazioni regalate dalla fauna stanziale, si aggiungono le varie  sorprese che le giornate di passo distribuiscono tra campi boschi e padule. Così dalle numerose quaglie che sostano per lunghi periodi nei prati e nei medicai, si va ad “inciampare” poi nel beccaccino che schizza via dal bordo dei canneti, i tordi e i merli invadono letteralmente le siepi ricche di bacche in novembre, fino alle beccacce che non disdegnano la sosta nei boschetti che costeggiano i prati umidi.

A testimoniare la diversità e la ricchezza dei territori di una di queste aziende, l'azienda Valletta, in provincia di Bologna nel comune di Crevalcore, siamo stati invitati noi di all4hunters in una giornata “benedetta” di fine novembre che io ancora ricordo come una fra le più entusiasmanti della stagione di caccia trascorsa. In poche scene salienti, cerchiamo di riassumervi le emozioni vissute in quell’ambiente in cui la mano dell’uomo si è messa a disposizione della natura ed è stata da lei ricompensata, come sempre succede quando ci si rivolge a lei con rispetto, dedizione e passione.

Speriamo che oltre a divertirvi, le immagini di quel pomeriggio possano suggerirvi quanto possano fare con le dovute competenze e la corretta gestione del territorio coloro che lo conoscono e lo vivono quotidianamente, cacciatori e agricoltori.  Quanto queste due figure, che si cerca in ogni modo di superare o limitare siano in grado di offrire soluzioni in armonia con l’ambiente che li ospita e al quale non sono soltanto legati dal profitto o da un ruolo istituzionale, ma da qualcosa di molto più profondo ed innato.


Per ulteriori informazioni

piero.cetrullo@libero.it