Il calibro .223-Remington si presta notoriamente a una vasta gamma di impieghi venatori; la diffusione di munizionamenti frangibili ad alta efficacia lʼha reso recentemente una scelta adeguata anche per ungulati di media taglia, quali cervi o caprioli, cosa che fino a non moltissimo tempo fa i puristi della caccia da montagna avrebbero considerato pressoché impossibile, per via dell'estrema difficoltà della maggior parte dei caricamenti in tal calibro nel provocare canali di ferita sufficientemente ampi da consentire un abbattimento “pulito”, provocando in tal modo un esteso sanguinamento e una dolorosa agonia per la povera bestia in questione.
Le cose sono cambiate proprio con lʼavvento delle summenzionate palle ad alta frangibilità; fino ad allora, il .223-Remington era riservato praticamente solo alla caccia ai cosiddetti “nocivi”: marmotte e poca altra minutaglia in Italia, coyote e cani della prateria negli USA. Un bacino d'utenza, quantomeno in America, comunque non trascurabile dato che non esistono ivi limitazioni stagionali o di numero allʼabbattimento di tali pests sui terreni di proprietà privata. Non per niente esiste il termine “Varmint” che indica armi e munizioni in calibro .223 dedicate proprio a questo tipo di attività venatoria, che negli Stati Uniti come altrove continua senzʼaltro a essere la più praticata in assoluto con la versione civile della cartuccia Standard NATO 5ʼ56x45mm: nonostante lʼesistenza dei citati caricamenti adatti a prede più grandi, ovunque si continuano ancora a prediligere i calibri .30 per gli animali di grossa taglia.
Per il 2012 una delle più importanti aziende statunitensi nel settore delle munizioni da caccia ad alta precisione, la Nosler, ha deciso di venire incontro al mondo del “Varmint” e a tutto il cosmo che orbita attorno a esso, non ultime alcune specialità di tiro al bersaglio, lanciando un nuovo caricamento in calibro .223/.224 e 6mm/.243 che riprende alcune delle caratteristiche migliori dei suoi precedenti prodotti di maggior successo quali Ballistic Tip Varmint e Partition.
Si chiamano Varmageddon, fusione dei termini Varmint e Armageddon (per non lasciare alcuno spazio a dubbi ed equivoci sullʼefficacia che la ditta produttrice si aspetta che abbiano sulle prede), le nuove palle che la Nosler ha già oggi posto in pre-ordine presso i principali distributori americani e internazionali e che da questʼanno saranno distribuite su vasta scala, prima in versione da ricarica, poi come munizionamento già pronto in calibri quali il .223-Remington, il .204-Ruger e il .243-Winchester. Le munizioni Varmageddon sono state studiate per offrire la massima precisione sulle classiche distanze da caccia e una frammentazione istantanea allʼimpatto; la palla da 20, 32, 40 o 55 grani, di tipo Hollow Point o Spitzer con punta in polimero di colore nero, ha il fondo piatto e un nucleo in lega di piombo. La blindatura ultrasottile verso la punta va a inspessirsi gradualmente da metà della palla sino al fondo.
Lʼinsieme di queste caratteristiche assicura un ottimo bilanciamento, garantendo che la palla rimarrà stabile e manterrà una traiettoria rettilinea per tutta la sua gittata, mantenendone contemporaneamente compatta la massa anche alle velocità e alle pressioni di ricarica più elevate, evitando il fastidioso effetto di “frammentazione in volo” che si può incontrare in alcuni frangenti; al contempo, essa consentirà una frammentazione perfetta allʼimpatto col bersaglio a qualsiasi velocità, dalla più bassa alla più alta raggiungibile sulla scala balistica specifica per questo tipo di caricamento (la velocità minima consigliata per una performance ottimali è di circa 488 m/s alla bocca, non ci sono indicazioni per la velocità massima).
Con un coefficiente balistico variabile da 0.119 a 0.255 a seconda del calibro e della punta, e una densità sezionale a pari condizioni variabile da 0.097 a 0.157, le munizioni Nosler Varmageddon paiono decisamente garantire un potere dʼarresto superiore rispetto alla maggior parte dei più diretti prodotti concorrenti sul mercato, con abbattimento pulito garantito per i “nocivi” più piccoli e buone probabilità di Clean Kill anche sugli ungulati di taglia media (es. caprioli), anche se i cacciatori più esperti sapranno prendere quest'ultima indicazione con le dovute cautele fino ai test definitivi sul campo, ancora non possibile trattandosi di un prodotto ancora da lanciarsi sul mercato. Al contempo, le prestazioni in fatto di gittata e precisione configurano le palle Varmageddon, in particolar modo quelle a punta cava, come una buona scelta per chi voglia avventurarsi nel caricamento di munizioni “speciali” o “personalizzate” per alcune specialità di tiro al bersaglio, ad esempio il Five at 200; ancora una volta i tiratori più navigati accoglieranno questʼaffermazione col beneficio del dubbio fino alla dimostrazione pratica, ma tentar non nuoce, e del resto finché qualcuno non proverà effettivamente sul campo di tiro queste munizioni non si potrà confermare né smentire quanto affermato dalla casa produttrice.
