UPDATE +++ Aggiornamento al 26 Novembre 2020 +++
Munizioni al piombo e zone umide - La battaglia è persa.

Aggiornamento 26 novembre 2020. Anche il secondo tentativo di impedire il voto del Parlamento europeo sulla restrizione delle "zone umide" è chiaramente fallito oggi (153 voti a favore, 499 contrari, 39 astensioni).

il Regolamento della Commissione Europea che modifica l'Allegato XVII del regolamento REACH relativo al divieto di utilizzo del piombo nei colpi d'arma da fuoco nelle zone umide o nelle zone limitrofe sarà pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale dell'UE all'inizio di dicembre, entrando in vigore il ventesimo giorno successivo alla sua pubblicazione. Il periodo di transizione è di 24 mesi. Abbiamo già descritto ampiamente tutti i danni collaterali che questo provvedimento porterà nel mondo del tiro a segno e della caccia, e tutti i problemi legali che scarica sulle spalle delle autorità, dei cacciatori e dei tiratori. In un momento di crisi economica devastante, il questa risoluzione mette ulteriormente a rischio decine di migliaia di posti di lavoro, molti dei quali in Italia.

Aggiornamento al 25 novembre 2020. Durante la sessione serale di ieri (dalle 20.00 alle 21.30) della riunione plenaria del Parlamento europeo, è stata discussa e votata la proposta di risoluzione volta a respingere la proposta del regolamento della Commissione che modifica l'allegato XVII del regolamento REACH per quanto riguarda l'uso di munizioni contenenti piombo nelle o intorno alle zone umide su cui la piattaforma AFIS ha concentrato il suo lavoro di lobbying.

Il risultato della votazione è stato quello di respingere la risoluzione (in allegato la lista di voto il cui risultato è: 292 voti a favore, 362 contrari, 39 astensioni) ed è stato reso pubblico questa mattina, a seguito del calcolo dei voti elettronici. Oggi una seconda proposta di risoluzione, con lo stesso obiettivo e firmata dal gruppo ID, sarà discussa e votata nella sessione serale.

L'ordine del giorno del consiglio permanente per l'ambiente dell'Unione europea è stato pubblicato ieri. La riunione si terrà il 25 e 27 novembre e tra i punti all'ordine del giorno figurano la proposta di regolamento della Commissione per quanto riguarda l’utilizzo di munizioni al piombo nelle zone umide o nella loro prossimità. Il punto è elencato come "punto di non discussione", il che significa che il COREPER potrebbe adottare la decisione di non opporsi all'adozione, con procedura scritta e senza ulteriori discussioni.

Vi terremo informati sugli ulteriori sviluppi della situazione.

Scarica qui il pdf con il risultato della votazione


Aggiornamento al 18 novembre 2020. Il quarto webinar del ciclo "Un approccio settoriale al divieto di piombo dell'UE": un incontro strategico per cacciatori, tiratori sportivi, collezionisti e industria" si è tenuto ieri, mercoledì 18 novembre 2020 a cura della piattaforma AFEMS, FACE, IEACS, SAAMI (AFIS), in collaborazione con la WFSA. La battaglia contro la proposta di bando delle munizioni al piombo non si ferma e arriverà in Parlamento europeo.L'evento, che ha visto la partecipazione di circa 45 rappresentanti delle associazioni e delle aziende nazionali di caccia, tiro sportivo e industria, ha riguardato l'ultima fase dell'eventuale approvazione della restrizione all'uso di munizioni al piombo nelle e intorno alle zone umide. Infatti, a seguito della votazione in seno alla Commissione ENVI, avvenuta il 29 ottobre 2020, il dossier sarà sottoposto a votazione finale nella sessione plenaria di mercoledì 25 novembre, dalle 18.00 alle 19.15 CET.

Ai partecipanti sono stati forniti punti di discussione e consigli su come lavorare efficacemente sui deputati nazionali del Parlamento europeo (MEP) per far sì che la proposta della Commissione venga respinta dal Parlamento europeo. La sfida è tuttavia complessa, poiché la proposta di risoluzione contro l'approvazione della disposizione dovrebbe essere votata dalla maggioranza della composizione del Parlamento europeo (353 deputati su 705).

Anche i cacciatori e i tiratori sportivi avranno un ruolo attivo, e a questo proposito riceveranno tutte le istruzioni dalle loro associazioni nazionali di caccia e di tiro sportivo. L'evento si inserisce in una strategia più ampia proposta dalla piattaforma AFIS e condivisa con il settore del tiro sportivo, che ha già permesso al settore di ottenere un periodo di transizione più lungo (24 mesi, rispetto ai 18 mesi proposti), oltre al ritardo complessivo di circa 1 anno nell'adozione del provvedimento; la riduzione della zona cuscinetto a 100 metri e le utili dichiarazioni pubbliche e scritte della Commissione Europea, che contribuiranno ad ottenere un approccio più pragmatico in fase di recepimento nazionale e di individuazione delle cosiddette "zone umide".

Il prossimo appuntamento è per il 25 novembre 2020, quando verrà sottoposta una mozione, proposta dalle forze che si oppongono al bando, nel corso della prossima sessione plenaria del Parlamento europeo.


In poche parole - domande e risposte:

Munizioni al piombo sulle zone umide: qual è il problema attuale nell'UE?

Che cosa dovrebbe ottenere questa legge sulle munizioni al piombo nelle zone umide?
Eliminare gradualmente le cartucce da fucile con pallini in piombo dalle zone umide.

Chi sarà interessato?
I funzionari delle forze dell'ordine degli Stati membri, 10 milioni di cittadini tra cui cacciatori, agricoltori, tiratori sportivi, tiratori sportivi, agonisti del tiro al piattello che svolgono discipline internazionali e olimpiche.

Quali sono i principali errori in questo progetto?
La Commissione ha ignorato il parere della propria agenzia scientifica, di fatto questa risoluzione viola:

  • Il principio di proporzionalità;
  • La presunzione di innocenza, che ha portato la Commissione a superare i poteri esecutivi previsti dal REACH, creando nuovi obblighi per i "consumatori";
  • Il principio della certezza del diritto.

Come risolvere il problema?
I deputati al Parlamento europeo: Il diritto applicabile è nelle vostre mani - Appoggiate la mozione, fate in modo che la proposta torni al Comitato REACH.

L’invito dell’Onorevole Berlato a sostenere l’obiezione

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