Federal Premium MagShok Heavyweight

Federal Premium MagShok Heavyweight
La nuova cartuccia Federal è ideale per la caccia ad anatre, oche, fagiani e tacchini selvatici

La Federal Premium, brand del colosso ATK specializzato nella commercializzazione di caricamenti a impiego civile, sportivo e venatorio, ha lanciato nel 2012 un nuovo caricamento per armi lunghe a canna liscia destinato alla caccia ai volatili di grossa taglia, in particolare tacchini selvatici, pernici, oche o anatre. Denominate MagShok Heavyweight, le nuove cartucce della Federal Premium prendono il nome dalla carica di pallini in lega di acciaio e tungsteno che impiegano: disponibili con caricamenti #6 e #7, che hanno rispettivamente lʼefficacia terminale degli equivalenti #4 e #5 in piombo, le cartucce Federal Premium MagShok Heavyweight consentono ai tiratori di ottenere eccellenti prestazioni in fatto dʼefficacia terminale anche laddove lʼimpiego di caricamenti in piombo sia vietato.

Federal Premium MagShok Heavyweight
Le MagShok Heavyweight sono disponibili nei calibri 12/70, 12/76 (“Magnum”) e 20

Ulteriore caratteristica delle munizioni Federal Premium MagShok Heavyweight è che la densità e la durezza della mescola con cui sono realizzati i pallini, in congiunzione con lʼeffetto della borra FliteControl, collabora nel mantenere il Pattern della rosata stretto e uniforme: anche caricamenti da 35 grammi (lʼequivalente di 97 grani), che viaggiano a una velocità di circa 400 m/s, restano dunque in grado di conservare letalità fino ad oltre i trentacinque metri di distanza. A tutto questo deve aggiungersi un bassissimo coefficiente di rinculo: in contrasto col loro potere dʼarresto decisamente da “Magnum”, infatti, i nuovi caricamenti della Federal Premium offrono un rinculo inferiore del 47% rispetto ai livelli Standard, per lʼappunto, dei munizionamenti con bossolo da 76mm, configurandosi come ottime alternative anche per quei cacciatori che, perché ancora inesperti o viceversa un poʼ avanti con gli anni, non sono ancora, o più, in grado di gestire in maniera ottimale le reazioni dei caricamenti più “caldi”.