Divieto del piombo nelle munizioni: anche nel Regno Unito la battaglia è iniziata! Ma c'è un altro rischio...

I lettori di all4shooters.com che si trovano sul lato continentale della Manica sanno già cosa sta succedendo, con l'Unione Europea che sta cercando di imporre un divieto totale sul piombo nelle munizioni destinano ad avere conseguenze terribili sui cacciatori, sui tiratori sportivi e sull'intera industria delle armi da fuoco e delle munizioni, e che non si fa scrupoli a giocare sporco pur di raggiungere l'obiettivo.

Il Comitato esecutivo per la sanità e la sicurezza inglese (Health and Safety Executive, HSE) sta seguendo lo stesso copione anche nel Regno Unito: il 6 maggio scorso lo HSE ha pubblicato le sue conclusioni sui rischi causati dall'uso ricreativo all'aperto di munizioni al piombo per le persone, la fauna selvatica e l'ambiente in Inghilterra, Galles e Scozia. Sulla base di questi risultati, lo HSE ha avviato una consultazione di sei mesi sulle seguenti proposte per Inghilterra, Galles e Scozia:

  • divieto di vendita di pallini di piombo;
  • divieto di utilizzare tutti i tipi di munizioni al piombo per uso venatorio, compresi pallini di piombo, pallini per fucile, proiettili di piombo e pallini per armi ad aria compressa,
  • divieto dell'uso di pallini di piombo per il tiro al bersaglio all'aperto, con possibili esenzioni per gli atleti autorizzati nei poligoni autorizzati con adeguate misure di protezione ambientale;
  • divieto dell'uso di proiettili di piombo per il tiro al bersaglio all'aperto, con possibili esenzioni per il tiro in poligoni autorizzati con adeguate misure di protezione ambientale;
  • etichettatura obbligatoria delle confezioni di munizioni al piombo per quanto riguarda i pericoli e i rischi del piombo.

Vi suona familiare? Sì, sono sostanzialmente delle stesse restrizioni sulle munizioni al piombo proposte nell'Unione Europea nell'ambito del processo REACH dell'UE. (Le proposte e le consultazioni si svolgono in realtà nell'ambito della normativa britannica sulle sostanze chimiche post-Brexit, denominata UK REACH, che riguarda Inghilterra, Galles e Scozia, ma non l'Irlanda del Nord).

Il Consiglio dell'associazione inglese per il tiro e la conservazione (British Association for Shooting and Conservation, BASC), in stretta collaborazione con la Gun Trade Association, i produttori di munizioni del Regno Unito e il British Shooting Sports Council, sta pubblicando ulteriori dettagli sui risultati e sulle proposte, compresi consigli e indicazioni per aiutare i membri a rispondere alla consultazione. "Un principio chiave è che ulteriori restrizioni legali sulle munizioni al piombo non devono essere imposte fino a quando non saranno disponibili tipologie di munizioni non al piombo efficaci ed economicamente convenienti, in quantità sufficienti a soddisfare la domanda", spiega il dottor Conor O'Gorman sul sito web della BASC, sottolineando che "…laddove vengano proposte restrizioni proporzionate e basate su prove, sarà fondamentale garantire adeguati periodi di transizione. I tempi devono essere realistici e definiti dal settore del tiro, per garantire che la gamma dei prodotti e la loro fornitura possano soddisfare le richieste del mercato".

Nel frattempo, la BASC "osserverà, impegnerà e contesterà il processo di scrutinio interno", assicurando che "il processo REACH del Regno Unito valuti obiettivamente le prove e che le raccomandazioni presentate al Segretario di Stato l'anno prossimo prendano in considerazione il complesso mix di fattori socio-economici, tecnici e di approccio".

Le dichiarazioni del direttore esecutivo della BASC Steve Bloomfield

Steve Bloomfield, direttore esecutivo della BASC, ovvero l'associazione inglese per il tiro e la conservazione. 

In seguito alla pubblicazione del dossier sulle restrizioni REACH del Regno Unito per le munizioni al piombo da parte dello Health and Safety Executive, il direttore esecutivo della BASC, Steve Bloomfield, ha dichiarato: "Le restrizioni proposte comporterebbero il divieto di vendita e di utilizzo di molte tipologie di munizioni al piombo all'aperto in Inghilterra, Scozia e Galles" e "si applicherebbero alle munizioni per fucile, carabina e pistola ad aria compressa".

Attraverso una consultazione di sei mesi, lanciata anche dallo HSE, la BASC "contesterà le restrizioni proposte laddove non esistano alternative valide al piombo, laddove i fattori socio-economici non rendano opportuna una transizione e laddove il piombo possa continuare a essere utilizzato in ambienti che presentano rischi trascurabili o nulli".

"Non accetteremo restrizioni sproporzionate che sfavoriscano ingiustamente le attività di tiro", afferma Bloomfield.

"Il tiro vale 2 miliardi di sterline per l'economia britannica e impiega l'equivalente di 74.000 posti di lavoro a tempo pieno. Le restrizioni proposte avranno un impatto su tutti i 600.000 cacciatori e sui quattro milioni di tiratori sportivi e ad aria compressa in Gran Bretagna. L'autorità di regolamentazione deve dimostrare in che modo sta lavorando e riconoscere la sfida monumentale che le restrizioni porteranno alla comunità e al mercato del tiro a segno".

La "Battaglia d'Inghilterra" contro il divieto di utilizzo del piombo è appena iniziata: occorre capire che è parte della stessa battaglia che stiamo combattendo nella UE.

Da sapere: quattro ulteriori fatti-chiave sul piombo nelle munizioni

  1. Non esiste un'alternativa adeguata al piombo nelle munizioni.
  2. I tiratori e i cacciatori ne risentono, così come l'industria associata.
  3. Il rame e lo zinco (utilizzati principalmente come alternative alpiombo) non sono "munizioni verdi": entrambi i materiali hanno i loro limiti ed entrambi sono già nell'elenco di controllo dell'ECHA.
  4. I periodi di transizione previsti (da 18 mesi a 5 anni, senza alcunalogica) non sono affatto una soluzione – la tavola periodica degli elementi ha solo 118 opzioni. E nessun materiale alternativo per i proiettili risolve tutti i problemi: tossicologia umana ed ecologica, efficienza, efficacia sul bersaglio (benessere degli animali), precisione e prestazioni balistiche complessive.

Cosa c'entra l'attuale sicurezza delle forniture di munizioni (comprese quelle militari) con il divieto del piombo?

Molti non vogliono sentirselo dire, altri non lo capiscono: il piombo è quasi impossibile da sostituire come materiale per le munizioni. Alcuni dei motivi e delle argomentazioni sono riportati sopra. Quello a cui nessuno pensa è l'impatto sui produttori di munizioni! Si parla molto di periodi di transizione. Ma perché molte associazioni venatorie e sportive si battono solo per questo? Il vero problema è la conservazione del piombo nelle munizioni. Molti si chiedono: è ancora possibile? La risposta è semplice: sì!

Il divieto del piombo non solo causerà enormi carenze di approvvigionamento per le munizioni civili, ma metterà anche a repentaglio in modo significativo l'approvvigionamento di munizioni per la NATO e i partner della NATO. Come possono i produttori di munizioni gestire questo equilibrio tra la produzione di munizioni civili e militari e l'approvvigionamento di materie prime? Forse i ministri della Difesa e i capi di governo dovrebbero influenzare i loro colleghi ministri, che poi esprimeranno il voto finale sul divieto del piombo nel Comitato REACH a livello europeo? La porta è ancora aperta. E

onestamente: se materiali alternativi per le munizioni (come il rame) sono già nell'elenco di controllo dell'ECHA, questo processo diventa una pericolosa farsa in termini di politica di sicurezza. E vi prego di risparmiare a noi (e a voi stessi) l'argomentazione secondo cui il "divieto del piombo nelle munizioni" escluderebbe esplicitamente il settore militare. È vero, ma nella pratica non si può separare la produzione civile e militare di munizioni "così su due piedi". È un'operazione fuori dal mondo e altamente pericolosa in un momento di conflitto politico in Europa. Non si tratta solo di ambiente, ma anche della nostra sicurezza.

Qui potete trovare una panoramica di altri articoli sul divieto di piombo nella UE pubblicati su all4shooters.com.


Importanti link esterni con maggiori informazioni sul divieto di utilizzo del piombo nelle munizioni nel Regno Unito (in lingua inglese):

Qui potete trovare la dichiarazione completa della BASC sulle proposte di restrizione sulle munizioni al piombo.

I dettagli della consultazione pubblica dell'HSE sono disponibili qui.

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