Danesi Scolopax: una cartuccia per il bosco

Rende omaggio al nome scientifico della beccaccia la cartuccia Danesi Scolpax caricata nel calibro 12 come soluzione per chi ama il bosco e ne affronta le difficoltà sia della caccia sia del tiro. Sono intense, faticose e per questo sempre memorabili le giornate trascorse nei boschi di montagna dove i colori e il silenzio dell’autunno rapiscono i sensi del cacciatore che vaga sognante con i propri cani. 

Ma il bosco soprattutto nei primi giorni della stagione è ancora carico di foglie che oltre a impedire la vista rendono anche balisticamente difficoltoso il tiro. Anche con l’avanzare dell’inverno le beccacce amano ripararsi dalle insidie dei predatori e dal freddo in boschi di basso fusto e macchie spesso costituite da ginepri e sempreverdi che costituiscono per lei una difesa ideale e per il cacciatore delle barriere di vegetazione difficili da filtrare. 

Il lavoro dei cani si fa sempre più impegnativo nel freddo di queste giornate e anche solo un incontro può valere soddisfazione impagabile. La cartuccia dispersante Danesi Scolopax con dose da 36 grammi dunque standard per il calibro 12 viene caricata con piombo misto 8/9 in bossolo trasparente in plastica da 70mm. Con una velocità di 405 m/s possiamo considerare questa cartuccia molto performante nel tiro a brevi e medie distanze comprese fra i 10 e i 25 metri che solitamente ha luogo nella caccia alla beccaccia nel bosco dove la Scolopax può aiutare il cacciatore anche nella vegetazione più fitta con rosate ben distribuite ed efficaci. 

La nostra giornata  di prova con le cartucce Danesi Scolopax

Sono i primi giorni di un novembre che sembra già lontano anche se appena terminato, dato che la libertà di movimento sul territorio non ci era ancora stata pesantemente limitata. L’aria ancora non troppo fredda ma sicuramente cambiata repentinamente e proveniente dal nord inizia a portare con sé l’odore di boschi e prime nebbie mattutine che sempre guidano le speranze di noi cacciatori di beccacce. 

Cartucce Danesi con fucile e beccaccia
La prima beccaccia della stagione è sempre un'emozione unica, una conferma della ritrovata passione con i propri cani.

La destinazione del primo giorno nel bosco è sempre classica, un luogo noto sia ai cani che al cacciatore dove si arriva in punta di piedi con un rispetto vicino al timore per quell’incontro  che anche se atteso lascia sempre estasiati e, quasi sorpresi. I cani sembrano capire subito che non siamo più in cerca di vecchi fagiani o altri selvatici perché trascurano quasi completamente i prati e gli spazi aperti per concentrarsi nella cerca verso gli angoli più nascosti di ogni radura dove solitamente le prime beccacce in arrivo scelgono di fermarsi. Sono in cammino da almeno 2 ore e solo il ritmo incessante e determinato dei cani mi spinge a non deconcentrarmi in una mattina che ho già considerato probabilmente priva di possibilità d’incontro. Vasco ormai esperto cerca nelle zone di confine fra il bosco e i pascoli di montagna dove qualche mucca ci guarda incuriosita. Sembra non volerne sapere di rientrare, quindi sono io ad avvicinarmi al margine di una pineta dove il bosco cede il passo a un fitto ginepraio dove la presenza di diversi tordi e merli fin qui assenti suona di buon auspicio.  Passano alcuni minuti e il cane che ormai conosco perfettamente tarda a farsi vedere portandomi ad accelerare il passo. Avanzo lentamente fra i ginepri che non mi concedono grande libertà di movimento e il beeper inizia a suonare avvisando la ferma del cane e confermandomi ogni sensazione. Ci siamo, arriva il primo appuntamento della stagione, vorrei farmi trovare pronto. Mi fermo di tanto in tanto avvinghiato dai rami per avere conferma del suono ancora fermo del beeper che non smette di guidarmi in direzione del cane ormai a non più di 30 metri da me. I ginepri sono di varie altezze e l’unica speranza è di riuscire a vedere la beccaccia alzarsi sopra ai sempreverdi, cosa che raramente avviene. 

Cartucce Danesi con fucile e beccaccia
La prima beccaccia della stagione è sempre un'emozione unica, una conferma della ritrovata passione con i propri cani.
Dopo due azioni al limite fra bosco e ginepri con Vasco abbiamo il nostro premio.

Il beeper è ormai vicino e decido di silenziarlo per non infastidire il selvatico che spero voli tranquillo mentre il suo frullo improvviso delude ogni mia aspettativa. La beccaccia di cui sento soltanto il fragore del volo deciso parte vicinissima e radente aggirando il ginepro in direzione opposta alla ferma di Vasco ma completamente coperta alla mia vista; imbraccio il fucile in direzione del frullo aspettando di vedere qualcosa ma solo dopo qualche attimo la vedo alzarsi al limite dei ginepri per rientrare in direzione del bosco ormai lontana. Bellissimo rivederla dopo tanti mesi di attesa; sia io che Vasco sembriamo non aver accusato il colpo, anzi; il cane riparte deciso all’inseguimento della fuggitiva che sembra aver visto meglio di me nel suo allontanamento. In pochi minuti ci ritroviamo nella stessa situazione al limite opposto del bosco ma questa volta riesco a vedere un attimo la beccaccia fra due cespugli anticipando una fucilata di stoccata prima che sia definitivamente coperta da questi e qualche penna che il vento mi restituisce preannuncia l’esito di un riporto festoso di Vasco con la nostra prima regina della stagione. Nonostante il selvatico fosse in volo radente fra i cespugli di ginepro l’abbattimento è stato immediato e sicuro. Non sono onestamente un grande fan delle cartucce dispersanti preferendo spesso il borraggio in feltro da abbinare alla canna cilindrica del mio sovrapposto, ma Danesi Scolopax ha dato lo stesso esito positivo, sulla prima beccaccia di stagione fra i ginepri ancor più apprezzato.


Per ulteriori informazioni sulla cartuccia Scolopax, visita il sito Danesi Munizioni