Cinofilia: Springer Spaniel inglese 

Siamo nei territori montuosi della Valle di Fiordimonte e ci troviamo a seguire ed osservare le qualità di ottimi soggetti di Springer Spaniel inglesi durante una prova attitudinale di lavoro su selvatici liberati. Sono presenti esponenti dello Spaniel Club d’Italia e le azioni ben svolte dai cani che si susseguono mostrano l’ottimo livello di selezione effettuata dagli appassionati nei confronti di questa razza sempre più amata dai cacciatori che vogliono godere il piacere della caccia mista. La versatilità di questi cani è infatti una delle caratteristiche più apprezzate da chi vuole a caccia poter godere il piacere dell’incontro con selvatici diversi e in tutti i terreni, volgendo più lo sguardo verso la concretezza che non la spettacolarità dell’azione. 

Storia e carattere dello Springer Spaniel inglese

Springer Spaniel durante il recupero 
Il recupero ed il riporto sono fra le doti dello Springer più apprezzate dai cacciatori.

Dal punto di vista venatorio infatti, sin dai primi decenni del 1800 in Inghilterra, la selezione di questa razza si è adoperata per ottenere dei cani che fossero complementari alle razze da ferma, ottenendo così degli ausiliari che cacciano a stretto contatto con il conduttore per compensare la mancanza della ferma e mantengono la caparbietà nella cerca e lo spirito di adattamento a territorio e selvaggina, uniti ad una estrema propensione al recupero ed al riporto in ogni ambiente, anche dall'acqua. Il compito dello Springer infatti è quello di ispezionare minuziosamente il terreno di caccia in cui si trova senza tralasciare la minima traccia olfattiva fino ad arrivare a contatto con il selvatico e forzandolo alla partenza. Allo scovo segue puntuale il recupero ed il riporto del selvatico, sempre svolti con prontezza. Il carattere vivace e la taglia medio/piccola agevolano la cerca dello Springer anche negli ambienti più fitti e cespugliati in cui viene spesso utilizzato per la caccia alla piccola migratoria ma si adatta benissimo alla caccia al fagiano e agli acquatici.

L’indole esuberante di questi cani se ben gestita può regalare grandi soddisfazioni al cacciatore che deve però fin dalle prime fasi di addestramento in tenera età far capire al cucciolone quali sono i comandi da rispettare, al fine di ottenere un cane da caccia che non sciupi occasioni e un compagno di vita ben educato e inseparabile.