Ricetta elettronica veterinaria: i disagi del caso

Cani durante la caccia
Per coloro che posseggono mute di cani è facilmente intuibile come siano diventate ulteriormente impegnative le cure da destinare in caso di necessità ai propri animali

Concepire e varare una legge dovrebbe presupporre anche l’organizzazione della sua effettiva messa in atto, ma purtroppo nel nostro paese quasi mai avviene. Ecco dunque che i risultati immediati che si trovano a dover affrontare i cittadini e nel nostro caso noi cacciatori, sono dei disagi e delle ulteriori spese per le cure da destinare ai nostri cani. La legge ha previsto l’istituzione e l’adozione di un sistema informatizzato per la tracciabilità dei medicinali veterinari e dei mangimi medicati  attraverso l’adozione della ricetta veterinaria elettronica. Essa non è la semplice trasposizione della ricetta cartacea in un «PDF», ma una modifica sostanziale del precedente modello organizzativo e operativo di gestione dei medicinali veterinari, attraverso la completa digitalizzazione della gestione della prescrizione e movimentazione dei medicinali veterinari. Una volta emessa dal veterinario, la ricetta elettronica è disponibile online e rintracciabile tramite i rispettivi numero identificativo e codice PIN. Il PIN cambia da ricetta a ricetta. 

L'acquisto dei medicinali si articola nelle seguenti fasi:

  • Il veterinario emette la ricetta elettronica;
  • L’intestatario della ricetta (ad esempio il proprietario o il detentore degli animali) fornisce al farmacista i dati di identificazione della ricetta;
  • Tramite il numero ricetta e PIN (o intestatario e PIN), il farmacista ha la possibilità di richiamare online la ricetta elettronica dal sistema informativo del Ministero della Salute.
  • Il Farmacista procede alla dispensazione dei medicinali.

È facilmente intuibile come per molte persone soprattutto anziane o possessori di più cani siano aumentate le difficoltà che forse dovevano limitarsi all’ambito degli allevamenti e degli animali da reddito e non d’affezione. Su questo ascoltiamo il parere di Andrea Aromatico.