Caccia e cinofilia: quaglie e starne in Macedonia del nord con Lituania Club

La caccia in Macedonia

Aspra e apparentemente inospitale, la Macedonia del nord  svela i suoi colori e la vastità dei suoi territori soltanto dopo un lungo tratto di strada che ci conduce fra le montagne fino alla piccola cittadina di Prilep. Saranno giorni di cammino alla ricerca di quaglie con i cani da ferma e di starne che per ora possiamo soltanto ammirare in volo in fase di addestramento, guidati da Roberto Meloni, appassionato cacciatore e organizzatore di viaggi venatori in Lituania con la sua Lituania Club e qui dove può contare sulla collaborazione dell’agenzia locale Caccia Est. 

Panorama macedone
Territori vasti e poco antropizzati dove l'agricoltura e la pastorizia non intensive favoriscono la sosta e la permanenza dei selvatici, questa è la Macedonia del nord

Un’occasione per misurare e far emergere le doti dei giovani cani fra campi di grano tagliato, mais ancora verde e piantagioni di tabacco che sembrano rappresentare la maggiore occupazione degli agricoltori locali nelle campagne. Il periodo di caccia è iniziato già da agosto quando per i cacciatori c’è la possibilità nei campi di girasole di emozionarsi ancora nella caccia alle tortore e ai colombacci presenti ovunque. Ora è settembre, noi siamo fra coloro che tremano sempre dietro alla coda di un cane e cerchiamo quindi di raccontare quello che questa organizzazione e questi territori possono riservare a coloro che volessero intraprendere questo tipo di viaggio. Le temperature di un’estate torrida che sembra non voler finire mai sono ancora elevate e i cani faticano non poco sia nella cerca sia nel reperimento delle emanazioni che si confondono nella polvere dei terreni che da mesi non rilasciano la minima umidità. Sono le prime ore del mattino e quelle serali le uniche disponibili alla caccia. La campagna è però vastissima e le coltivazioni si intervallano in modo ideale per offrire il giusto sostentamento e il riparo necessario ai selvatici che quindi in ogni caso sono presenti e in buon numero, dagli altopiani più deserti, fino al confine degli orti e delle case che delimitano i villaggi abitati dalle comunità locali.

Video: Quaglie e starne in Macedonia del nord con Lituania Club


I cani da ferma trovano nella Macedonia del Nord i terreni e i selvatici fondamentali per la loro formazione

Le fantasie policromatiche degli abiti nascondono i corpi di donne chine sul lavoro, impegnate nella raccolta delle preziose foglie da stendere poi ad essiccare. Il risultato del lavoro è visibile grazie alle lunghe fila delle foglie di tabacco stese quasi ad ornamento lungo le pareti delle modeste abitazioni illuminate da luci deboli e calde in grado di far passare all’esterno comunque un certo senso di pace e comunità. Attraversiamo i piccoli villaggi ogni mattino per raggiungere i terreni di caccia che iniziano pochi minuti più a nord del paese per estendersi fino a dove lo sguardo è in grado di condurci, fra colline, steppe e campi coltivati frequentati soltanto dai pastori locali con le proprie greggi. È questo il regno delle starne, selvatici delle steppe che da oriente hanno seguito greggi, pastori e agricoltori per diffondersi e proliferare dove l’uomo è rimasto un comodo alleato e coinquilino più che uno sfruttatore indiscriminato di ogni risorsa disponibile sul territorio. Qui i nidiacei trovano immediatamente fra le erbe spontanee gli insetti e gli altri invertebrati fondamentali alla crescita nelle prime settimane di vita; la rotazione delle colture è graduale e lascia sempre cibo a disposizione nelle diverse stagioni; non ultima, la caccia è regolamentata in modo rigido e i prelievi rispettati e minuziosamente calcolati da una gestione che vuole preservare il capitale delle starne e garantire a questo selvatico e ai cani da caccia un futuro certo. Stessa attenzione viene riservata alle coturnici che abitano i monti macedoni da millenni e ancora possono contare sulle stesse favorevoli condizioni di agricoltura e pastorizia per poter vivere in brigate numerose capaci di far tremare ancora il cuore dei cinofili.

Quaglie e starne in Macedonia
Roberto Meloni organizza il soggiorno e la caccia in Macedonia del nord in collaborazione con l'agenzia locale Caccia Est

La caccia a queste specie stanziali non è consentita prima dell’11 ottobre con un prelievo massimo di 2 capi a cacciatore. Chi conosce il valore della caccia e di questi selvatici sa che non è poco e che viaggiare è comunque sempre un valore aggiunto per la caccia e la libertà con i propri cani e non un sacrificio che deve valere il prezzo dello sparo. Torneremo dunque a confrontarci con starne e coturnici, ma adesso siamo qui ad iniziare i cani con quella maestra di vita che è la quaglia, banco di prova unico nel suo genere e valido più di molti altri a sviluppare le caratteristiche di quello che sarà un cane da caccia valido e completo. Dalla resistenza nella cerca, alla capacità di sopportare il caldo e quindi la disposizione al sacrificio, la potenza olfattiva, la solidità nella ferma, la capacità di contatto e di guidata, questo selvatico nulla ha da invidiare ad altri nella preparazione dei cani da ferma. Convinti del valore di questa esperienza vi lasciamo alle immagini di questi giorni in Nord Macedonia, dove la calura e la fatica non hanno fatto rimpiangere il nostro lungo viaggio iniziato da Bari, passando per la Grecia, fino alle terre di Alessandro Magno.