Caccia e cinofilia: la torsione gastrica del cane

Ho dovuto attendere diverso tempo prima di poter affrontare l’argomento della torsione gastrica che ha colpito in modo letale circa due anni fa uno dei miei cani e vorrei quindi scendere nel dettaglio di questa patologia per evitare ad altri amici cacciatori lo stesso dolore. Era un pomeriggio di fine gennaio in Croazia e Asia, una setter inglese di 6 anni mi aveva regalato l’ultima emozione della giornata con una beccaccia leggerissima che aveva eletto a sua dimora invernale un canale roccioso ricco di carpini nani fra i quali si è concessa alla vista soltanto dopo vari tentativi di accostamento della paziente setter che con il suo passo costante non ne voleva sapere di mollare. Una bella giornata insomma, combattuta e piacevole fino al rientro alla casa di caccia di Radames Benetti dove ho provveduto alla consueta sistemazione dei cani nei rispettivi canili e alla loro alimentazione serale. Il mattino seguente alla partenza la tragica scoperta, Asia giaceva morta nella sua cuccia mostrando un anomalo gonfiore addominale in corrispondenza del lato sinistro che non lasciava troppi dubbi sulla diagnosi, durante la notte forse nei suoi consueti movimenti nel box e intorno alla cuccia era stata colta da una torsione gastrica fatale.  

Torsione gastrica del cane: cosa avviene?

Cane con preda
I cani di taglia medio grande con spazio addominale ampio sono solitamente considerati più esposti al rischio di torsione gastrica

Solitamente i cani considerati maggiormente esposti al rischio di questa patologia sono quelli di grande taglia con spazio addominale piuttosto ampio in cui lo stomaco riesca a ruotare su se stesso, dunque bracchi, spinoni, o cani dal torace stretto e profondo come il setter irlandese, ma non è da considerarsi assolutamente una regola e questa esperienza lo dimostra. Ci sono tanti fattori esterni che possono contribuire al verificarsi della torsione gastrica che può interessare vari soggetti sia maschi che femmine. In genere è comunque un evento che tende a verificarsi più frequentemente in età adulta o avanzata del cane quindi dai 5 anni in poi

Che cosa accade? Solitamente dopo aver ingerito voracemente una quantità di cibo elevata e bevuto rapidamente anche molta acqua il cane subisce gli effetti della fermentazione di questi alimenti che provocano la creazione di gas e un gonfiore interno con conseguente dilatazione anomala dello stomaco. Questo può accadere anche se il cane si è agitato o mosso in modo incontrollato con salti o corse improvvise dopo aver mangiato, per questo è sempre sconsigliabile la somministrazione di cibo prima dell’attività fisica o della caccia. In seguito a questa dilatazione lo stomaco può ruotare sul proprio asse letteralmente accartocciandosi e impedendo la fuoriuscita del materiale gastrico sia per via orale che intestinale perché risultano occluse le due valvole cardias e piloro. La fermentazione nel frattempo continua e l’accrescimento dello stomaco va a comprimere il diaframma e i polmoni rendendo difficile la respirazione del cane, oltre alle principali vene che portano sangue e ossigeno al cervello e al cuore. Altro organo fortemente compromesso dallo schiacciamento è la milza. Tutto questo accade in poco tempo, nell’arco di poche ore se il proprietario non è presente la patologia diventa fatale perché il cane muore per soffocamento e per avvelenamento dalle tossine sviluppate dai tessuti interni che cedono.

Torsione gastrica del cane: come riconoscerla e come comportarsi

Cane da caccia
Per ridurre il rischio di torsione gastrica è consigliabile somministrare dosi moderate di cibo più volte al giorno, lontano da turni di allenamento o sessioni di caccia per evitare movimenti pericolosi del cane

Nel caso la torsione gastrica si presenti davanti a noi dovremo essere tempestivi nel trasporto del cane dal veterinario che tenterà dopo aver accertato i sintomi un intervento chirurgico che si definisce sempre di emergenza perché invasivo e non sempre risolutivo. Riconoscere una torsione gastrica non è difficile purché avvenga sotto i nostri occhi. Si nota un atteggiamento di particolare nervosismo del cane che inizia ad accusare difficoltà respiratorie, abbondante salivazione e a differenza di altre patologie gastro intestinali non lo vedremo espellere in alcun modo ma solo tentare inutilmente di rimettere. Il gonfiore addominale diventerà poi evidente ma a questo punto potrebbe già essere tardi quindi occorre chiamare immediatamente il proprio veterinario. Aprendo l’addome il medico procederà al riposizionamento dello stomaco e allo svuotamento, verranno ispezionati gli altri organi e la milza nella maggior arte dei casi asportata. Solitamente al termine dell’intervento si provvede anche all’ancoraggio dello stomaco alle costole del cane per evitare recidive in quanto nei soggetti che hanno dimostrato di essere predisposti alla torsione può molto spesso ripetersi. Come facilmente intuibile un intervento così invasivo nel migliore dei casi ci permetterà di vedere salvo il nostro cane ma dobbiamo attenderci una lenta riabilitazione per il ritorno ad una attività che sarà molto probabilmente compromessa. 

Come prevenire la torsione gastrica

La prevenzione è fondamentale e alcuni accorgimenti possono evitare la torsione gastrica nei soggetti che non siano particolarmente inclini. La somministrazione del cibo è molto importante che avvenga con dosi contenute più volte al giorno e non con una singola abbondante porzione. Altra cosa importante è quella di osservare i nostri cani nei momenti dei pasti, quindi evitare la pessima abitudine di alimentarli in tarda serata quando questi eventi improvvisi possono accadere lontano dai nostri occhi impedendoci di intervenire. Evitare o limitare al massimo nella dieta del cane gli elementi che possono favorire la fermentazione come pasta, cereali, legumi, pane e riso.  L’acqua a disposizione è importante che non sia mai troppo fredda e infine anche se sembrerebbe scontato, ricordare che i pasti vanno somministrati lontano dall’attività fisica intensa per non dare al cane la possibilità di movimenti gastrici durante corse o salti.