Storia e Origini
Selezionata per la caccia ai grandi ungulati dai reali Austriaci alla fine del 1800, questa razza originaria delle regioni montuose dell'Europa centrale dal 1919 è ufficialmente diventata italiana quando, alla fine della prima guerra mondiale, i territori a sud del Brennero furono separati dal Tirolo austriaco e assegnati all’Italia. Classificato nel gruppo 6 dei segugi per pista da sangue il segugio AlpenlaEndische Dachsbracke deriva da incroci tra cani da caccia di piccola taglia e razze di segugi, in particolare il Teckel (o Dachshund), cane da tana tedesco. Questo ci spiega anche l'origine del suo nome che deriva dal termine tedesco Brache che indica il cane da seguita, mentre Dachs significa tasso, quindi l'intenzione di questi incroci era quella di creare un cane capace di muoversi agilmente tra il sottobosco e le aree difficili da percorrere, ma che avesse anche una buona capacità di rilevamento e recupero della preda, dunque una sintesi fra un segugio e un cane da tana. Il Dachsbracke, pur essendo un cane di piccola taglia, è dotato di grande resistenza e ottimo olfatto che lo rendono ideale per seguire tracce di selvatici anche in ambienti complessi. Nel corso dei secoli, il Dachsbracke è stato selezionato e perfezionato per diventare un cane da caccia agli ungulati. In Germania, la razza è riconosciuta come uno dei segugi più adatti per la caccia a cervi e cinghiali, mentre in Austria e in Svizzera viene utilizzato anche per il recupero delle prede ferite in terreni montuosi e difficili.
Morfologia

Il Segugio Dachsbracke è un cane di taglia media, con una struttura solida e muscolosa che ne supporta le prestazioni fisiche. La sua corporatura ricorda quella del Teckel, ma con una costituzione più robusta e una postura più eretta. Vediamo le principali caratteristiche morfologiche che determinano lo standard del Dachsbracke. (Fonte ENCI).
- Testa: la testa è di forma leggermente allungata, con orecchie pendenti e occhi vivaci che esprimono un forte carattere.
- Arti anteriori - aspetto generale: gli arti anteriori sono diritti e forti; sembrano corti rispetto al corpo. Spalla: Scapole strettamente aderenti, lunghe, oblique e fortemente muscolose. Piedi anteriori: Forti, rotondi, dita strettamente chiuse tra di loro. Cuscinetti robusti ed unghie nere.
- Arti posteriori - aspetto generale: muscolosi, forti e ben angolati. Visti da dietro, gli assi degli arti sono diritti. Piedi posteriori: Forti, rotondi, dita strettamente chiuse tra di loro. Cuscinetti robusti e unghie nere.
- Andatura/Movimento: in movimento copre terreno senza intralcio. Passo preferito: trotto.
- Coda: attaccata alta, forte alla radice. Nella parte inferiore il pelo è più lungo (coda a spazzola). Portata leggermente abbassata, in lunghezza arriva quasi al suolo.
- Mantello/Pelo: il mantello, doppio, consiste in un pelo di copertura molto fitto e di un denso sottopelo che ricopre tutto il corpo ed è ben aderente. Colore: Il colore ideale è rosso cervo scuro con o senza frammentatura di peli neri. Anche nero con focature rosso-brune ben delimitate al capo, petto, arti, piedi e la parte inferiore della coda. E’ permessa una stella bianca al petto.
- Taglia e peso: altezza al garrese: 34-42 cm. Altezza ideale per i maschi: 37–38 cm. Altezza ideale per le femmine: 36–37 cm
Il Dachsbracke nella caccia agli ungulati
Il Dachsbracke è noto per il suo temperamento equilibrato. È un cane che combina la passione e l'energia tipiche di un segugio con la pazienza e la determinazione che lo rendono eccellente nel seguire una traccia per ore senza mai perdere la concentrazione. Nonostante la sua vivacità, il Dachsbracke è anche un cane dolce e affettuoso, molto legato alla figura del suo padrone con cui lavora in stretta simbiosi. Quasi sempre impiegato da solo, dove esprime al meglio le proprie doti, il lavoro fondamentale svolto dal Dachsbracke nella caccia in girata è quello di isolare i singoli selvatici dal branco e consentire dunque al cacciatore o alla squadra di concludere il più delle volte con successo l’azione sul selvatico scovato.
1. Fiuto e Capacità di Tracciare
Il Dachsbracke ha un olfatto finissimo, capace di seguire tracce fresche anche su terreni aridi e impegnativi. Questo lo rende ideale per la caccia agli ungulati, che spesso lasciano tracce complesse da interpretare. Il cane è in grado di seguire la pista dell'animale ferito e recuperarlo, anche se la traccia si perde tra foglie o rovi.
2. Resistenza Fisica
Nonostante le sue dimensioni compatte, il Dachsbracke è molto resistente e capace di percorrere lunghe distanze. La sua abilità nel navigare tra i terreni accidentati lo rende un compagno indispensabile per cacciatori che operano in ambienti di montagna o di fitto sottobosco.

3. Indipendenza e Determinazione
Il Dachsbracke, pur essendo un cane molto legato al padrone, possiede una notevole indipendenza, il che gli permette di lavorare da solo durante la caccia. Sebbene non tenda a distaccarsi troppo dal suo conduttore, ha una forte determinazione nel portare a termine il suo compito, seppur muovendosi in un raggio d'azione contenuto.
4. Recupero del selvatico
Grazie alla sua agilità e al suo olfatto, il Dachsbracke è eccellente nel recupero dei selvatici feriti riuscendo a rintracciare animali anche diverse ore dopo che questi sono stati colpiti, offrendo un contributo fondamentale dal punto di vista pratico ed etico alla caccia.
Addestramento e Cura

Il Segugio Dachsbracke è un cane che richiede un addestramento costante e coerente. Poiché è un cane di grande intelligenza, apprende rapidamente, ma la sua indole vivace e curiosa può portarlo a distrarsi o a diventare fin troppo intraprendente se non motivato correttamente. È essenziale che l'addestramento enfatizzi il controllo del cane durante la caccia, soprattutto quando è chiamato a lavorare da solo e al cospetto di un cinghiale, soprattutto se ferito è fondamentale che impari a mantenere le giuste distanze di sicurezza nell'abbaio a fermo senza correre inutili rischi che potrebbero rivelarsi letali.
Il Dachsbracke necessita anche di una buona socializzazione fin da cucciolo, per prevenire comportamenti di dominanza o paura nei confronti degli altri cani e persone. Inoltre, è importante assicurarsi che il cane abbia spazio sufficiente per sfogare la sua energia, il contatto con gli ambienti naturali e le esercitazioni sono fondamentali per mantenerlo in forma in vista di un impiego efficace a caccia. Se alimentato e allenato correttamente il Dachsbracke si dimostrerà resistente nel proprio lavoro e adatto a cacciare in terreni diversi e in ogni condizione climatica. Questo segugio si è infatti diffuso e adattato dai terreni tipicamente montuosi delle Alpi fino alle colline e alla macchia mediterranea.