Il ritorno dei colombacci
Nonostante le invenzioni e gli allarmismi degli pseudoambientalisti, le foreste di tutt'Europa sono aumentate negli ultimi anni di circa il 30%! Ora, in base al postulato che vuole essere l'ambiente a fare i selvatici specifici, ne deriva che assieme al prepotente ritorno di un po' tutti gli ungulati, anche molte specie di avifauna silvestre abbiano potuto giovarsi di questa situazione, prima fra tutte una che già nel nome suo anglosassone dice un po' tutto quello che c'è da sapere su di essa: wood pigeon, piccione delle foreste, ovvero il colombaccio!
Succede ovunque nel Nord Europa, Isole comprese! Succede anche più a Sud e dappertutto nelle terre a Oriente fino al Causcaso, dove il colombaccio è divenuto ormai stanziale.
Ben lo sanno tutte quelle migliaia di appassionati sparsi un po' in tutta Europa, che proprio verso il colombaccio in modo specialistico hanno mirato le loro attenzioni venatorie.
Di qui il fiorire di cacce alla livornese o alla umbro-marchigiana dal palco; di qui le sempre più numerose cacce al campo, come usa in Emilia e in Lombardia.
Di qui la grande attenzione con la quale sin dall'apertura - sui contingenti stanzializzati - e poi ai valichi, per intercettare i branchi in migrazione, si cacciano ormai ovunque i colmbacci.
Si badi bene, che parliamo di un ritorno. Sulle prime infatti, si sparava alle palombe con quello un po' che capitava. Poi, si iniziarono a modificare fucili e dedicare cartucce. Oggi, siamo all'esigenza dell'arma specialistica, che non poteva che derivare dalla piattaforma dei semiautomatici, l'arma in assoluto più indicata per cacciare i colombacci. E la cosa che, come naturale che fosse, nasce e si sviluppa a Urbino: terra in cui la caccia ai colombacci in tutte le sue forme, è una sorta di religione pagana; terra in cui ha sede storica la Benelli...
L'arma...
Il fucile semiautomatico Benelli Colombo quindi, pur presentandosi come arma versatile è chiamante una di quelle che sin dalla prima occhiata denuncia una vocazione pur sempre specialistica.
No, non sono solo la scritta e il logo a dircelo, quanto l'engineering dell'intero insieme.
Come si diceva, il punto di partenza è stato per certo la collaudatissima piattaforma Montefeltro di ultima generazione, qui appositamente ristudiata e modificata per la caccia al colombaccio sia attraverso un'ottimizzazione dei bilanciamenti, sia grazie alla scelta di due tipologie di canna con strozzatore wide shot e long shot, da utilizzarsi in base alle diverse tecniche di caccia più praticate ai colombacci.
Il nuovo strozzatore Criogenico Wide Shot (montato sulla canna da 65 cm) permette infatti di ottenere una rosata più compatta del 30% nelle distanze tra i 15 e i 25 metri, l’ideale per la caccia dal palco (o pulpito, come si dice in toscana), mentre il nuovo strozzatore criogenico Long Shot (montato sulla canna da 70 cm) garantisce una rosata più compatta nei tiri lunghi (sino ai 50-60 mt) e negli spari in verticale, l’ideale per la caccia al valico oppure al campo.
Questi strozzatori sono stati ideati, realizzati e testati per garantire le migliori performance balistiche.
Il brevettato sistema Progressive Comfort poi, inserito nel calcio, riduce in modo progressivo la sensazione del rinculo sempre e quindi a maggior ragione in una caccia come questa dove si spara spesso "pesante".
La coccia e le incisioni della carcassa caratterizzano la forte personalità dell’arma. I legni di noce sono rifiniti con il nuovo trattamento WoodFX che fa risaltare le venature eleganti di calcio e astina. Ne deriva un'arma di classe, efficientissima, con la quale essere sempre all'altezza della situazione.