Benelli Mygra: il calibro 20 dei cacciatori migratoristi provato sul campo

Si può definire l’essenza della caccia l’autunno, con i suoi colori, i suoi venti da nord che iniziano ad alimentare sogni e speranze e improvvisamente si materializzano nei selvatici tanto attesi dai cacciatori. Sguardi persi ad interrogare il cielo stringendo fra le mani il fucile sempre pronti a cogliere l’emozione di quegli attimi irripetibili che la caccia regala. Una passione sentita da molti quella per la piccola migratoria, vissuta sia negli appostamenti in attesa, sia in forma vagante, soprattutto con l’avanzare della stagione quando i selvatici ormai giunti popolano le campagne e i boschi durante l’inverno. I fucili più apprezzati soprattutto nella caccia vagante sono quelli che riescono a divertire e servire il cacciatore con un buon equilibrio nel peso durante le giornate di cammino, per questo il calibro 20 viene considerato da molti il giusto compromesso per comfort e prestazioni. Il semiautomatico Benelli Mygra arriva per soddisfare in modo specifico le esigenze dei cacciatori soprattutto di piccola selvaggina, con il suo peso che non supera i 2,7 kg e il ritorno alla canna con camera da 70mm per un migliore rendimento delle munizioni dedicate a queste tipologie di caccia.

Video: Benelli Mygra test sul campo


Benelli Montefeltro Mygra calibro 20

Benelli Mygra vista intera
Abbiamo provato il Benelli Mygra in diverse situazioni alternando cartucce standard e più pesanti ottenendo risultati positivi sia nei terreni di caccia che al campo da tiro nel percorso caccia.

Gradevole nel suo aspetto con la carcassa in ergal che richiama i colori del bosco nella particolare finitura Nature Brown il Benelli Mygra dichiara immediatamente la sua destinazione d’uso con l’incisione dedicata che rappresenta un tordo e un’allodola in finitura dorata. Ritroviamo gli stessi selvatici riportati sulla coccia dell’impugnatura in risalto sullo sfondo rosso come tratto distintivo dei fucili specialisti di Benelli. Alla carcassa e ai suoi colori di terra si abbinano decisamente i legni del calcio e dell’astina in noce scelto con il trattamento wood Fx che ne mette in risalto le venature.  Il ritorno alla camera da 70 mm è non solo un omaggio ai puristi ma una specifica tecnica che ottimizza le pressioni, dunque la velocità e le prestazioni delle cartucce con bossolo da 70 mm e grammatura standard rispetto alla camera magnum da 76 mm. Le due canne disponibili da 65 e 70 cm sono corredate da un set di strozzatori Criochoke da 7 cm e due particolari strozzatori da 9 cm; gli strozzatori wide shot e long shot rendono il Mygra impiegabile nelle diverse situazioni ambientali o tipologie di caccia che i cacciatori prediligono.

Benelli Mygra strozzatore
Gli strozzatori da 9 cm wide shot e Long shot ottimizzano le prestazioni del Benelli Mygra rispettivamente alle brevi e lunghe distanze nelle varie situazioni di caccia.

Con lo strozzatore wide shot si hanno le migliori prestazioni nei tiri a breve e media distanza quindi più probabili nella caccia vagante, con il long Shot cambiano i risultati soprattutto nella caccia dal campo o in situazioni in cui generalmente i tiri vanno oltre i 30 metri. Praticamente Il long shot è uno strozzatore che ottimizza le prestazioni della strozzatura da una stella mentre il wide shot quella intermedia da 3 stelle.  Il Mygra con canna da cm 65, ha peso intorno a kg 2,650, sensibile l’aumento con canna da 70cm. La meccanica del Mygra calibro 20 è tipicamente Benelli con sistema di armamento inerziale a testina rotante; da notare la chiusura Easy Locking, una soluzione innovativa che consente una più agevole chiusura dell’otturatore priva di scatti e rumori improvvisi con l’arma che risulta essere sempre pronta allo sparo.

Benelli Hunting Test Adventure

Carcassa del Benelli Mygra
La carcassa in ergal anodizzata rende il Benelli Mygra calibro 20 perfettamente riconoscibile con la finitura Nature Brown dai colori di terra e con l'incisione dedicata di tordo e allodola sul lato.

Ospiti di Benelli per conoscere concretamente l’arma nelle sue caratteristiche abbiamo scoperto in due giorni consecutivi di test sul campo le prestazioni e le caratteristiche tecniche del semiautomatico Mygra sia nella tenuta di Rivergaro di Montefeltro Tour Operator cacciando con i cani da ferma, sia al Tav di Fano con sessioni di piattelli al percorso di caccia. Ciò che è stato semplice apprezzare da subito durante la prova sul campo è stata la rapidità del fucile alla spalla, un brandeggio agile e preciso che permette di trovare subito l’allineamento dell’arma nel puntamento e anche di restare stabili nel doppiaggio dei colpi. 

Aspetti questi fondamentali nella caccia ai piccoli migratori come il tordo di cui è nota la rapidità del volo e il tiro in molti contesti ambientali che avviene necessariamente di stoccata. 

Diversi i tiri nella caccia dal campo o da appostamento in cui aumentano il tempo e lo spazio per mirare il selvatico ma anche in quel caso e con cartucce dalle dosi maggiori il Mygra resta stabile come ha dimostrato nei tiri sui piattelli più distanti del percorso di caccia. Sono le grammature intermedie ovviamente quelle che si adattano meglio e danno le migliori sensazioni alla spalla con la sua camera dedicata da 70 mm. Abbiamo in alcune occasioni del test voluto esagerare caricando cartucce corazzate e dosi esasperate e pur accusando un leggero impennamento il fucile dimostrava di restare preciso sul bersaglio. Non avrebbe senso parlare di fucili specialisti progettati intorno alla cartuccia che sono destinati a sparare, dunque, perfettamente coerente con il progetto Benelli il risultato ottenuto, con piena soddisfazione da parte nostra per il Mygra calibro 20, un vero fucile da migratoristi a cui auguriamo il nostro in bocca al lupo!


Per ulteriori informazioni sul semiautomatico Mygra, visita il sito Benelli


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