Beretta A400 Xplor

Beretta A400 Xplor Unico e Light 
Dato il colore verde e l’azione 12/89 di grosse dimensioni la Beretta presenta lo A400 Xplor Unico anche come “il mostro verde”. Il sistema di presa gas e la parte inferiore della canna sono protetti dall'astina. Il dado con rivestimento nero in plastica tiene unito il gruppo e funge al contempo da chiusura dell’asta

In alcuni ambienti venatori, i fucili automatici devono ancora combattere contro una marea di pregiudizi e una pessima reputazione. E non perché siano inaffidabili per la caccia ai volatili, ma perché la capacità di rapida ripetizione dei colpi e la capacità superiore ai due colpi li rende un “pugno in un occhio” per i più tradizionalisti amanti delle doppiette, agli occhi dei quali solo i più avidi “non veri cacciatori” impiegano questi “spazzatrincee”.

Tuttavia, a differenza di quanto accade nel resto del continente e in particolar modo nell’Europa settentrionale, in Italia i semiautomatici sono decisamente più considerati rispetto ai design tradizionali a canne basculanti, e si può ben dire che rappresentino la categoria d’arma da caccia più diffusamente impiegata. Nella selva di offerte che caratterizza questo immenso mercato, sicuramente il più lucrativo e ampio nel settore armiero italiano, la Beretta, che occupa il primo gradino sul podio, con i nuovi modelli A400 XPlor Unico calibro 12 con cameratura Supermagnum (89 mm) e A400 XPlor Light con cameratura da 76 mm Magnum, tenta di andare oltre il top, e arrivare, come qualcuno direbbe, un po’ più vicina al cielo. 

Beretta A400 Xplor Unico e Light 
La Beretta ha nuovamente rielaborato la testina rotante del gruppo-otturatore. In questo modo gli A400 dovrebbero sparare il 36% più rapidamente rispetto ai più diretti concorrenti nel campo dei fucili semiautomatici: quattro colpi in meno di un secondo, stando alla Grande Gardonese. L’otturatore semiaperto mostra in che modo la cucchiaia di caricamento supporti la cartuccia durante l’espulsione
Beretta A400 Xplor Unico e Light 
La sua funzione di elevatore. Insieme al pulsante nero funge anche da leva di blocco otturatore

In Italia, come in molti altri paesi, l’elevato volume di fuoco dei fucili semiautomatici viene controllato dalle disposizioni di legge o dai regolamenti venatori, che limitano a due o tre colpi la capacità massima delle armi impiegabili. Non per niente, la Beretta produce gli A400 con serbatoio da due soli colpi, pur prevedendo la possibilità di portare un terzo colpo in cucchiaia. Ovviamente rispetto ad altre categorie d’armi, i semiautomatici risultano leggermente meno maneggevoli, dato che l’azione necessariamente più lunga incide negativamente anche sulla lunghezza totale.

Ciò che perdono in autonomia e brandeggiabilità, tuttavia, gli A400 XPlor lo riguadagnano nella capacità di “digerire” qualsiasi tipo di munizione, grazie al sistema di ripetizione tramite pistone. Chi prima, sparando cartucce pesanti di tipo diverso, voleva andare sul sicuro, non poteva fare a meno di tenere nell’armadio dei fucili da caccia almeno una doppietta o un sovrapposto; oggi è tutta acqua passata. E mentre nei semiautomatici precedenti era spesso necessario regolare il sistema di presa gas per passare dai caricamenti leggeri a quelli più “caldi”, oggi i sistemi medesimi si autoregolano; una parte del gas generato dalla combustione della carica di propulsione spilla dalla canna e colpisce una serie di bussole in metallo spinte una nell’altra. La parte esterna costituisce l’area d’espansione dei gas, le altre fungono da pistone e valvola. Quest’ultima è dotata di un anello di tenuta elastico e viene ammortizzata grazie a una molla a spirale. In caso di pressioni del gas differenti, la molla garantisce che sull’otturatore agisca sempre la stessa forza. Il gas in eccesso defluisce verso il basso attraverso delle feritoie. 

Beretta A400 Xplor Unico e Light 
Lo sportello di caricamento è posizionato nella parte inferiore della scatola di culatta e funge sia da elevatore che da blocco del caricatore. Il Cut-Off (indicato tramite la freccia) a centro della scatola può arrestare l’alimentazione delle cartucce e rendere lo A400 un'arma a colpo singolo

Questo è il principio di funzionamento anche di diversi modelli precedenti della Beretta, nella fattispecie i fucili A400 XPlor, AL391 Urika e A391 Xtrema-2, quest’ultimo con camera Supermagnum da 89 mm, presentato dalla Grande gardonese con l’affettuoso nomignolo di “mangiatutto”, visto che può ingerire qualsiasi cosa, dalle cariche più leggere da 12 a 24 g  fino alle cartucce pesanti da 65 g. Alcune delle sue caratteristiche strutturali sono presenti anche sui nuovi XPlor: una valvola di bloccaggio (Cut-Off) arresta, se necessario, l’alimentazione dal serbatoio tubolare e blocca la cucchiaia di caricamento, rendendo di fatto l’arma a colpo singolo in modo che il tiratore possa caricarla manualmente se lo desidera. Anche la foggia dell’affusto, in alluminio, e della costola d’alzo sono ampiamente mutuate dall’Xtrema-2. I due smorzatori idraulici nel calciolo (Kick-Off, un marchio depositato Beretta), che riducono il rinculo percepito sino al 60%, erano a loro volta presenti, così com'era presente un otturatore a testina rotante.

Beretta A400 Xplor Unico e Light 
Uno smorzatore intercetta la seconda spinta di rinculo durante il tiro. Il secondo colpo è causato dall’otturatore che batte indietro
Beretta A400 Xplor Unico e Light 
Nel sistema Kick-Off due smorzatori idraulici collegati a molle meccaniche dovrebbero ridurre il rinculo dell’arma di circa il 60%. Oltre al sistema testato, entrambe le armi utilizzate per i test sono dotate del nuovo sistema Kick-Off

Data questa infornata di caratteristiche già ampiamente collaudate su entrambi i nuovi fucili, che esteriormente si differenziano solo per colore, lunghezza della scatola di culatta e peso, era necessario qualcosa di nuovo. Detto, fatto: i progettisti di Gardone hanno sviluppato l’“hardware”, mentre il personale del marketing si è concentrato sulla ricerca di nomi che “suonassero bene” e con un buon appeal sul pubblico. Ecco dunque un nuovo Buttpad in schiuma polimerica, estremamente morbido e ad alto potenziale d’assorbimento del rinculo, denominato MicroCore; e le canne multiforate, realizzate tramite rotomartellatura a freddo e sottoposte a trattamento termico in depressione, denominate Steelium e orgogliosamente definite “le migliori canne del mondo”, con un nuovo profilo battezzato Optima Bore High Technology accoppiata a una serie di choke idonei all’impiego di munizionamenti in acciaio. I nuovi fucili XPlor vengono dotati di choke integrali (poco consigliati per i caricamenti in acciaio), cilindrici e half-choke; le canne dello XPlor Unico sono disponibili in lunghezze da 71 e 76 cm, solo da 66 cm per il più maneggevole Light. All’interno del calcio è installato un nuovo Recoil Buffer, il “Kick-Off”, che riduce al minimo soprattutto il rinculo dell’otturatore che “batte” sulla parte posteriore. Migliorato anche il sistema dell’otturatore, ribattezzato “Blink” (“batter d’occhi” in inglese), in quanto dovrebbe rendere i nuovi A400 fino al 36% più veloci rispetto ai prodotti della concorrenza; la Beretta dichiara che lo XPlor è capace di sparare quattro colpi in meno di un secondo, anche se ciò non è stato possibile verificarlo con i modelli sottoposti a test da All4shooters.com, che presentavano una capacità totale di due colpi più uno in canna. Ciò non toglie, tuttavia, che l’A400 si sia dimostrato eccezionalmente veloce. La lavorazione, a parte qualche lieve, spiacevole “sbavatura” sulla parte inferiore, peraltro trascurabili, corrispondeva agli alti standard qualitativi a cui la Beretta ci ha abituati. Secondo l’esperienza, i fucili automatici compatibili con diverse camerature risultano più problematici con i caricamenti meno potenti che con le cariche massime indicate. Più ristretta è la gamma di calibro che si può sparare con lo stesso fucile, e meno il problema tende a presentarsi; le cartucce pesanti garantiscono anche nel campo delle Supermagnum un agevole ricaricamento e un funzionamento sicuro. Quindi per i test abbiamo puntato su cariche leggere fino ai livelli Magnum (76 mm), e abbiamo escluso quelle veramente pesanti. Si è prestata attenzione non tanto alla precisione, quanto all’affidabilità di funzionamento di entrambi i modelli A400 XPlor. Sia l’Unico che il Light hanno funzionato senza problemi con cariche da 28; tra i vari caricamenti testati si annoveravano anche le Fiocchi 12/70 Top 2 Trap (28 g), le Steel Shot (32 g) e le Magnum 12/76(52 g).

Beretta A400 Xplor Unico e Light
Della dotazione di serie dei modelli Beretta A400 XPlor fanno parte una chiave per Choke in plastica, i tre inserti Optima Bore HP strozzatore integrale, cilindrico e Half-Choke. Sebbene siano tutti e tre idonei all'impiego con pallini in acciaio, la Beretta sconsiglia l'impiego di munizioni in acciaio (No Steel) con lo strozzatore integrale

Come menzionato, si è “lavorato” soprattutto sulla capacità del sistema di ripetizione di funzionare anche quando alimentato con “pesi leggeri”, come le Rottweil Magnum, le Hubertus Max o le Sellier & Bellot da 53. L’A400 XPlor Unico ha divorato entrambi i tipi di 12/70 con carica da 24 (Browning Trap Max e Saga Elite) senza brontolare. Sorprendentemente il Light non ha eseguito il ciclo automatico con le cartucce SAGA, che con l’Unico non hanno creato problemi. Il pistone ha funzionato perfettamente in entrambi i modelli per l’intera fase dei test. Anche il cambio degli strozzatori è stato agevole e non ha presentato problemi, e il Kick-Off ha lavorato secondo le aspettative riducendo il rinculo dei caricamenti più forti a un valore tollerabile. Tuttavia è stata riscontrata anche qualche pecca: un dispositivo meccanico blocca automaticamente dopo ogni colpo la cucchiaia di caricamento, che funge anche da sportello di caricamento. Per effettuare il ricaricamento del caricatore si deve ogni volta procedere allo sblocco agendo su un pulsante, cosa che fa perdere tempo prezioso sui sentieri di caccia. Inoltre le nervature di guida all’estremità della canna, già dopo un periodo di tempo relativamente breve, mostravano chiari segni di usura.

Conclusioni. Acquistando i modelli A400 il tiratore si procura senz’altro un fucile da caccia allo stato dell’arte e a un prezzo giusto.