Caccia ai colombacci dal palco

Una giornata di metà ottobre, con lo sguardo fisso all'orizzonte verso i boschi che degradano sul mare, aspettando che le sagome dei migratori continuamente immaginate nel cielo limpido prendano le sembianze reali di selvatici in volo. 

Caccia ai colombacci

Appostamento colombacci
I piccioni in movimento sui rulli e le palpe simulano la sosta e la pastura dei selvatici e vengono chiamati in causa dopo che i volantini hanno attirato i colombacci nei pressi degli appostamenti.

In queste attese cariche di aspettative che si rinnovano ad ogni alba si svolge il rito della caccia ai colombacci dal palco; tradizione antichissima in cui tuttavia non si smette mai di imparare. 

I colombacci infatti sanno puntualmente sorprendere ed emozionare i tantissimi appassionati che li attendono da mesi lavorando duramente affinchè la tesa sia un teatro perfetto in cui vivere ore di spettacolo puro spesso indelebili nella memoria.  

Una tradizione la caccia dal palco che richiama moltissimi cacciatori in vari paesi d'Europa e in Italia soprattutto nelle regioni centrali in cui i contingenti dei colombacci provenienti dagli areali di nidificazione del nord est europeo fanno il loro consueto arrivo nel mese di ottobre. 

Cacciatore con fucile
Il tempismo è un requisito irrinunciabile nel tiro al colombaccio dal palco. Aspettare che i selvatici siano entrati nella tesa, sparare calmi e concentrati dando modo anche ai compagni di effettuare il tiro è fondamentale per la riuscita della caccia.

Sono gli zirli dei tordi solitamente alle prime luci dell'alba a preannunciare una buona giornata di migrazione, ma difficilmente si mette mano al fucile perchè in questi momenti è fondamentale il piazzamento dei cimbelli e l'allestimento della batteria dei volantini che fra breve diventeranno protagonisti della scena. 

Al primo avvistamento di colombacci solitamente chiamato a gran voce, i piccioni dovranno esibirsi in rapide evoluzioni aeree, vistose e convincenti, per avvicinare gli stormi dei colombacci in arrivo. 

Al rientro dei volantini, con i colombacci possibilmente ancora a distanza di sicurezza si passa all'uso sapiente dei cimbelli posizionati sui rulli o le palpe che in pochi battiti d'ala cocluderanno l'azione di richiamo simulando la sosta o la pastura dei selvatici. Ovviamente si alterneranno le occasioni in cui i colombacci non cederanno minimamente alle lusinghe dei piccioni ed altre invece in cui sembreranno come incantati dal gioco e scenderanno decisi sugli appostamenti.

Cacciatori
Nel mese di ottobre i cacciatori di colombacci trascorrono intere giornate agli appostamenti in cui il clima è sempre di grande complicità e collaborazione per arrivare alle ambite soddisfazioni finali.

Sono molti infatti i fattori che influenzano il comportamento dei selvatici in migrazione; dalle correnti favorevoli o contrarie al volo, alla presenza di foschia o di cieli tersi, fino all'errore umano nella fase di richiamo che, data l'emozione può sempre arrivare. 

In ogni caso i cacciatori resteranno col fiato sospeso, possibilmente immobili e invisibili fino al momento finale del tiro. 

Come in ogni caccia autentica, imbracciare il fucile è l'ultimo seppur risolutivo atto che giunge a coronare un'azione complessiva che parte da molto lontano. 

La sintonia del gruppo è fondamentale per sparare nel momento più idoneo, permettendo ai primi colombacci dello stormo di superare la linea degli appostamenti dando a tutti la possibilità di tirare. 

Anche tecnicamente è consigliabile colpire un selvatico coriaceo come il colombaccio in posizione laterale o posteriore piuttosto che frontalmente dove il piumaggio che riveste il petto di questi volatori risulta notevolmente folto e difficile da penetrare.

Calma e concentrazione sono alla base del tiro al colombaccio, aspettando che sia perfettamente a tiro utile. 

Nella caccia dal palco, soprattutto per i primi cacciatori che sparano le distanze non sono mai proibitive, ma le condizioni cambiano immediatamente nel doppiaggio dei colpi sui selvatici in fuga. Anche condividere lo spazio non sempre generoso dell'appostamento aereo da cui si spara spesso ravvicinati richiede esperienza e affiatamento; ma se tutto funziona le soddisfazioni condivise con i propri compagni sono immense, come quelle che vi proponiamo in questo video che raccoglie le migliori azioni di due giornate di caccia condivise con amici colombacciai marchigiani che ci hanno accolto sui loro palchi.