Remington defense

Da quando la Remington Arms Company, storica azienda di Ilion (NY), è stata acquisita dal colosso Cerberus Capital Management L/P ed è andata a fondare il Freedom Group of Companies insieme ad altre realtà produttive del settore (DPMS Panther Arms, AAC, Barnes Bullets, Harrington & Richardson, Bushmaster, EOTAC, PARA-Ordnance), la sua spinta dinamica allʼinnovazione della gamma dei prodotti ha subito unʼaccelerazione pressoché impensabile fino a un paio dʼanni prima, in particolar modo nel campo dei prodotti professionali: basti pensare che ha acquisito lʼesclusiva per la realizzazione del fucile da combattimento adattivo ACR, versione di serie del MagPul Masada. Ma non è tutto qui; per il 2012, la Remington ha lanciato una linea tutta nuova, raddoppiando la sua offerta anche rispetto al solo anno scorso, in maniera completamente inaspettata.

Remington ACR “Individual Carbine”
Lo ACR della Remington come modificato per partecipare al programma “Individual Carbine” per la sostituzione della piattaforma M16/M4 in servizio presso le Forze Armate USA
Fucile Remington ACR “Individual Carbine”
Come la versione “commerciale”, anche lo ACR “Individual Carbine” può essere munito di canne di diversa lunghezza: qui vediamo uno ACR/IC con canna da dodici pollici

Per restare brevemente in tema di ACR, che pure non rappresenta la novità principale dellʼazienda questʼanno, segnaliamo che allo SHOT Show di Las Vegas per il 2012 venivano esposte le varianti IC della piattaforma; la dicitura IC sta per “Individual Carbine”, denominazione della competizione ufficiale indetta dal Pentagono per portare finalmente, entro qualche anno, alla selezione di unʼarma che rimpiazzi la piattaforma M16/M4 in servizio presso le Forze Armate USA. Lo ACR-IC rappresenta la proposta di Remington, e allo stato attuale della competizione IC questa variante dello ACR è una delle cinque armi rimaste in gara. Rispetto alla versione “commerciale” proposta per il mercato civile e di polizia statunitense dalla Bushmaster FIrearms e per i mercati professionali internazionali dalla Remington stessa, lo ACR-IC ha subito alcune modifiche per conformarsi ai criteri della competizione “Individual Carbine”; la modifica più immediatamente percettibile, seppure non la più importante, riguarda il guardamani ridisegnato. Lʼinsieme delle modifiche apportate riduce il peso totale dellʼACR a livelli inferiori a quelli di una normale carabina M4.

Fucile Remington R4-M
Il fucile “full-size” M16-A2 rivisitato dalla Remington...

È proprio in tema di M4 ed M16 che si concentra, comunque, lʼattenzione della Remington per il 2012. In un inaspettato sviluppo degli eventi, lʼazienda di Ilion ha deciso di lanciare sul mercato una gamma di fucili e carabine convenzionali di derivazione “Black Rifle”, con tutti i crismi: cameratura nel solo calibro 5,56x45mm-NATO (niente 6,8x43mm o calibri “alternativi” simili), alimentazione tramite caricatori STANAG 4159, ripetizione a recupero di gas diretta, canna realizzata per rotomartellatura a freddo con sei rigature destrorse, cromata, con passo da 1:7”.

È difficile interpretare questa decisione alla luce delle tendenze del mercato: da una parte, questo genere di prodotto è già offerto da un numero dʼaziende talmente nutrito che praticamente non si conta; dallʼaltro, la richiesta del classico fucile di Eugene Stoner pare non cedere il passo neanche ai più interessanti e rivoluzionari sviluppi della tecnica armiera. È utile inoltre ricordare come il Freedom Group of Companies, di cui la Remington fa ora parte, possiede già due aziende (Bushmaster e DPMS), che dei fucili tipo M16, M4 e AR15 hanno sempre fatto appunto la base del loro business, e dunque la sua capacità di produrre esemplari e varianti di questa piattaforma siano praticamente illimitate.

Remington R4
La Remington Military rivisita la più classica arma militare USA: ecco lo R4

Non è difficile immaginare che vi sia stata una sinergia tra Remington, DPMS e Bushmaster nella progettazione e nella realizzazione di questa “nuova” gamma; del resto, Bushmaster e DPMS avevano già assistito la Remington nel tooling per la produzione dellʼACR, e fornito di sana pianta alcune componenti per la sua Remington Gas-Piston Carbine, di cui parleremo più avanti. Il “tocco” della DPMS è percettibile anche in queste nuove proposte a marca Remington: in particolare i Lower Receiver tradiscono la loro provenienza dallʼazienda con la pantera per marchio, quantomeno in versione non rifinita, per la particolare foggia delle posizioni del selettore, marchiato con effigi di proiettili: bianca per la sicura, rossa per il colpo singolo, rossa tratteggiata per la raffica.

Fucile Remington R4-E
Carabina R4 in variante “Entry”: versione Remington della Colt 733 usata dalla Delta Force

La gamma di derivazione AR15 della Remington è denominata, con poca fantasia, R4, e comprende quattro modelli: lo R4 Standard è una riproduzione quanto più possibile fedele della carabina M4-A1 con maniglia di trasporto amovibile montata su slitta MIL-STD-1913 Picatinny e canna da quattordici pollici e mezzo con intaglio di tipo Step-Cut per il montaggio di lanciagranate tipo M203 sotto lʼastina. Un aspetto peculiare del Remington R4 è la dotazione di fabbrica di un rompifiamma AAC Blackout, che funge da punto dʼinstallazione rapida per i silenziatori prodotti dalla Advanced Armament Corp., anchʼessa parte del Freedom Group. Lo R4-M è un fucile dʼassalto di dimensioni normali, con calcio fisso, canna da venti pollici munita di rompifiamma a “gabbia dʼuccello” e maniglia di trasporto non amovibile con tacca di mira posteriore totalmente regolabile: si tratta insomma di una riproduzione del “classico” fucile M16-A2, entrato in servizio a metà degli anni ʼ80 e ancora in servizio, grazie alle sue innegabili doti dʼaffidabilità, precisione e semplicità, presso una gran parte delle FF.AA. USA nonostante sia stato da lungo tempo superato, tanto tecnicamente quanto a livello di gradimento presso gli operatori, da varianti più aggiornate del medesimo progetto.

Fucile Remington R4C
La variante subcompatta dello R4 si configura come unʼalternativa per compiti di protezione ravvicinata

La carabina R4-E è la variante “Entry Carbine” del “Black Rifle secondo Remington”, e di nientʼaltro si tratta se non di una riproduzione della carabina “Colt Commando” Mod.733, con canna da undici pollici e mezzo e maniglia di trasporto montata su scina Picatinny. Questa variante ultracorta del CAR-15 è impiegata in quantità significative dalle Forze Speciali USA sin dallʼinizio degli anni 1990, e ha avuto il suo “battesimo del fuoco” durante la tragica “Operazione Irene” del 28 ottobre 1993, quando un tentativo congiunto dei Rangers e della DELTA Force dellʼesercito USA di catturare alcuni luogotenenti del signore della guerra somalo Mohamed Farah Aidid a Mogadiscio si risolse in una catastrofe, con diciotto morti e oltre settanta feriti tra gli operatori americani al termine di due giorni di feroce guerriglia urbana. Al di là delle considerazioni storiche, resta il fatto che il “Colt Commando” rappresenta ancor oggi una delle alternative alle pistole-mitragliatrici preferite dalle unità per operazioni speciali. Per chi poi necessitasse di un package ancora più compatto per la difesa personale o per compiti di protezione ravvicinata, che coniughi dimensioni ridottissime al potere dʼarresto della munizione NATO 5,56mm, la Remington propone la variante R4-C, una PDW con asta in alluminio macchinato, quattro rotaie Picatinny, mire metalliche abbattibili (fornite dalla DPMS) e canna da sette pollici con rompifiamma AAC Blackout.

Fucile Remington R5-RGP
Un passo avanti: lo M4 si evolve con la “Remington Gas-Piston Carbine” R5

Da un paio dʼanni a questa parte, tuttavia, e sempre con lʼappoggio della DPMS la Remington si è lanciata nellʼimpresa di ridefinire la piattaforma AR-15/M16/M4 con una serie di migliorie atte a risolvere alcuni dei più noti problemi del “Black Rifle”, in particolare quelli incontrati nelle situazioni dʼimpiego più estreme. E ciò, mandando definitivamente in soffitta il sistema di funzionamento tramite recupero diretto di gas, responsabile dellʼaccumulo di residui carboniosi che in alcuni frangenti può essere causa di vari tipi di malfunzionamento, e la sua sostituzione con un pistone a corsa corta munito di una valvola regolabile a due posizioni per il settaggio del sistema di spillaggio dei gas, che consenta lʼaffidabilità dʼimpiego in ogni condizione ambientale, con qualsiasi tipo di munizione e con o senza silenziatori o moderatori di suono.

La carabina R5-GPC, ovvero la “Remington Gas-Piston Carbine”, è stata presentata per la prima volta allo SHOT Show del 2010, ma solo tra il 2011 e il 2012 ha ricevuto gli “aggiustamenti” che la rendono un prodotto finito, pronto per la commercializzazione di massa.

Fucile Remington R5-RGP
Pistone a corsa corta e semicastello superiore monolitico sono le prerogative della carabina Remington R5-RGP

Costruito su un semicastello inferiore di tipo “Multicaliber”, dunque capace di accomodare conversioni per i calibri “speciali” che in alcuni ambienti spopolano come alternativa al 5,56x45mm-NATO, lo R5-GPC è tuttavia offerto di serie solo in questa cameratura. La produzione avviene su semilavorati DPMS, a cui viene installata una canna di produzione Remington, anchʼessa rotomartellata a freddo e cromata, con sei rigature destrorse con passo di 1:7” (la rigatura “universale” in grado di stabilizzare più o meno tutti i caricamenti cal.5,56mm/.223-Remington commerciali e militari presenti sul mercato) e munita di un rompifiamma AAC Blackout per lʼinstallazione rapida di silenziatori. Alimentata tramite caricatori STANAG 4179, la carabina Remington R5-GPC è ottimizzata per lʼuso dei caricatori dʼultima generazione in tecnopolimeri, es. Lancer L5-AWM o MagPul P-MAG; della MagPul sono anche i calcioli retrattili, del tipo MOE o ACS, di cui è munita la carabina, così come il ponticello del grilletto svasato per lʼimpiego con i guanti. I comandi dellʼR5-GPC sono del tipo standard, dunque non ambidestri; lo Upper Receiver è invece monolitico, realizzato in alluminio, e comprende una lunga rotaia MIL-STD-1913 Picatinny per ottiche sul castello superiore e unʼastina rotaiata in stile ACR; la scelta di questʼassetto comporta tuttavia un considerevole aumento di peso, come chi scrive ha avuto modo di testimoniare.

Fucile Remington R12
Lo R12 è il nuovo fucile ad anima liscia per impieghi tattico-operativi della casa di Ilion

Infine, ultimo tassello nella nuova gamma di prodotti militari Remington, la serie R12 costituisce una nuova offerta nel campo degli shotgun per impieghi professionali, che va ad affiancarsi alle già arcinote e infinite varianti dei pompa Mod.870 e Mod.887 NitroMag Tactical, nonché al nuovo semiauto VersaMax Tactical.

Fucile Remington R12
Il fucile Remington R12 sarà disponibile anche in versione con calciatura tattica
Fucile Remington R12
Dello R12 esiste anche una versione a canna corta

Laddove i Mod.870 e 887 sono a ripetizione manuale a pompa, la serie R12 è a funzionamento semiautomatico; inutile dunque dire del considerevole aumento del volume di fuoco operativo. Cʼè però dellʼaltro, che può far ben discutere su come la serie R12 apra una nuova era nel campo degli shotgun tattico-operativi: il suo sistema di funzionamento si basa infatti su un pistone a corsa corta doppio autoregolante, che rivaleggia direttamente col sistema ARGO della nostrana Benelli nellʼoffrire altissimi livelli di versatilità e affidabilità richiedendo una manutenzione minima. La cameratura calibro 12 è universale: i semiauto della serie R12 sono dunque in grado di camerare e sparare senza problemi qualsiasi tipo di munizione da 2,3/4” (Standard), 3” (Magnum) o 3,1/2” (Supermagnum), il che li rende perfetti per qualsiasi tipo dʼimpiego professionale, dal Breaching al controllo della fauna selvatica fino allʼuso di polizia più convenzionale. La combinazione dellʼeffetto del sistema di funzionamento a pistone corto autoregolante e del calciolo RecoilPad ad assorbimento del rinculo consente di impiegare qualsiasi cameratura Magnum sui semiauto R12 con il 20% in meno di rinculo percepito. Sono tre le varianti disponibili del sistema R12: la Standard, con calcio classico, canna da diciotto pollici e capacità totale di sette colpi; la Short, simile alla Standard ma con canna da quattordici pollici e capacità totale di cinque colpi; e la Tactical, con canna da quattordici colpi, capacità di cinque colpi e calciolo con impugnatura a pistola. Tutti gli R12 sono muniti di rotaia Picatinny sul castello superiore per organi di puntamento aggiuntivi rispetto alle mire fisse (di tipo Rifle o LPA Ghost Ring); opzionali sono gli strozzatori fissi o ProBore, la finitura anodizzata o CeraKote e le rotaie per accessori aggiuntive sullʼastina in sintetico.