ATK XM-25 ISAAS

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ATK XM-25 ISAAS
Lo XM-25 è stato inizialmente sviluppato congiuntamente da Heckler & Koch (arma), ATK (munizione) e L3 Brashear (sistema di puntamento e di guida)

Lo sviluppo di questa piattaforma d'arma è iniziato a metà degli anni 2000, e deriva direttamente dagli esperimenti condotti agli inizi di quel decennio sullo sviluppo di armi combinate per la fanteria (fucili d'assalto con lanciagranate semi-automatico integrato) con sistema di condotta del tiro elettronica.

Il programma OICW partorì il prototipo XM-29 SABRe, che poi fu accantonato per "sdoppiarsi" su due strade separate.

Segnatamente, i piani per lo sviluppo di un nuovo fucile di fanteria portarono alla nascita dello XM8 LAR, definitivamente accantonato dopo il 2005, mentre proseguì lo sviluppo di un lanciagranate con sistema di condotta del tiro digitale in grado di colpire bersagli trincerati, in quanto più in linea con le necessità e le esigenze delle truppe attualmente schierate nei teatri operativi mediorientali.

Tale lanciagranate, sviluppato dal gruppo ATK - Alliant Techsystems, Inc. in collaborazione con la sussidiaria nord-americana di Heckler & Koch, e col contributo della L3 Integrated Optical Systems (Brashear) con riguardo al sistema di condotta del tiro, ha cambiato più volte nome nel corso degli anni, da IAWS (Individual Airburst Weapon System) a CDTE (Counter-Defilade Target Engagement System) ed altri ancora, a seconda dei capricci del momento delle autorità militari USA.

ATK XM-25 ISAAS
Nel settembre del 2012, la ATK ha ricevuto un nuovo contratto per proseguire lo sviluppo dello XM-25

La denominazione ufficiale attuale è XM-25 ISAAS (Individual Semi-Automatic Airburst weapon System), e il suo sviluppo finale continua autonomamente presso la ATK in base ai contratti militari, nonostante il taglio al budget subito dal programma nel 2013. 

L'arma è già in dotazione in piccoli numeri ad alcune unità dell'Esercito USA in Afghanistan, segnatamente la 75ma divisione Ranger e la 101ma Divisione Aviotrasportata, e l'inizio della produzione seriale su scala ridotta dovrebbe iniziare entro il terzo trimestre di quest'anno. 

Nel frattempo, la ATK continua a fare sfoggio di questo gioiello presso le fiere internazionali del settore: l'ultima occasione è stata l'edizione 2014 di EUROSATORY, tenutasi dal 16 al 20 giugno a Parigi.

ATK XM-25 ISAAS
Per lo XM-25, la ATK propone una vasta gamma di munizioni differenti a seconda delle necessità operative

Come suggerisce il suo stesso nome, lo XM-25 è un lanciatore semi-automatico, in configurazione Bull-Pup, che si alimenta tramite un caricatore amovibile capace di quattro granate calibro 25 mm con bossolo da 40 mm.

Il cuore del sistema è costituito dal mirino elettronico, che offre un puntatore diurno e termico con zoom a due ingrandimenti, unitamente a un telemetro laser, a un computer balistico, a una bussola digitale che calcola deriva ed elevazione, a una rete di sensori ambientali, e a un programmatore della spoletta.

La granata da 25 mm sparata dallo XM25 incorpora un chip programmabile, che l'unità di condotta del tiro imposta in base ai parametri su cui l'utente interviene tramite una serie di pulsanti posizionati frontalmente al grilletto. 

È questo che consente allo XM-25 di essere così efficace nel colpire bersagli a distanze preimpostate, o dietro ripari piuttosto "difficili", tanto da essersi meritato, tra le truppe USA in Afghanistan, il soprannome di "Punisher".

ATK XM-25 ISAAS
Già in servizio in quantità limitate presso le truppe USA dispiegate in Afghanistan, lo XM-25 si è meritato sul campo il nomignolo di "Punisher"

Pur riscontrando una serie di svantaggi del sistema, soprattutto dovuti al peso e alle dimensioni dell'arma, gli operatori hanno infatti sottolineato l'efficacia dello XM-25, la cui granata è meno potente di quelle da 40x46mm-SR usate nei comuni lanciagranate (M203, M320) usati oggi dalle Forze Armate USA, ma offre anche maggiore precisione e maggiore gittata, e forse per questo risulta più letale.

Per questo la ATK sta lavorando a una vasta gamma di caricamenti per aumentare le potenzialità della munizione da 25mm e del lanciatore XM-25: oltre alle granate a frammentazione puramente anti-persona, sono in sviluppo munizioni da addestramento, ad alto esplosivo, con potenziale di penetrazione per corazzature leggere (Armor Piercing), a concussione per l'abbattimento di porte anche blindate (Door Breaching), nonché non-letali per impieghi antisommossa.

A quest'ultimo fine sono previste tanto munizioni inerti per il tiro diretto (pallettone in gomma), quanto con carica chimica (gas CS, OC e quant'altro) per il tiro indiretto.