Remington R-51

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Sebbene già da diversi anni la statunitense Remington Arms Company si sia rilanciata sul settore delle armi corte da tiro sportivo e da difesa/servizio, sino ad oggi si è limitata a produrre una piattaforma non "interamente sua" − per la precisione, la pistola semi-automatica 1911-A1, disegnata da John Moses Browning, in diverse varianti.

L'ultima arma corta ad essere interamente progettata e prodotta dall'azienda, infatti, fu la Model 51 calibro 7,65 Browning e 9 Corto, lanciata sul mercato alla fine della Prima Guerra Mondiale e rimastavi sino alla metà degli anni '30, basata su un peculiare sistema di funzionamento a ritardo d'apertura inventato da John Pedersen.

La Remington Model 51 impiegava infatti un otturatore solidale al carrello che, in chiusura, rimaneva in posizione leggermente avanzata rispetto alla spalletta di blocco presente sul fusto. 

Ne conseguiva che, quando l'arma faceva fuoco e dunque iniziava il ciclo di riarmo, la spalletta bloccava il movimento retrogrado del gruppo carrello/otturatore per qualche tempo − abbastanza da consentire al proiettile di lasciare la volata e alla pressione interna al sistema di raggiungere livelli molto bassi, dopodiché una camma del carrello consentiva al blocco-otturatore di svincolarsi dalla spalletta e continuare col movimento di estrazione ed espulsione del bossolo vuoto, il riarmo del percussore e l'inserimento di un nuovo colpo in canna.

La cosiddetta "chiusura ad esitazione" consentiva dunque al tiratore di risentire meno dei livelli di rinculo, aumentando la precisione al tiro, ed allungava la vita operativa dell'arma, rendendola al contempo in grado di gestire cariche di lancio anche molto vivaci.

Remington R-51
La prima pistola semi-automatica concepita al 100% dalla Remington da prima della Seconda Guerra Mondiale è una leggera subcompatta pensata per la difesa personale
Remington R-51
La prima pistola semi-automatica concepita al 100% dalla Remington da prima della Seconda Guerra Mondiale è una leggera subcompatta pensata per la difesa personale
Remington R-51
Una versione con puntatore laser Crimson Trace integrato è altresì disponibile, per rendere più pratico l'ingaggio di bersagli su distanze brevi e brevissime
Remington R-51
Il sistema Pedersen consente alla R-51 di impiegare in sicurezza anche caricamenti vivaci di tipo +P

Tale sistema, tuttavia, non ha più visto applicazione pratica − almeno fino ad oggi. 

Si basa proprio sul sistema Pedersen, infatti, la nuova pistola semi-automatica subcompatta che la Remington ha presentato in anteprima in occasione dello SHOT Show di Las Vegas lo scorso gennaio, e che è già in distribuzione sul mercato statunitense: la R-51.

Il team ingegneristico della Remington si era posto, col progetto R-51, l'obiettivo di "ridefinire il concetto di pistola subcompatta", con particolare riguardo agli impieghi di porto occulto per difesa personale o da parte di operatori della sicurezza pubblica o privata, in uniforme o in borghese, per operazioni sotto copertura o come arma da Backup.

Analizzando il patrimonio di brevetti e tecnologie già in possesso dell'azienda, gli ingegneri Remington non ci hanno messo molto a comprendere che il sistema Pedersen era versatile quel tanto che bastava da poterlo adattare all'impiego su un'arma difensiva di nuova generazione.

Dalle linee slanciate e futuristiche, come ormai quasi tutte le armi della sua categoria, la Remington R-51 infatti è realizzata sulla base di un fusto realizzato dal pieno in alluminio 7075-T6 anodizzato nero, con guancette dell'impugnatura in polimero, e su un carrello in acciaio inossidabile rifinito in nero per nitrocarburazione ferritica, che presenta mire regolabili in deriva ed un riferimento superiore che consente il rapido controllo della presenza del colpo in canna.

Lunga in tutto 17 cm, con una canna da 8.6 centimetri per un peso totale di circa 600 grammi a vuoto, la Remington R-51 è altresì estremamente sottile − 2,5 centimetri di spessore − per consentire un più agevole porto occulto. 

Il caricatore monofilare, in lamierino d'acciaio con fondello in polimero, ospita fino a sette colpi cal.9mm (9x19mm "Parabellum"), il ché porta la capacità totale ad otto colpi con l'aggiunta di un proiettile in canna.

Non si tratta, come potrebbe sembrare a prima vista, di un'arma a percussore lanciato, ma a cane interno; lo scatto in sola singola azione con barra di trasferimento traslante è priva di sicure manuali, eccezion fatta per un sistema di sicurezza a pressione sul dorso dell'impugnatura − versione leggermente aggiornata della sicura manuale stile 1911 − che impedisce all'arma di far fuoco se la presa del tiratore non è salda e corretta.

La canna, rotomartellata a freddo in acciaio 416, ospita anche la molla di recupero, e il suo asse molto basso contribuisce al mantenimento dei livelli di rinculo entro livelli più che accettabili.

Cosa più importante, tuttavia, è che il sistema di chiusura Pedersen svolge un ruolo tanto importante nella solidità generale del design da consentire alla Remington R-51 di utilizzare munizionamenti con cariche di lancio anche piuttosto potenti. 

Come si evince da quanto riportato sulla canna stessa, infatti, l'arma è certificata per l'impiego di munizioni +P, il ché ne garantisce la funzionalità come arma per difesa personale, dato che rende possibile l'uso di caricamenti caratterizzati da uno spiccato potere d'arresto.

Remington R-51
Spessa solo due centimetri e mezzo, la Remington R-51 risulta ideale per il porto occulto
Remington R-51
Spessa solo due centimetri e mezzo, la Remington R-51 risulta ideale per il porto occulto
Remington R-51
Lunga in tutto 17 centimetri, coi suoi 8,6cm di canna la Remington R-51 offre buone prestazioni sulle distanze medio-brevi
Remington R-51
Il caricatore monofilare in lamierino d'acciaio della Remington R-51 ospita sette colpi cal.9mm

Tra le altre caratteristiche fondamentali della Remington R-51 possiamo annoverare lo sgancio del caricatore maggiorato ed ambidestro, la leva di Hold Open a basso profilo − presente però sul solo lato sinistro − e la disponibilità di alcune varianti adattate all'uso di silenziatori, o la possibilità di avere l'arma già munita di fabbrica di un puntatore laser della Crimson Trace che rende più rapida ed istintiva l'acquisizione del bersaglio sulle distanze brevi e brevissime, in situazioni concitate e con scarsa visibilità − ovvero la maggioranza delle situazioni tipiche di difesa personale e soprattutto abitativa.

È proprio questo il mercato principale inteso per la Remington R-51, ed in effetti non c'è motivo per cui essa non debba rivelarsi un successo. 

La bassa capacità viene infatti compensata dalla solidità del design, dalla praticità d'uso e dalle dimensioni ridotte, che la rendono adeguata anche a tiratrici o tiratori di statura minuta o con mani piccole.

La buona notizia è che il prezzo indicativo al pubblico negli Stati Uniti − dai 420 ai 609 Dollari USA a seconda delle dotazioni − è decisamente basso, ed il prezzo di vendita al dettaglio spesso (a differenza di quanto accade da noi) può essere anche inferiore.

La cattiva notizia è che, nonostante sia stata esposta anche all'IWA di Norimberga lo scorso marzo, la Remington R-51 non risulta ancora disponibile sui mercati europei, men che meno su quello italiano ove il modello non è stato ancora neanche classificato presso il Banco Nazionale di Prova. 

Agli appassionati del nostro Paese − e in generale a quelli che vivono ad est dell'Oceano Atlantico − non resta dunque che attendere per un tempo che si spera ragionevolmente breve, prima di avere la possibilità di poter mettere alla prova l'ultima novità di casa Remington.