La Gamo MP9 riproduce le fattezze della omonima arma prodotta dall'azienda svizzera Brügger & Thomet e basata sul progetto originale della Steyr TMP (Tactical Machine Pistol). L'arma originale è camerata in 9 Parabellum ed è una classica pistola mitragliatrice con caricatore passante nell'impugnatura e calcio ripiegabile, una caratteristica che anche la nostra replica mantiene.
Per la gioia dell'italico legislatore non mantiene, purtroppo, la possibilità di sparare a raffica e quindi ci dovremo accontentare di sparare in modalità semiautomatica. Da segnalare che la prima versione della MP9 originale presentava una maniglia anteriore fissa che vanificava in parte le dimensioni compatte dell'arma, mentre la versione attuale monta sulla parte anteriore del fusto una slitta Picatinny sulla quale è possibile montare una maniglia amovibile o altri accessori.
Primo contatto
La prima cosa che si nota maneggiando la confezione in cartone della Gamo MP9 è il peso notevole: una volta estratta dalla confezione la mitraglietta ferma l'ago della bilancia sul valore di 1200 grammi ovvero un etto scarso in meno della versione “vera”.
La replica è infatti costruita con largo impiego di metallo e si sente. Il fatto che la replica sia costituita di fatto da un guscio in materiale plastico potrebbe trarre in inganno e farla etichettare sbrigativamente come un “plasticone”, ma sarebbe un giudizio superficiale e errato, visto che la maggior parte della componentistica coinvolta nel ciclo di funzionamento e di sparo è in metallo.
Il sistema di caricamento è piuttosto complesso. Per prima cosa va rimossa la minigonna di plastica che simula il caricatore vero e proprio. A questo punto si ha accesso al caricatore dei pallini, che scorre in una sezione dell'impugnatura e ha il suo pulsante di sgancio a cursore sulla parte anteriore della stessa. Troviamo poi una seconda cavità occupata da un guscio in metallo nel quale va inserita la bomboletta di anidride carbonica da 12 grammi. Il guscio si sgancia e si sfila dal suo alloggiamento agendo su una leva posta alla base dell'impugnatura.
Il caricatore della MP9 è identico a quello già visto sulla pistola PT85 ed è in sostanza un profilato in plastica che a ciascuna estremità riporta un tamburo ruotante con otto cellette, ognuna delle quali è destinata a ospitare un pallino sferico o Diabolo. Una volta esauriti i pallini in un tamburo è sufficiente estrarre il caricatore e reinserirlo dal lato opposto per poter contare su altri otto colpi.
Pur sapendo di sfiorare la pedanteria, facciamo notare ai lettori che grazie a questo sistema di alimentazione, tecnicamente la Gamo MP9 è... un revolver.
La MP9 è dotata di una sicura manuale a pulsante posizionata sul fusto, in una posizione facilmente raggiungibile con il pollice e l'indice della mano forte. Quando il pulsante è in posizione di fuoco sporge dal lato sinistro del fusto, mostrando anche un riferimento di colore rosso.
Interessante la presenza di una sicura supplementare sul grilletto costituita da un controgrilletto che se non viene deliberatamente premuto impedisce lo scatto. Tutti gli altri pulsanti e comandi presenti sull'arma sono inerti e puramente decorativi, con la sola eccezione della manopola di armamento situata sull'estremità posteriore del fusto.
Gli organi di mira sono abbastanza rudimentali: la tacca è regolabile in deriva agendo su una vite, il mirino è fisso. Il profilo delle mire è molto basso e questo non facilita affatto il tiro mirato. Per fortuna la replica è dotata di una lunga rotaia Picatinny sul cielo del castello, alla quale applicare organi di mira di aftermarket; l'ideale è un punto rosso reflex. Altre due slitte più corte sono presenti sul lato destro del castello e sulla parte inferiore (dust cover).
Sul lato destro della MP9 troviamo anche il calcio a stampella in posizione di riposo. Per aprirlo è sufficiente tirarlo con una certa decisione, fino a udire il “click” che ne segnala l'aggancio da parte del dente di blocco.
Per ripiegare il calcio è invece necessario premere il pulsante di sblocco posto accanto alla cerniera, sulla parte posteriore del fusto, dove troviamo anche un foro per il fissaggio alla cinghia di trasporto.
Vista la quasi totale assenza di rinculo al momento dello sparo, possiamo affermare che la funzione di questa calciatura è puramente cosmetica.
Buona l'idea di costruire la piastra di supporto della cerniera in metallo, visto che si tratta di una parte dell'arma sottoposta a torsioni e sollecitazioni.
All'estremità opposta troviamo la volata dell'arma, ben incassata e protetta da una grande ghiera in plastica che simula l'attacco a baionetta del silenziatore.
Prova di tiro
Abbiamo provato la MP9 con diversi tipi di pallini, sia sferici sia diabolo e premettiamo che con i pallini ramati PBA che appaiono in alcune delle foto, l'arma non funziona in modo affidabile. Poco male, basta scegliere nel vasto catalogo Gamo per trovare qualcosa di più adatto, come i Pro Match Competition da 0,49 grammi che nella loro semplicità hanno prodotto la bella rosata alla distanza di 10 metri che vedete nella foto. Evidentemente il connubio tra l'arma e questo modello di pallino è perfetto, mentre sparando con i pallini sferici in acciaio la precisione risulta sensibilmente inferiore, ma pur sempre sufficiente a divertirsi come bambini.
Da segnalare che pur essendo piuttosto sfuggenti gli organi di mira aperti si sono comportati egregiamente, permettendo di gestire l'insospettabile precisione intrinseca dell'arma.
Abituati alle solite pistole e carabine ad aria compressa, l'assetto di tiro offerto dalla MP9 è inconsueto, ma grazie anche allo scatto decisamente buono, per nulla influenzato dalla sicura sul grilletto, dopo un breve periodo di rodaggio si riesce a sfruttare appieno la notevole precisione della “pistola”. Peccato per il caricatore da soli otto colpi: se fosse possibile averne uno da trenta colpi o più, questa MP9 sarebbe una delle armi ad aria compressa “libere” più divertenti in assoluto.
Il calciolo pieghevole non ha una vera e propria utilità pratica, dal momento che il rinculo dell'arma è ridottissimo, tuttavia aggiunge un pizzico di emozione in più.
In conclusione la MP9 rappresenta la quintessenza del tiro ludico come è giusto che sia. Si tratta di un'arma “libera” maneggevole, precisa e anche piuttosto economica. Costa infatti 189 € al pubblico, una cifra analoga a quella necessaria per comprare una carabina libera “entry level”.
Per ulteriori informazioni visita il sito Gamo