Lionheart Industries LH-9

Lionheart Industries LH-9
Progettata con tutti i crismi dell'arma da servizio, la LH-9 è disponibile con varie finiture

Fino al 1999, l'industria delle armi leggere della Corea del Sud aveva un solo nome: Daewoo Precision Industries, Ltd. − branca del famoso gruppo industriale deputata alla produzione di armamenti ed equipaggiamenti militari, e fornitrice pressoché esclusiva delle Forze Armate della Repubblica di Corea, nonché nota per le sue esportazioni di prodotti semi-automatici per il mercato civile americano in particolar modo negli anni 1980. Una delle sue realizzazioni più geniali, partorita nel 1988, è senz'altro la pistola semi-automatica cal.9mm conosciuta col nome di K5 presso i corpi dello Stato sudcoreani che l'hanno in dotazione, e come DP-51 sui mercati civili globali. Sebbene il gruppo Daewoo sia andato in fallimento a seguito della grande crisi economica asiatica del '99, le sue attività continuano: l'eredità è stata raccolta dal Gruppo S&T, in seno al quale, in particolare, a produrre armi ed equipaggiamenti militari è deputata la branca S&T Motiv.

Lionheart Industries LH-9C
La compatta LH-9C è pensata per il porto occulto in ambito difensivo o di Polizia

La pistola DP51 non ha mai avuto un grande successo, a causa soprattutto delle tempistiche di lancio: immessa sui mercati globali agli inizi degli anni '90, ha dovuto affrontare una concorrenza spietata da parte dei prodotti di aziende ben più blasonate; ciononostante, chi ha avuto modo di possederne una, soprattutto negli USA, ne decanta ancora oggi le doti di affidabilità assoluta ed estrema precisione, quasi senza rivali nell'ambito delle armi corte da servizio. Della DP51 furono prodotte anche tre rare varianti: una compatta, una in calibro .40 Smith & Wesson ed una in calibro .45 ACP. Sin dall'epoca del fallimento della Daewoo, sono stati in molti a sentire la mancanza di quest'affidabile, misconosciuta pistola; l'attesa, tuttavia, potrebbe finalmente essere giunta al termine: la S&T Motiv ha infatti ripreso la produzione seriale della DP51 e di due varianti per i mercati civili, e la distribuzione sarà portata avanti, col proprio nome, da un'azienda dello Stato americano di Washington: la Lionheart Industries.

Lionheart Industries LH-9 MkII
Il modello MkII si caratterizza per la presenza di una rotaia Picatinny per accessoristica tattica sotto il fusto

Le nuove pistole, inquadrate all'interno della gamma LH9, sono camerate per il calibro 9x19mm ("Parabellum"), e si alimentano tramite caricatori bifilari in lamierino d'acciaio, di capacità variabile. I canoni costruttivi sono improntati alla massima solidità: acciaio inossidabile 4140 al cromo-molibdeno forgiato per il carrello e 4150 per la canna, lega d'alluminio 7075-T6 per il fusto, polimero monoblocco per l'impugnatura, tacche di mira standard o Novak ad alta visibilità, sicura manuale al fusto ambidestra. La caratteristica principale di queste armi è tuttavia lo scatto in "Tripla Azione": oltre al classico scatto misto in azione singola-doppia, infatti, è possibile, semplicemente premendo con la punta del pollice sulla cresta del cane, abbassarlo pur mantenendo la sua molla in tensione. L'arma sarà, dunque, portabile in sicurezza col colpo in canna e il cane disarmato come una doppia azione standard, ma una semplice pressione sul grilletto − meno di quanto necessario a portarlo a metà corsa − farà scattare nuovamente il cane in posizione armata, ripristinando la singola azione.

Pistole semi-automatiche Lionheart Industries serie LH-9
Tutte le pistole distribuite dalla Lionheart Industries sono prodotte in Corea del Sud dalla S&T Motiv

Come già detto, sono tre i modelli proposti dalla S&T Motiv tramite la Lionheart Industries. Quello standard, denominato LH-9, è munito di caricatore da quindici colpi, canna da quattro pollici con sei rigature destrorse (passo di 1:16), carrello con Slide serrations sia posteriori che frontali, è lunga in tutto 19 centimetri e pesa circa 750 grammi a vuoto. La versione compatta, denominata LH-9C, lunga in tutto circa diciassette centimetri e munita di canna da tre pollici e mezzo, impiega un caricatore da dieci colpi e pesa 680 grammi a vuoto. Infine, la versione LH-9 MkII − modello operativo della LH-9 standard − è essenzialmente identica a quest'ultima, ma è munita, in aggiunta, di una rotaia MIL-STD-1913 "Picatinny" sotto il dust cover per l'installazione di accessoristica tattica. Tutti i modelli della Lionheart Industries sono disponibili sia con finitura nera alla grafite che con trattamento nanoceramico Cerakote che prevede carrello nero e fusto color sabbia. Il prezzo indicativo al pubblico negli Stati Uniti varia da un minimo di 595 ad un massimo di 638 dollari ad esemplare; attualmente le pistole vendute dalla Lionheart Industries sono distribuite solo negli USA, ma ne scriviamo in quanto sinceramente convinti del potenziale del design, che avrebbe sicuramente un buon successo anche in Europa e in Italia, se qualche importatore si interessasse alla loro commercializzazione − fermo restando che la ritubatura in 9x21mm-IMI, gli oneri d'importazione e le tasse comporterebbero sicuramente un aumento di prezzo.