Considerazioni sulle pistole Glock G17 e G19 Gen 4 MOS

Considerando le chiare tendenze, secondo cui sempre più produttori rinomati costruiscono le pistole di servizio con otturatori concepiti già in fabbrica per il montaggio successivo di sistemi di mira mini red dot, si potrebbe pronosticare che prima o poi in futuro esisterà una classe di armi IPSC “Production pistol with optic” (pistole prodotte con organi di mira ottici). Gli intenditori sanno che oggi la “Production Division” nel tiro dinamico sportivo rappresenta la classe partecipante più forte secondo le regole portate avanti dalla confederazione internazionale di tiro pratico (IPSC), che quest’anno festeggia il suo 40° anniversario. 

Tori Nonaka
Tori Nonaka, tiratrice del team Glock USA, in azione. Vincitrice per 3 anni di seguito del campionato americano USPSA nella categoria di armi 10 limited con la sua Glock G24

Il regolamento per quanto riguarda le pistole da competizione è piuttosto semplice e chiaro. Vengono utilizzate le pistole di servizio 9 mm Parabellum come la Beretta 92 FS, la CZ 75/CZ SP01 Shadow, la Glock G17, le Heckler & Koch USP/P30/SFP9 oppure la SIG Sauer P226/X-Five Allround con sistema di mira regolabile. Esiste solo un fattore di potenza minimo di 125, che si raggiunge con le munizioni di fabbrica 9 mm Parabellum dalla lunghezza tipica della canna. È obbligatorio un peso sul grilletto di minimo 2,270 grammi e una lunghezza massima della canna di 5“/127 mm. Indipendentemente dalla capacità originaria del caricatore, possono essere caricati solo 15 colpi. Sono permesse modifiche leggere. 

Tutte le armi autorizzate sono riportate nella “Lista Production Division IPSC” che viene aggiornata costantemente. Potrebbe avere anche senso inserire una classe integrativa con le mini red dot, che da una parte aiuterebbe i tiratori IPSC/Action più anziani con disturbi della vista causati dall’età a mirare meglio, e dall’altra le mini red dot sarebbero un grande aiuto anche per i tiratori di ogni età che si trovassero di fronte ad un bersaglio lontano o difficile.

Un futuro splendente

Negli Stati Uniti stanno riscuotendo grande successo sia le pistole in polimeri più grandi, sia le compatte, con le mini red dot sulla slitta (e un eventuale dispositivo supplementare come torce o moduli luce-laser sul parapolvere dell’impugnatura), utilizzate anche come armi da difesa per i corpi militari, di polizia e i civili (autorizzati al porto occulto). Il produttore austriaco vanta un’imponente presenza negli Stati Uniti con la sede di Glock USA nella località di Smyrna, in Georgia, e possiede il 65% delle quote di mercato delle pistole di ordinanza.

Glock G19 MOS
Glock G17 Gen 4 e Glock G19 Gen 4, 9x19, in configurazione MOS (in questo caso con il Trijicon RMR montato)

È presente da ormai 30 anni sul mercato statunitense, e già da 25 anni è alla guida della Federazione americana di tiro sportivo GSSF che lui stesso ha fondato (Glock Shooting Sports Foundation). E questo non senza una certa ironia, se si pensa che le pistole Glock alla prima statunitense furono state screditate come “pistole da terroristi”, poiché le loro componenti non erano riconoscibili ai dispositivi di controllo in aeroporto. Ne è passato da allora di tempo!

Ora le cose sono diverse

Dopo i modelli lunghi di pistole sportive G34 (9x19), G35 (.40 S&W), G40 (10 mm Auto) e G41 (.45 Auto) in configurazione MOS (sistema ottico modulare) con una cavità fresata nella parte superiore della slitta e piastre adattatrici per vari tipi di mini red dot, Glock ha presentato all’IWA 2016 “la” classica pistola di servizio G17 Gen 4 e la sua versione compatta G19 Gen 4 calibro 9 mm nella variante MOS, una mossa logica alla luce delle tendenze americane di cui abbiamo parlato. A porte chiuse abbiamo già potuto ammirare i prototipi di mini red dot di un rinomato produttore americano provvisti di lente per il red dot integrata in un meccanismo a scatto. Quando è ripiegata, il profilo della mini red dot non sporge più di una tacca di mira meccanica fissa (che è comunque ancora presente). Già ora sono molte le fondine, che, a seconda del tipo, sono compatibili senza dover apportare modifiche con le pistole provviste di mini red dot, e il prossimo passo evolutivo dal punto di vista della praticità sarà una mini red dot di tipo “flip-up”.

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