Chi non conosce la piattaforma 1911, semplicemente non conosce il mondo delle armi. È indubbio che la pistola semi-automatica calibro .45 ACP con scatto in singola azione progettata da John Moses Browning allʼinizio del XX secolo ed entrata in servizio per la prima volta presso le Forze Armate degli Stati Uniti ormai 101 anni fa abbia ormai superato tutti gli status possibili e immaginabili (culto, icona, leggenda) per diventare un punto fermo e innegabile nel panorama armiero globale. E in effetti è stata per quasi sessantʼanni la pistola dʼordinanza militare e di Polizia più diffusa al mondo, scalzata solo (e con fatica) dallʼavvento delle “Wondernines”, le bifilari ad azione doppia in calibro 9mm che hanno avuto estrema difficoltà ad affermarsi nei cuori e nelle menti del pubblico USA (ciò è avvenuto, in maniera pressoché forzata, solo con lʼadozione della Beretta M9 da parte delle FF.AA. americane in luogo proprio della 1911, a partire dalla metà degli anni 1980). Ancora oggi la piattaforma 1911 conserva un posto d'onore nei cuori e... nelle fondine di operatori professionali e tiratori sportivi civili in tutto il mondo.
Non è infatti un caso se ancora oggi le Forze Speciali USA lʼimpiegano: al suo peso decisamente elevato per i canoni odierni fa infatti da contraltare il ridottissimo spessore che ne consente un maneggio tutto sommato facile e confortevole, mentre lʼautonomia piuttosto ridotta (sette o otto colpi) è compensata dal sicuro potere dʼarresto del calibro .45 e dallo scatto netto e veloce: la singola azione della 1911 consente infatti di piazzare “Double Tap” con estrema rapidità sul bersaglio, laddove invece la maggior parte delle .45 moderne con fusto polimerico e percussore interno, caratterizzate da uno scatto in doppia azione leggera costante, risultano sicuramente meno rapide nella ripetizione dei colpi. È pur vero, tuttavia, che la piattaforma 1911 ha altri difetti, tra cui la facilità d'inceppamento per “stovepipe” (incompleta espulsione del bossolo) e un bassissimo grado di compatibilità con tutta lʼaccessoristica tattica che al giorno dʼoggi sembra imprescindibile tanto negli impieghi professionali quanto in quelli difensivi e di sicurezza in ambito civile, ovvero torce tattiche, mirini laser e quantʼaltro, tanto diffusi da essere considerati da qualcuno, a torto o a ragione, un poʼ una mania, ma che hanno comunque la loro utilità in ambito operativo, e che nei frangenti di difesa personale o abitativa possono costituire, se non un fattuale e immediato vantaggio, quantomeno un “di più”, un fattore dʼausilio anche psicologico per il tiratore e un deterrente per il malintenzionato. Non bisogna infine dimenticare come la piattaforma 1911 sia e resti la preferita dei tiratori dinamici, tanto nelle sue versioni di fabbrica quanto come base per più raffinate lavorazioni Custom, e come questa categoria di utenti abbia aspettative e canoni elevatissimi rispetto alla media del mercato commerciale.
La Colt, che la 1911 produce ininterrottamente sin dalla nascita del progetto a discapito della concorrenza rampante ormai in tutto il mondo, non poteva rimanere insensibile di fronte a questi importanti cambiamenti del mercato. Da circa un anno, infatti, propone sia commercialmente che per impieghi professionali la “Rail Gun”, una variante della 1911-A1 serie 70 e 80 che integra alcune delle migliori caratteristiche affermatesi nel corso degli anni per alcune versioni specializzate come la XSE e le varie “National Match”. La storia incontra dunque lʼera moderna in questo modello disponibile in versione totalmente inox, Bi-Tone (fusto brunito, carrello cromato) o interamente brunita, con grilletto alleggerito, cane da gara e slitta MIL-STD-1913 “Picatinny” sotto il fusto. Alla precisione del sistema contribuiscono la canna di tipo “National Match” e le mire metalliche Novak Lo-Mount con riferimenti bianchi, a basso profilo per consentire il porto in fondina senza paura che sʼimpiglino durante lʼestrazione. Sulla nuova “Race Gun” si può, inoltre, trovare una sicura al fusto ambidestra, una coda di castoro (“Beavertail” ‒ la cresta sotto il cane che protegge il dorso della mano dal “morso” di cane e carrello all'atto dello sparo) estesa con sicura dorsale a profilo elevato, più facile e istintiva da attivare, e intagli sul carrello sia anteriori che posteriori per consentire il “Chamber Check”, ossia la verifica della presenza di un colpo in canna. Infine, la finestra dʼespulsione svasata è stata ridisegnata per coadiuvare la spinta verso lʼesterno dei bossoli esausti, evitando le estrazioni incomplete causa dʼinceppamenti. Un prodotto di altissima qualità, che gli appassionati della piattaforma 1911 non possono certo perdersi.