Non è la prima volta che si sente parlare della pistola "Storm". Ideata agli inizi degli anni 2000 dalla THOR Projects di Mendrisio (Svizzera), azienda individuale gestita da Claudio Gritti, si tratta di una pistola semi-automatica di grosse dimensioni − ma nel corso degli anni ne sono state prototipate alcune versioni a raffica per acquirenti istituzionali − che riprende alcune caratteristiche tecniche di un'iconica arma degli anni '80 che il Gritti ideò assieme a Roberto Teppa presso la SITES di Torino: stiamo parlando della pistola-mitragliatrice M4 "Spectre", arma validissima e rivoluzionaria sotto molti aspetti, al cui successo d'immagine non corrispose purtroppo un pari successo commerciale, quantomeno non ai livelli sperati, o meritati. Per lungo tempo è parso che la stessa sorte, o forse una ancora peggiore, dovesse capitare anche alla "Storm": l'evoluzione del suo progetto è passata, nel corso degli anni, di mano in mano, di azienda in azienda − sempre all'interno dell'industria italiana, comunque − senza che, pur apportando di volta in volta importanti migliorie al sistema, nessuna di esse riuscisse, finora, a effettuare un vero e proprio lancio commerciale, nonostante almeno quattro diverse versioni della "Storm" siano state, nel corso degli anni, iscritte addirittura all'ormai defunto Catalogo Nazionale delle Armi Comuni da Sparo.
La situazione pare finalmente essere cambiata quest'anno, per la precisione in occasione dell'expo IWA tenutasi a marzo a Norimberga. Ivi, l'azienda ora detentrice dei diritti di produzione dell'arma, la BCM Europearms S.A.S. con sede a Roletto (TO), ha esposto le versioni definitive dell'arma, ora denominata PM-4 "Storm", e ne ha annunciato l'imminente disponibilità. In effetti, l'azienda è in questo momento alacremente al lavoro per produrre quantitativi sufficienti a rifornire il mercato italiano e soddisfare almeno i primi ordinativi, che all'annuncio della disponibilità hanno letteralmente travolto i due titolari, Gianmattia Molina e Vittorio Taveggia, che il mondo degli appassionati armieri e "addetti ai lavori" in Italia e in Europa conosce anche come produttori di una delle migliori gamme di fucili a ripetizione manuale per il tiro di precisione a lunga distanza, per il tiro F-Class e per il Benchrest oggi disponibili sui mercati internazionali; le realizzazioni di BCM Europearms sono plurititolate sui campi di tiro, che peraltro Molina e Taveggia frequentano assiduamente, e sono impiegate anche in ambito operativo presso alcuni reparti di Special Forces.
Ma... torniamo alla PM-4 "Storm". Come detto, si tratta di una rivisitazione in chiave ultramoderna del progetto della SITES "Spectre", della quale riprende soprattutto il dispositivo di scatto in azione mista: il primo colpo, in particolare, viene sparato in doppia azione, tutti gli altri in singola. Ciò permette di ribattere il colpo in caso di cilecca, e di portare sempre l'arma pronta al fuoco in tutta sicurezza − di fatto è come avere un revolver! − tant'é che la PM-4 "Storm" non impiega sicure manuali: una sicura automatica è presente sulla parte posteriore della guardia del grilletto, e viene disattivata solo con la pressione completa del grilletto, grazie a un movimento che può avere luogo solo laddove il tiratore prema il grilletto volontariamente sino in fondo. Per il resto, anche per semplicità d'impiego, l'arma ha pochi comandi: una manetta d'armamento sul lato sinistro e un pulsante di sgancio del caricatore posizionato sotto la guardia del grilletto, in posizione frontale, sì da risultare facile da ingaggiare col pollice della mano debole.
Rispetto ai modelli di pre-serie (ritratti nelle due fotografie d'apertura di questo servizio), è cambiata sia l'estetica, sia la composizione (in due parti) dello chassis polimerico, al cui interno i meccanismi sono protetti da un Receiver tubolare in metallo. La PM-4 "Storm" impiega caricatori amovibili bifilari di capacità variabile, che allo stato attuale − e nella speranza che il disastroso D.Lgs. Correttivo 204 non abbia mai a vedere la luce! − può ospitare fino a 40 colpi per la versione "pistola" e fino a 29 colpi per la versione "carabina". In base ai termini di legge, la prima è disponibile solo nei calibri 9x21mm-IMI e .40 Smith & Wesson, la seconda anche nel calibro 9x19mm "Parabellum". Ambedue le varianti impiegano una canna da 175 mm di lunghezza, comprensiva di freno di bocca; la versione "pistola" è tuttavia lunga 395 mm, mentre alla versione "carabina" deve sommarsi la lunghezza del calciolo estensibile, nonché pieghevole a seconda delle richieste dell'utente, di tipo M4 prodotto dalla israeliana CAA Tactical. A differenza dei modelli di pre-serie, le attuali versioni non impiegano mire metalliche fisse; al loro posto, una rotaia MIL-STD-1913 "Picatinny" montata sul castello superiore consente l'installazione di mire metalliche abbattibili d'emergenza o puntatori optoelettronici.
Il prezzo indicativo al pubblico per la PM-4 "Storm" della BCM Europearms si aggira sui 1200€ per la versione "pistola" e sui 1400€ per la versione "carabina". Alcuni degli accessori che l'azienda è in grado di fornire su ordinazione sono: calcio collassabile/pieghevole (100€), mire metalliche abbattibili MagPul MBUS (150€) ed impugnatura anteriore pieghevole CAA Tactical (60€).