
La Pachmayr Gun Works fu fondata nel 1929 a Los Angeles da Frank Pachmayr e a metà degli anni '60 era diventata un produttore riconosciuto a livello nazionale di armi lunghe e pistole per tiro sportivo. A quel tempo negli USA il tiro con pistola di grosso calibro era popolarissimo e a metà degli anni '60, Pachmayr lanciò sul mercato il modello Signature realizzato espressamente per soddisfare i rigorosi standard di precisione richiesti dalle competizioni. Intanto, nel sud-ovest degli USA, un gruppo di tiratori, tra cui il famoso colonnello Jeff Cooper, aveva sviluppato un nuovo tipo di gara di tiro con la pistola che sarebbe diventato la base de Tiro Pratico IPSC e USPSA (o Tiro Dinamico, come è chiamato in Italia). Sebbene inizialmente relegata nel sud-ovest dell'America, questa nuova forma di tiro chiamata inizialmente “Practical Combat Shooting” sarebbe presto stata riconosciuta a livello internazionale e avrebbe dominato il mondo delle armi per i decenni a venire. Nel 1975 si tenne in Svizzera il primo campionato Mondiale IPSC, vinto da un americano di nome Ray Chapman che scelse come premio una pistola 1911 Pachmayr Combat Special. La notizia che il miglior tiratore IPSC aveva voluto per sé una Combat Special creò un grande interesse nei confronti delle pistole custom in generale, e quelle di Pachmayr in particolare. In seguito, un altro tiratore americano, Ross Seyfried avrebbe vinto nel 1981 i mondiali IPSC sparando con una Combat Special. Si trattava di una pistola Custom costruita sulla base di una Colt Commander in calibro .45, quindi con il carrello su misura per una canna da 4,25 pollici. La Combat Special però montava una canna da cinque pollici che sporgeva per 15 millimetri dalla faccia anteriore del carrello e aveva due eventi di compensazione prima della volata.
Alchemy Combat Limited Carry, un classico in edizione limitata

Questo preambolo è necessario per inquadrare meglio l’origine di questa pistola proposta dall’azienda statunitense Alchemy Custom Weaponry, una divisione della Cabot Gun Company, che dal 2023 ha inserito nel suo catalogo alcuni modelli speciali della linea “RestoMod” che periodicamente rendono omaggio a grandi pistole del passato. Una di queste è proprio la Combat Limited Carry, una replica della Colt Pachmayr Combat Special in calibro .45 ACP, riproduzione esatta dell’arma originale vinta da Ray Chapman e sarà prodotta in soli 35 esemplari durante il 2025. La sua caratteristica più evidente è la canna da cinque pollici che sporge dal carrello da 4,5 pollici e ricorda i tempi pionieristici in cui armaioli e tiratori provavano empiricamente diverse soluzioni per ridurre il rilevamento e il rinculo. La stessa Alchemy Custom a tale proposito dichiara: “All'epoca, Pachmayr affermò che questa modifica serviva a ridurre il rilevamento, in modo che il tiratore potesse “tornare sul bersaglio più velocemente”. Anche se non possiamo garantire queste affermazioni, possiamo confermare che questa è una figata pazzesca e un incredibile esempio di storia della 1911 custom riportata in vita, e a volte questo è tutto ciò di cui si ha bisogno. Spassosa la frase con cui l’azienda conclude il comunicato stampa della Combat Special: “Non stiamo dicendo che dovreste partecipare a una gara IPSC con questa pistola, i capelli lunghi, i Ray-Ban a goccia e in sottofondo una cassetta che suona Led Zeppelin II: ma sarebbe davvero figo se lo faceste”.

Per il resto, la Combat Limited Carry è un condensato di solidità americana anni Settanta, costruita su un fusto monofilare in acciaio al carbonio 4140 con finitura cromata in grado di ospitare un caricatore monofilare da otto colpi. L’impugnatura presenta zigrinature antiscivolo con venti righe per pollice sulla parte anteriore e posteriore, mentre la sicura automatica dorsale è di tipo Wilson. La leva della sicura manuale è ambidestra mentre il cane è di tipo Commander, ovvero con foro passate circolare. Le guancette sono “ovviamente” in gomma nera, marcate Pachmayr. Carrello e fusto sono aggiustati manualmente su ogni esemplare e gli spigoli sono stati leggermente arrotondati, così come la finestra di espulsione dei bossoli che agisce in tandem con un estrattore maggiorato. Gli organi di mira sono composti da una tacca in stile Bo-Mar regolabile micrometricamente e da un mirino montato con incastro a coda di rondine dotato di riferimento arancione. La parte superiore del carrello è solcata da rigature antiriflesso mentre le fresature di presa per armarlo, rigorosamente posizionate solo sulla parte posteriore, sono verticali e non inclinate. Il peso dello scatto è di circa 1,5-1,8 chilogrammi. La canna misura 5 pollici (12,5 cm) con rampa di alimentazione lappata e doppia fresatura di compensazione in volata.
La Combat Limited Carry non si può certo definire una pistola economica, dal momento che viene proposta sul sito di Alchemy Custom Weaponry alla bella cifra di 5.250 dollari statunitensi. Tra l’altro, pare che gli esemplari prodotti siano già stati venduti tutti, quindi chi proprio non può farne a meno dovrà aspettare il 2026 per la seconda tiratura, e intanto cominciare a mettere i soldi nel salvadanaio.