Pressa progressiva Frankford Arsenal X10 di Strobl.cz: l'abbiamo messa alla prova in pratica

La pressa progressiva a dieci stazioni Frankford Arsenal X10, distribuita in Europa da Strobl.cz, durante la ricarica del primo lotto di 520 munizioni per pistola calibro 9x21 mm.

La pressa progressiva per la ricarica di munizioni X10 prodotta da Frankford Arsenal e distribuita da Strobl.cz è una solida macchina semiprofessionale, progettata per ricaricare facilmente e a costi contenuti migliaia, se non decine di migliaia, di cartucce per armi corte e lunghe – fino al .308 Remington compreso –  ogni mese. 

Abbiamo già parlato della X10. Il montaggio e la messa a punto della X10 non sono operazioni banali e richiedono certamente cura ed attenzione, nonché pazienza per risolvere gli intoppi che puntualmente avvengono. 

Questa imponente macchina per me è stata una sfida poiché non ho mai posseduta una progressiva. I gruppi di utenti online e i forum dedicati alla ricarica sono la migliore fonte di informazioni, affidandosi all’esperienza di altri ricaricatori che hanno già ottimizzato il processo e sfruttano appieno i vantaggi di questa macchina.


Tutti i componenti e il propellente utilizzati in questo test: polvere Vectan GM3 di Nobel Sport, palle ramate Berry’s 9 mm 124 gr TC (troncoconiche) e inneschi Fiocchi Small Pistol.
Ricaricamento della prima tranche di 520 cartucce, dopo l’installazione e la corretta messa a punto della pressa progressiva automatica a dieci stazioni Frankford Arsenal X10.

Perciò, non entrerò nel dettaglio dell’installazione vera e propria, ma mi concentrerò sugli aspetti che hanno richiesto maggiore attenzione e più tempo per essere regolati correttamente. La regolazione della piastra portabossoli è relativamente semplice, così come quella dei dies di resizing e depriming. 

La stazione di inserimento degli inneschi è molto facile da regolare e funziona in modo impeccabile. Ho invece avuto qualche piccola difficolta nella regolazione del dosatore volumetrico ed erogatore di propellente, perché la regolazione micrometrica lavora al limite per le dosi molto ridotte richieste dal 9 mm; inoltre, le polveri molto fini (come la Vectan GM3 utilizzata nel test) tendono ad aderire alle pareti del serbatoio, a causa di effetti elettrostatici – e tende a raggrumare con l’umidità. 

Per questo motivo ho provveduto a collegare a massa l’intera macchina, operazione da fare sempre quando si hanno quantità di propellente sul banco..


Le prime 5 cartucce di “produzione”! In realtà, prima di queste ne avevo già ricaricate almeno 100, poi smontate e alcune anche smaltite, per completare la messa a punto della pressa…

Anche la regolazione del sistema di alimentazione e inserimento (seating) del proiettile non è risultata semplice come previsto. È fondamentale verificare attentamente la lunghezza del proiettile da ricaricare (sono inclusi due alimentatori) e il sistema tende a incepparsi con proiettili in piombo nudo. 

Per ottenere i migliori risultati è quindi consigliabile utilizzare proiettili FMJ di buona qualità o proiettili ramati con rivestimento spesso: per questo ho scelto i Berry’s Flat Top troncoconici ramati da 124 grani. Anche la velocità dei rotori motorizzati all’interno degli alimentatori di bossoli e proiettili deve essere regolata con precisione per ottenere prestazioni ottimali.

Misurazione delle munizioni caricate per verificare la costanza della lunghezza totale (OAL).
Cinque cartucce smontate sia dal primo che dall’ultimo lotto: misurazione della carica di propellente.

In sintesi, dopo un’attenta messa a punto e diverse prove, e una volta sviluppata la ricarica ideale per la pistola in calibro 9 mm utilizzando i componenti a mia disposizione – 4,3 grani di polvere Vectan GM3 con un proiettile Berry’s TC ramato da 124 grani, bossolo Fiocchi sparato una sola volta e inneschi Small Pistol Fiocchi – ho dato inizio alla produzione vera e propria. La preparazione dei bossoli è stata ridotta al minimo: mi sono limitato a pulire l’intero lotto con un tumbler Frankford Arsenal Quick-N-EZ, anch’esso disponibile presso Strobl.cz. 

E ora si va al poligono. Questo è il setup utilizzato: una Beretta 98FS per i test di affidabilità e una CZ 75 SP01 Shadow con canna Match; il cronografo è il Caldwell Velociradar. Negli altri giorni si sono unite una Glock 17 e una Canik

Le prime 20 cartucce ricaricate sono state messe da parte; successivamente ho ricaricato 1000 cartucce, e infine ho accantonato anche le ultime 20. In totale ho prodotto 1040 cartucce, in due sessioni da 510 colpi ciascuna, separate da una pausa di una settimana. Questo approccio è servito anche per verificare la capacità della pressa e dei suoi componenti di mantenere inalterate le regolazioni nel tempo.

È importante sottolineare che 1000 colpi sono praticamente nulla per una macchina di questo tipo, e che per ricaricare questa quantità è necessaria circa un’ora. 

Con una fornitura costante di componenti e polvere, la X10 è tranquillamente in grado di ricaricare fino a 6000 cartucce al giorno. Tuttavia, per limiti di tempo e per rispetto della normativa vigente, il test è stato volutamente limitato a 1000 colpi.


Un momento dei test: l’insostituibile amico Roberto impegnato nelle prove di precisione con la CZ 75 SP01 Shadow a 15 metri.
Il sottoscritto mentre spara con la Beretta 92FS come riferimento per velocità e affidabilità.

Come riferimento, lo standard CIP prevede una lunghezza totale (OAL) di 29,69 mm (1.169”), ma questo valore si riferisce a proiettili FMJ ogivali; utilizzando un proiettile troncoconico da 124 grani, la mia OAL finale è risultata pari a 29 mm con la profondità di inserimento prescritta. 

Per le misurazioni ho utilizzato un calibro digitale con precisione al centesimo di millimetro.

Ciascuna delle prime 20 cartucce è stata misurata e pesata; inoltre, 5 cartucce scelte casualmente da ciascun gruppo sono state smontate per pesare la carica di polvere. 

Questo ha lasciato 15 cartucce per lotto destinate alle prove di tiro.

 

1

2

3

4

5

OAL - mm

29.03

29

29.02

29

29

Polvere - grani

4.3

4.3

4.2

4.3

4.2

Lo stesso procedimento è stato applicato anche alle ultime 20 cartucce, alla ricerca di eventuali discrepanze: nessuna è stata riscontrata, dimostrando che la pressa progressiva Frankford Arsenal X10 è estremamente costante e affidabile, anche se il test è stato relativamente breve.

 

1

2

3

4

5

OAL - mm

29.01

28,98

28,99

29

29

Polvere - grani

4.2

4.2

4.3

4.3

4.2

Il campo di tiro Pisana Shooting Club do ho effettuato le prove: temperatura di 14 °C, assenza di vento, cielo coperto e umidità al 70%. È stato utilizzato un bersaglio reattivo “splatter” da 7 cm; il centro arancione misura 15 mm.

Va sottolineato che la quantità di polvere dosata è un fattore critico: ho scelto una polvere Vectan che, oltre alle prestazioni balistiche, non è particolarmente “amichevole” per i dosatori volumetrici, poiché è sensibile a elettricità statica e umidità a causa della dimensione dei granuli. Questo rende il test ancora più significativo.

Come termine di paragone, ho preparato con estrema cura 15 cartucce ricaricate a mano, pesando ogni singola carica di polvere su bilancia digitale da bench rest e misurando ogni cartuccia con un calibro digitale ad alta precisione, considerando anche runout. Queste cartucce sono state sparate come riferimento la mattina del test al poligono; la velocità è stata misurata con un cronografo Caldwell Velociradar e sono stati rilevati anche tre gruppi di dieci colpi ciascuno. Questo rappresenta il mio riferimento:

Velocità (lotto di riferimento di 15 cartucce):

 

M/S

Media

323

SD

2.3

MIN

319

MAX

326

Risultati da cronografo delle munizioni 9 mm di riferimento, ricaricate manualmente una per una, utilizzando una pressa monostazione RCBS per la massima precisione, come registrato dal sistema Caldwell Velociradar.
I tre gruppi di rosate ottenuti con il lotto di riferimento composto da 15 cartucce 9 mm ricaricate a mano; la prima rosata è stata la prima della giornata “a freddo” e si vede...

Diametro rosate (5 colpi, sparati a 15m) in mm:

Rosata1

Rosata2

Rosata3

38

27,5

27

Nella stessa mattinata ho sparato le prime 15 cartucce prodotte con la X10, alle stesse condizioni, distanza e con la stessa arma; successivamente ho sparato anche le ultime 15 cartucce prodotte. In totale sono stati ottenute sei rosate su altrettanti bersagli, con tre rosate per ciascun lotto di munizioni, sempre utilizzando il Caldwell Velociradar.

Risultati del cronografo relativi alle prime 15 cartucce ricaricate con la pressa progressiva a dieci stazioni Frankford Arsenal X10. Il coefficiente balistico mostrato non è accurato, stante la breve distanza di tiro (necessita di 100m per il calcolo).
Le tre rosate ottenute con il primo lotto ricaricato di 15 cartucce. I risultati sono buoni, anche se si nota chiaramente una differenza rispetto al lotto di riferimento ricaricate manualmente.

Velocità (ultimo lotto di 15 cartucce prodotto):

 

M/S

Media

323

SD

5.8

MIN

308

MAX

328

Diametro rosate (5 colpi, sparati a 15m) in mm:

Rosata1

Rosata2

Rosata3

42,8

35,8

43

Risultati del cronografo relativi alle ultime 15 cartucce ricaricate con la pressa progressiva Frankford Arsenal X10. Niente male: sono distanziate di 1000 colpi rispetto alle prime.
I tre gruppi di rosate ottenuti con l’ultimo lotto ricaricato di 15 cartucce 9 mm. La parola che viene in mente è “costanza”, ed è esattamente ciò che si desidera da una pressa progressiva.

I risultati sono ottimi, anche considerando il campione relativamente ridotto. In sostanza, tutte le munizioni si sono comportate allo stesso modo, con deviazioni standard contenute e rosate equivalenti, ovviamente nei limiti delle mie capacità di tiro; ho tirato appoggiato al sacchetto da tiro. Per le prove di precisione ho utilizzato una CZ 75 SP01 Shadow con canna Match, mentre per i test di affidabilità e funzionamento ho impiegato anche una Beretta 92FS e una Glock 17 Gen 3. Le 1000 cartucce ricaricate è stata quindi consumata in più sessioni al poligono, i cui risultati non sono stati inclusi nel test, ma che mi hanno comunque regalato un grande divertimento negli ultimi weekend al poligono.

Conclusioni

Che dire: la pressa X10 mantiene le promesse, nonostante una certa criticità nella messa a punto, ed è complessivamente eccellente. La precisione è buona e l’affidabilità dimostrata durante i test è elevata. Mi piacerebbe provarla anche nella ricarica di munizioni per armi lunghe, e probabilmente lo farò: ricarico anche il .223 e sarebbe molto interessante metterla alla prova, soprattutto ora che sono disponibili un collatore e un alimentatore per palle da carabina; sono inoltre disponibili sul sito Strobl.cz anche sistemi di alimentazione delle palle alternativi prodotti da Armanov.

Le mie impressioni sono decisamente positive. Non posso esprimermi sull’affidabilità a lungo termine – parliamo di anni – anche a causa della difficolta attuale di reperimento dei componenti (polveri, inneschi, palle…), ma si tratta di una macchina sovradimensionata e ben progettata, che non ha mai mostrato eccessivi problemi durante le sessioni di ricarica e che – mi ripeto – mantiene ciò che promette. Mi sento di raccomandarla a chiunque sia alla ricerca di una pressa progressiva a dieci stazioni dal prezzo accessibile, in grado di ricaricare praticamente qualsiasi calibro, fino al .308 compreso.

Prodotti menzionati nell’articolo:

https://www.strobl.cz/en/frankford-arsenal-x-10-progressive-press-with-case-feeder_p11877: 1605,84 Euro

https://www.strobl.cz/en/frankford-arsenal-9mm-x-10-bullet-feeder-conversion-kit_p12328: 245,92 Euro

https://www.strobl.cz/en/frankford-arsenal-x-10-bullet-feeder-collator_p12327: 210,80 Euro

https://www.strobl.cz/en/9mm-luger-lyman-pro-die-pack_p12552: 366,50 Euro


Clicca qui per maggiori informazioni: STROBL.cz

 

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