Strategia Forestale Nazionale: il ruolo della Caccia e dei Cacciatori

La Strategia Forestale Nazionale

Lo scorso 9 febbraio è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il documento che prende il nome di Strategia Forestale Nazionale (SFN) che indica, nella pratica, una serie di obblighi e doveri a cui le istituzioni dovranno attenersi dal momento in cui si vadano a compiere delle importanti scelte riguardanti il patrimonio forestale e faunistico venatorio dello Stato. Il documento avrà una valenza ventennale ed ha già ottenuto lo stanziamento di ben 32 milioni di euro per l’anno 2022 che, sommati ai futuri investimenti previsti per gli anni a seguire, porteranno ad un investimento totale su questo progetto pari a 420 milioni di euro entro il 2032.

La rilevanza per il mondo venatorio sta proprio nel fatto che nel documento si parla di caccia, di cacciatori e del ruolo fondamentale che questi ricoprono nella gestione e tutela del patrimonio forestale e faunistico venatorio.  Ruolo di assoluta importanza per l’ottenimento del suddetto risultato lo ha avuto l’Ufficio Studi e Ricerche della Federazione Italiana della Caccia, che in fase di pubblica consultazione ha avuto modo di inviare al Ministero competente (MIPAAF) le proprie osservazioni tecniche che sono state tutte accolte ed integralmente recepite.

Il documento nel dettaglio

La Strategia Forestale Nazionale per il settore forestale e le sue filiere (previsto dall’art. 6, comma 1, del decreto legislativo 3 aprile 2018 n. 34 – TUFF, è uno strumento adottato a beneficio del patrimonio forestale italiano.

La sua missione sarà quella di portare il paese ad avere foreste estese e certamente resilienti, ricche di biodiversità, capaci di contribuire a quelle che sono e saranno azioni di mitigazione e adattamento alla crisi climatica nell’ottica di offrire benefici ecologici, sociali, ed economici per le comunità rurali e montane, per i cittadini di oggi e per le generazioni future. La Strategia Forestale Nazionale incentiverà la tutela e l'uso consapevole e responsabile delle risorse naturali, con il coinvolgimento di tutti, in azioni orientate dai criteri della sostenibilità, della collaborazione e dell'unità di azione

La Strategia Forestale Nazionale incentiverà la tutela e l'uso consapevole e responsabile delle risorse naturali, con il coinvolgimento di tutti, in azioni orientate dai criteri della sostenibilità, della collaborazione e dell'unità di azione

Il ruolo della Caccia e dei Cacciatori

Andando a leggere il documento, che inoltre alleghiamo al presente lavoro sia in forma integrale sia estratti utili, troviamo alcuni fondamentali riferimenti a quella che è la gestione del patrimonio faunistico venatorio, ed in particolare la gestione del medesimo nell’ottica delle conseguenze e degli impatti sul patrimonio forestale.

A pagina 35 del documento, infatti, si parla di quelle che vengono definite “azioni specifiche” che, leggiamo, “rappresentano linee di intervento che riguardano particolari ambiti di carattere strategico per l’azione di governance, definendo approfondimenti, linee guida e buone prassi per l’autorità centrale dello Stato, delle Regioni, e delle Province autonome, volte al perseguimento congiunto e coordinato degli obiettivi nazionali, nonché degli impegni internazionali ed europei”

Nella tabella 5, l’azione specifica (abbreviato A.S.) n. 10 leggiamo esplicitamente “gestione degli impatti tra foreste e fauna selvatici”.

Nella tabella che segue, leggiamo, troviamo esplicitate le c.d. “sotto azioni” una descrizione ed una specificazione delle azioni che andranno a costituire il principale intervento riportato in tabella 5.

Relativamente alla azione n. 10, quella consistente nella “gestione degli impatti tra foreste e fauna selvatici”, leggiamo:

10.1: Gestione forestale e tutela degli habitat di specie prioritarie:

  1. Numero e superficie di habitat forestali con specie prioritarie distinta per Regione e provincia autonoma;
  2. Risorse pubbliche impegnate per la Gestione forestale e tutela degli habitat di specie prioritarie distinte per Stato, Regione e Provincia autonoma e strumento finanziario;
  3. Studi, censimenti, e indagini ad hoc;

10.2: Pianificazione e gestione in foreste ad elevata densità di ungulati:

  1. Carico di ungulati per superficie forestale distinta per Regione e Provincia autonoma;
  2. Numero di interventi di gestione in foreste ad alta densità di ungulati;
  3. Risorse pubbliche impegnate per interventi di pianificazione  e gestione in foreste ad alta densità di ungulati distinte per Stato, Regione e Provincia autonoma  e strumento finanziario
  4. Studi e censimenti ad hoc

Normative di riferimento

Legge 157 del 1992

D.lgs. 3 aprile 2018 n. 34

Scarica qui il testo del documento integrale e un estratto.