Proposta di legge Verini: lo scandalo

Prima di tutto la proposta di legge di cui in esame poggia i propri “ragionamenti” e le proprie “argomentazioni” facendo riferimento ad un insieme di dati non meglio definiti e qualificati. Si parla di un paese, l’Italia, in cui il problema più grave sembrerebbe, udite udite, il dilagare di armi da fuoco in mano ai cittadini che, da un momento all’altro, sarebbero pronti a scatenare scenari degni dei migliori film western di Sergio Leone. Addirittura si parla di persone che, avendo visto solo armi al cinema, potrebbero un mattino svegliarsi e dire “sai cosa… mi prendo sto porto d’armi e mi metto in giro a sparare al primo che mi guarda strano o al primo che si azzarda di notte a passeggiare davanti casa mia”. Si parla in modo assolutamente generico di femminicidi, come a dire che chiunque sia in possesso di un’arma da fuoco sia da considerare un potenziale assassino pronto a far fuori la propria moglie o la propria fidanzata al primo litigio. A dir poco assurdo.

Proposta di Legge: di cosa si tratta

Prima di addentrarci nell’analisi dell’argomento di cui al titolo, sarà preliminarmente necessario stabilire cosa sia una proposta di legge e come questa si differenzi da altri istituti giuridici di natura pubblicistica volti a modificare l’impianto normativo dello Stato. Con il termine proposta di legge si intende uno degli strumenti mediante il quale si esercita il diritto di iniziativa legislativa (facoltà, riconosciuta dalla Costituzione, di proporre una legge). In particolare la proposta di legge è lo strumenti mediante il quale deputati membri di assemblee regionali o, altrimenti, da 50.000 elettori i quali propongono una legge e stabiliscono di sottoporla ad una data assemblea.

La proposta di legge si differenzia dal Disegno di legge in quanto quest’ultima rappresenta lo strumento mediante il quale è il Governo stesso, o altrimenti un membro del Senato della Repubblica, ad esercitare la propria facoltà di iniziativa legislativa.

Certificazioni mediche

La proposta di legge parla, in modo eccessivamente generico, di “certificazione medica” da fornire il sede di primo rilascio o altrimenti rinnovo. Dicitura che pecca, come già detto, di eccessiva genericità, dato che non si capisce se, stando a quanto proposto, la documentazione medica richiesta al cittadino sia o meno quella che già è prevista per legge o se questa dovrebbe in qualche modo essere integrata.

Durata delle licenze di porto d’armi

La proposta di legge, inoltre, introdurrebbe una ulteriore limitazione priva di qualsiasi giustificazione logica: la durata delle licenze di  porto d’armi da 5 anni (prima erano 6) ad 1 anno. Ogni anno un povero tizio che la domenica vuole andare a sparare due botte al poligono deve armarsi di santa pazienza e mettersi a rifare le varie visite per il pda, con tutta la serie di costi non solo in termini economici, che già pochi non sono, ma anche in termini di energie da spendere dietro ad una trafila burocratica alle volte senza fine.

Inoltre si parla di “disturbi psico-comportamentali” potenzialmente sopraggiungibili in capo al soggetto i quali farebbero, in automatico, decadere il pda. Ora, posta la necessità di evitare che le armi finiscano in mano a soggetti con conclamati e diagnosticati disturbi comportamentali e della personalità, anche in questo caso la proposta utilizza una terminologia eccessivamente vaga Mi spiego meglio. Si potrebbe, mantenendo questa definizione, togliere il porto d’armi anche ad un povero cristo  che magari deve affrontare un divorzio, un lutto, una separazione e che magari si va a fare una chiacchierata con uno psicologo. A quel punto via il pda. Tanto la dicitura è così generica…

Denuncia di acquisto: tempi più stretti

La proposta introdurrebbe tempi molto più stretti per denunciare l’acquisto di un’arma da fuoco. Si parla di 12 ore dall’acquisto. Se dovesse passare una regola del genere, il cittadino sarebbe esposto a non poche problematiche e rischi connessi in sede di denuncia proprio perché non si tiene conto dei normali impegni che un soggetto può legittimamente avere e che, altrettanto legittimamente, potrebbero comportare ritardi nella denuncia. Il termine attuale di 72 ore può considerarsi del tutto ragionevole.

Obbligo di comunicazione

“La nostra proposta prevede, poi, forme di monitoraggio e controllo della vendita e detenzione delle armi per assicurare che alla detenzione legittima di un'arma corrisponda una tempestiva ed efficace comunicazione ai familiari, ai conviventi maggiorenni, anche diversi dai familiari, all’altra parte dell’unione civile, anche cessata, nonché a chi sia o sia stato legato da convivenza o da stabile relazione affettiva, anche finita. […]”

Si riporta testualmente quanto scritto nel testo della proposta. In particolare c’è da soffermarsi  sulla dicitura “nonché a chi sia stato legato da convivenza o da stabile relazione affettiva, anche finita”. Stando ad una lettura ed interpretazione letterale della normativa, il soggetto che acquista un’arma dovrebbe avvertire, oltre ai propri conviventi, anche persone con cui ha intrattenuto rapporti di natura affettiva ormai venuti meno. A voi le conclusioni…

Esami più stringenti

Si parla, anche in questo caso in modo assai generico, di “esami” . Di quali esami si parla? Si tratterebbe di “un primo esame” in sede di rilascio di porto d’armi. Anche qui, dicitura eccessivamente vaga. In cosa consiste questo esame? Chi può sostenerlo? Tutta una serie di domande a cui è certamente difficile dare risposta…

Oneri a carico del richiedente

Maggiori e più gravosi oneri in capo al richiedente il quale si vedrà addebitare una sovrattassa di più di 200 euro solo perché in possesso di un’arma da fuoco. Inoltre gli oneri per la comunicazione (EX !!!) sono a carico del richiedente.

Da un punto di vista strettamente giuridico, ad una prima lettura si potrebbero già sottolineare tutta una serie di profili che certamente prestano il fianco a questioni di dubbia costituzionalità. Ma, lo ricordiamo, il testo dovrà eventualmente essere sottoposto all’iter parlamentare, con tutta una serie di emendamenti che, inevitabilmente, ne andranno a modificare alcuni punti.
Noi di All4shooters.com seguiremo, come sempre, l’evolversi del dibattito.

Scarica qui il Pdf con il Ddl.