L’istruttoria della Questura
Come ormai abbiamo imparato quando si fa richiesta di primo rilascio o altrimenti rinnovo del porto d’armi, in capo alla Questura e alla amministrazione in generale vi è l’obbligo di porre in essere una attenda e profonda istruttoria volta ad accertare che il soggetto richiedente non possa, in alcun modo abusare delle armi di cui entrerà in possesso dopo aver ottenuto l’autorizzazione di polizia, porto d’armi o nulla osta che sia.
Tra gli elementi che l’amministrazione dovrà vagliare non c’è solo la “storia” giuridica e personale del richiedente, che sappiamo non otterrà l’autorizzazione in presenza di fattispecie quali quelle elencate puntualmente agli artt. 11 e 43 Tulps ed anche in presenza di elementi che l’amministrazione stessa riterrà ostativi, ma anche, pensate un po’, la storia personale e giuridica dei famigliari richiedenti.
Può, infatti, accadere che in casa con il richiedente vivano soggetti che presentino quegli elementi non già per forza ostativi ad un rilascio, rinnovo, di porto d’armi ma elementi che facciano dubitare circa un potenziale accesso alle armi ed un altrettanto potenziale abuso delle medesime.
Il concetto di affidabilità
Abbiamo appena menzionato gli artt. 11 e 43 Tulps attraverso i quali il legislatore del 1931 stabilisce in presenza di quali elementi una autorizzazione di polizia in materia di armi non potrà essere rilasciata. C’è inoltre da aggiungere un elemento ulteriore ed altrettanto importante. Dato che alla base della legislazione sulle armi vi è l’interesse della pubblica sicurezza da tutelare, il legislatore riconosce sempre alla questura la possibilità di sottendere al concetto di elemento ostativo non solo quegli elementi che puntualmente troviamo elencati nel Tulps agli articoli di cui sopra ma anche tutta una serie di elementi che all’apparenza non sono da considerarsi ostativi.
Il medesimo discorso si applica anche ai famigliari del richiedente, proprio perché non solo il titolare di porto d’armi potrebbe abusare delle armi di cui entrerà in possesso ma anche lo stesso famigliare convivente.
Come si applica la legge, però, si applicano le sentenze ed in particolar modo i principi che pacificamente queste affermano. Sarà quindi obbligo della questura considerare, ad esempio, la dimensione temporale trascorsa tra l’evento ostativo in capo al familiare convivente e la richiesta di porto d’armi da parte del richiedente stesso; anche in questo caso sappiamo che in giurisprudenza in materia di armi è pacifico che non possa esserci una soggezione perpetua ad un evento che sia da considerarsi ostativo e la richiesta di porto d’armi. Come è pacifico che l’istruttoria della questura dovrà essere fondata, giustificata da elementi riscontrabili, e non dovrà tenere conto solo di quegli elementi che facciano dubitare ma la stessa dovrà bilanciare sia ciò che potrebbe far venir meno l’affidabilità e ciò che invece avvalori la piena fiducia di cui il soggetto potrebbe essere meritevole, come la dimostrazione del fatto che dopo l’evento ostativo (es. reato commesso in gioventù) lo stesso abbia vissuto la propria vita nel pieno rispetto delle regole e del vivere sociale.
I nostri consigli
Conoscere la legge e la giurisprudenza in materia di armi è l’unico strumento che il cittadino possiede per difendersi da valutazioni arbitrarie, ingiustificate, e unilaterali di cui troppo spesso l’amministrazione si macchia comportando il mancato rinnovo del porto d’armi. Ricordatevi sempre che dal momento in cui si decidesse di presentare scritti difensivi avverso eventuali provvedimento di mancato rinnovo sarà necessario giustificare le proprie ragioni con sentenze e con riferimenti normativi, ed il nostro portale All4shooters.com può rappresentare un validissimo aiuto.
Normative di riferimento
Testo unico di leggi di pubblica sicurezza (R.D. 18 giugno 1931 n. 773)
Legge 18 aprile 1975 n. 110
Video: Porto d’armi e reati del famigliare convivente
Corrado Maria Petrucci
Esperto in Diritto delle Armi e della Caccia
Responsabile rubrica legale All4shooters.com / All4hunters.com
email: legalall4shooters@gmail.com