La NSSF commenta gli ordini di Obama sulle armi

Il Presidente USA Barack Obama emana ordini esecutivi sulle armi mentre  il Texas approva l'Open Carry: interviene la National Shooting Sports  Foundation
"Troppe", e "troppo facili", le armi in USA − almeno secondo quanto dichiarato da un Obama in lacrime

Annunciati da un Barack Obama in lacrime, gli ordini esecutivi della Casa Bianca sulle armi da fuoco sono stati accolti dalla stampa generalista, soprattutto in Europa, come una "soluzione" al cosiddetto "problema delle armi" negli Stati Uniti.

In realtà, chiunque li abbia studiati e conosca veramente il sistema statunitense avrà già capito come in realtà si tratti solo di una manovra propagandistica, che difficilmente avrà effetto sul mercato statunitense − e non potrebbe essere altrimenti, dato che negli Stati Uniti il diritto di detenere e portare armi è sancito dalla Costituzione e le leggi sulle armi sono scritte in modo tale da lasciare poco spazio all'interpretazione esecutiva.

Tuttavia, nell'arco di meno di ventiquattro ore, la National Shooting Sports Foundation − l'associazione nazionale dell'industria delle armi e delle munizioni civili, equivalente USA della nostra ANPAM − ha commentato gli ordini esecutivi con un comunicato che da solo vale più di qualsiasi analisi noi possiamo offrire.

Il Presidente USA Barack Obama emana ordini esecutivi sulle armi mentre  il Texas approva l'Open Carry: interviene la National Shooting Sports  Foundation
La NSSF ha commentato punto per punto i provvedimenti, peraltro scarsamente incisivi, del Presidente degli Stati Uniti

Tutti condividiamo l'intenzione di ridurre l'abuso volontario di armi da fuoco e migliorare il livello di sicurezza delle nostre comunità. In quanto associazione dell'industria delle armi e delle munizioni civili americana, la National Shooting Sports Foundation (NSSF) esaminerà attentamente tutti gli aspetti degli ordini esecutivi annunciati dal Presidente Obama. Sebbene molto resti ancora da chiarire, la NSSF ha alcune considerazioni preliminari:

  • Siamo a favore dello stanziamento di risorse aggiuntive per il potenziamento del personale e degli orari di funzionamento del National Instant Check System (NICS) dell'FBI al fine di renderlo più rapido ed efficiente.
  • La nostra associazione rappresenta i titolari di licenza di vendita d'armi (FFL); i criteri che indichino che cosa costituisca lo "essere impegnati nel business della vendita di armi" richiedono ulteriori analisi e chiarimenti, e fanno nascere dubbi riguardo alla loro applicabilità.
  • Il numero delle armi da fuoco rubate o perse in fase di consegna da o verso le armerie rappresenta meno dello 0,15% di tutte le armi da fuoco prodotte e importate negli USA ogni anno. In tali rari casi, i titolari di licenza di vendita di armi collaborano sempre pienamente ai programmi d'indagine dell'ATF, così come i corrieri autorizzati. Rendere legalmente il mittente di un'arma da fuoco responsabile della tracciabilità di armi che non ha più in inventario è inutile, in quanto è semmai il destinatario ad essere nella posizione di segnalare se abbia ricevuto o meno le armi in questione.
  • Da tempo richiediamo, come organizzazione, che numerose leggi già vigenti sull'uso illecito di armi vengano applicate come si deve, e continueremo a farlo.
  • La NSSF lavora attivamente sin dall'inizio del 2014 al programma FixNICS per convincere le autorità degli Stati a segnalare al NICS gli individui che siano stati giudicati malati di mente, ed è riuscita a far approvare leggi al riguardo in oltre una dozzina di Stati. Ci compiaciamo, dunque, che l'Amministrazione federale abbia deciso di porre attenzione al problema.
  • L'industria non si è mai opposta allo sviluppo delle tecnologie "Smart-Gun", anche se non è chiaro come esso possa essere supportato da ulteriori ricerche governative. I cittadini e le agenzie di pubblica sicurezza dovranno valutare se l'acquisizione di armi basate su tali tecnologie sia o meno "in linea con le loro necessità", come dichiara la stessa Casa Bianca. Continueremo comunque ad opporci all'obbligatorietà di tale tecnologia, in quanto esistono metodi affidabili già ampiamente sperimentati per la custodia delle armi in sicurezza, e al contempo gli incidenti relativi all'uso delle armi da fuoco negli Stati Uniti sono attualmente al minimo storico.

Ci riserviamo di commentare ulteriormente nei prossimi giorni, settimane e mesi, in particolar modo quando le agenzie federali inizieranno il lavoro d'applicazione degli ordini esecutivi.


Il Presidente USA Barack Obama emana ordini esecutivi sulle armi mentre  il Texas approva l'Open Carry: interviene la National Shooting Sports  Foundation
Nel frattempo nello Stato del Texas è entrato in vigore lo "open carry"

Nel frattempo, mentre anche la NRA e la JPFO commentano gli ordini esecutivi di Obama, a partire dal 1/1/2016, lo Stato del Texas è diventato il quarantacinquesimo degli USA a consentire lo Open Carry, ovvero il porto manifesto delle armi legalmente portate per difesa.

Anche in questo caso la stampa generalista americana ed europea, compattamente allineata su posizioni antiarmi, ha parlato di "legge da Far West", ma la realtà è ben altra.

Dall'inizio dell'anno, i cittadini texani che siano in possesso di regolare porto d'armi difensivo (concesso in quello Stato dopo un controllo molto approfondito dello stato psicofisico e dell'affidabilità del richiedente, nonché dopo il conseguimento di una certificazione che comprende un corso di tiro difensivo!) potranno decidere liberamente se portare la loro pistola da difesa nascosta o in vista.

In Texas d'estate si sfonda regolarmente il tetto dei 45° all'ombra, e indossare abiti pesanti per nascondere un'arma difensiva può essere molto scomodo. Ma non è questa la principale motivazione per cui lo Open Carry è stato voluto così fortemente dalla popolazione texana: i cittadini onesti dello Stato del Texas si sono semplicemente dichiarati stufi di doversi vergognare di esercitare un diritto costituzionale, e il porto manifesto dell'arma è considerato la quintessenza di tale diritto.

Il Presidente USA Barack Obama emana ordini esecutivi sulle armi mentre  il Texas approva l'Open Carry: interviene la National Shooting Sports  Foundation
I texani titolari di porto d'armi difensivo potranno dunque circolare con l'arma sia nascosta che a vista, a discrezione

Insomma, difficilmente i cittadini americani accetteranno qualsiasi limitazione a quello che è il diritto che mantiene al sicuro tutti gli altri diritti.

Nel frattempo, nell'Europa che pianifica nuove restrizioni sulle armi legalmente detenute, la città tedesca di Colonia registra un'ondata di ben novanta aggressioni a sfondo sessuale nella notte di capodanno; e mentre il Presidente degli Stati Uniti piangeva per la "eccessiva facilità" con cui le "persone sbagliate" negli Stati Uniti possono avere accesso a "troppe" armi, la Corea del Nord faceva detonare la sua prima bomba all'idrogeno.

Il consiglio spassionato che possiamo dare al Presidente Obama e alla Commissione Europea è dunque quello di smettere di pensare a come limitare l'accesso per i cittadini onesti agli strumenti di difesa più adeguati ed efficaci, e di concentrare la loro attenzione su problematiche nazionali e internazionali ben più scottanti; fin quando i legislatori si concentreranno su come comprimere i diritti di chi già oggi rispetta pedissequamente leggi e regolamenti, non ci sarà da stupirsi se sempre più persone decideranno di armarsi per sentirsi più sicure.

Il Presidente USA Barack Obama emana ordini esecutivi sulle armi mentre il Texas approva l'Open Carry: interviene la National Shooting Sports Foundation
Molto difficilmente gli americani si piegheranno a rinunciare, o ad accettare di vedere limitato, quello che non solo è un diritto ma anche un importante elemento della loro cultura nazionale