Stato di conservazione del lupo: la Commissione Europea propone la modifica

Strettamente protetto e protetto: il cambiamento

La Commissione Europea ha scelto di proporre al Consiglio dell’Unione Europea, organo rappresentativo della sovranità dei 27 Stati membri, una interessante modifica allo stato di conservazione del lupo, in modo tale da permettere a questo animale di  convivere pacificamente con le attività umane.

I numeri, relativi a studi scientifici e di monitoraggio della popolazione, parlano chiaro. Si stima, infatti, che ad oggi vivano in tutta Europa circa ventimila esemplari, con nuclei riproduttivi in ben 23 Paesi. Appare subito chiaro che l’aumento del numero di lupi appare in costante crescita, non lineare bensì esponenziale, e l’impatto sulle attività antropiche sarà certamente importante.

Il cambiamento appare senza ombra di dubbio di importanza epocale in quanto, cambiandone lo stato di conservazione da strettamente protetto a protetto, si potrà valutare di porre in essere, in futuro, interventi di conservazione e gestione della popolazione dei lupi, in modo tale da  permettere un impatto minimo sulle attività umane.

Le parole di Torbjörn Larsson, presidente della FACE

Soddisfatto Torbjörn Larsson, il presidente della FACE, la Federazione che raccoglie le associazioni venatorie europee.

“Anche se accogliamo con favore questa notizia, ci aspettiamo che i ministri dell’Ambiente sostengano la proposta scientifica della CE, tuttavia, per garantire una coesistenza di successo, abbiamo anche bisogno di un ampio pacchetto sui carnivori che includa orsi e linci con particolare attenzione al loro stato di protezione, rivedendo le linee guida della CE. e il sistema di segnalazione dello stato di conservazione.”

Plaude alla proposta della Commissione anche l’Eurodeputato della Lega Massimo Casanova, del gruppo Identità e Democrazia che siede all’opposizione della commissione Von der Layen, il quale la ritiene una vera e propria presa d’atto di una inconfutabile realtà fatta di dati da considerare sintomatici di un aumento esponenziale e difficilmente gestibile della specie lupo.

Cosa dice la legge

Vediamo adesso qualche riferimento giuridico, relativo alla conservazione del lupo. Si parte dall’Appendice II (Protezione rigorosa) della Convenzione di Berna che impedisce, di fatto, agli Stati di adattare lo stato di conservazione del lupo. Nello specifico, lo ricordiamo, l’elenco dell’Allegato IV della Direttiva Habitat sta creando una situazione davvero difficile, creando non poche frustrazioni per le comunità rurali che si interfacciano giornalmente con l’aumento costante ed esponenziale del lupo.

Complici anche i tribunali locali, non solo italiani ma anche europei, i quali adottano un atteggiamento troppo garantistico nei confronti di un problema dalle connotazioni oggettivi e certamente incontestabili (i numeri parlano chiaro), con un assurdo aggravio economico e burocratico degli oneri per le comunità rurali.

Nello specifico, nel nostro Paese, la legge 157 del 1992 inserisce il lupo tra le specie cosiddette particolarmente protette.

Il D.P.R. 8 settembre 1997 n. 357, di recepimento della Direttiva Habitat, in Italia inserisce il lupo nell’Allegato D, tra le specie di interesse comunitario che richiedono una protezione rigorosa.

La normativa italiana vieta la cattura e l’uccisione, il disturbo, il possesso, il trasporto, lo scambio e la commercializzazione del lupo (D.P.R. 357/97, art. 8, cc. 1 e 2); chiede una specifica autorizzazione per l’importazione di esemplari vivi o morti di lupo o di parti di essi (L. 874/75, 150/92); richiede l’autorizzazione del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare (MATTM), sentito l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA), per ogni intervento di cattura/abbattimento e di immissione in natura (D.P.R. 357/97, art. 12); richiede per ogni attività di cattura a fini scientifici di lupi sia un’autorizzazione regionale (L. 157/92, art. 4), sia un’autorizzazione del MATTM (D.P.R. 357/97, art. 11).


Corrado Maria Petrucci 

Esperto in Diritto delle Armi e della Caccia 

Responsabile rubrica legale  All4shooters.com  /  All4hunters.com      

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