Le armi legali non uccidono. Salvano vite.

I fatti

Intorno alle ore 10:50 del 30 dicembre 2019 un pazzo, armato, entrava nella West Freeway Church of Christ e, una volta entrato, faceva fuoco contro i parrocchiani presenti per assistere allo svolgimento di una funzione religiosa. A quel punto Jack Willson, membro di una squadra di sicurezza formata da comuni cittadini legittimamente armati, faceva fuoco contro l’assalitore, uccidendolo e quindi neutralizzando e scongiurando quella che sarebbe potuta diventare una vera e propria carneficina. Il bilancio è stato di due vittime, tre con l’attentatore.

Le parole servono a poco 

Quello che è appena successo è la riprova che le armi legali non uccidono, bensì salvano delle vite.

La possibilità che la legge texana riconosce ai cittadini di portare con loro armi legalmente detenute non comporta che per le strade la gente si spari come peggiori film d’azione degli anni 80. È una legge, quella dello stato del Texas, che è stata concepita ormai da due anni proprio per permettere anche ai cittadini prima di tutto di difendere sé stessi e, successivamente, di difendere gli altri da potenziali aggressioni a sfondo terroristico.

Due anni orsono, con una legge che non permetteva il porto delle armi ai cittadini dello stato del Texas, il bilancio dei morti è stato pesantemente diverso. 26 morti. Nessun cittadino, in quel caso è stato in grado di neutralizzare prontamente la minaccia.

Il commento del presidente Trump

Vite umane sono state salvate da eroi e grazie alla legge sulle armi del Texas che permetteva loro di portare con sé armi ”. Il presidente Trump si è detto soddisfatto dell’accaduto e di come i cittadini hanno prontamente risposto ad un attacco tanto meschino.

… e se fosse accaduto in Italia ?


Corrado Maria Petrucci 

Esperto in Diritto delle Armi e della Caccia 

Responsabile rubrica legale  All4shooters.com   /  All4hunters.com   

email:  legalall4shooters@gmail.com