Il decreto antiterrorismo è legge. Cosa cambia per tiratori e cacciatori

Con 161 voti favorevoli, 108 contrari e un astenuto, il Senato della Repubblica ha approvato la fiducia al decreto legge per il contrasto al terrorismo e la proroga delle missioni internazionali.

La legge rafforza la normativa penale in materia di terrorismo internazionale, ma alcuni aspetti riguardano anche tutti i detentori di armi, tiratori sposrtivi o cacciatori

Con la modifica al Testo Unico di Pubblica Sicurezza (TULPS) dovranno ora essere denunciati alle autorità di Pubblica Sicurezza integrando la propria denuncia armi, i caricatori delle armi lunghe che possono contenere più di cinque colpi (e quelli superiori a 15 per armi corte).

Inoltre, tutte le carabine "di aspetto militare" che non siano classificate sportive acquistate da oggi in avanti, dovranno essere denunciate come armi comuni da sparo e non più come armi da caccia. 

ATTENZIONE: le armi di questo tipo già detenute dagli appassionati continueranno a poter essere elencate nel novero delle armi da caccia, finché non vengano eventualmente vendute. La mancata denuncia – c’è tempo fino al 4 novembre – prevede una sanzione penale.

La legge modifica quindi l’elenco dei mezzi idonei ad esercitare la caccia, escludendo le armi da fuoco che appartengono alla categoria europea B7, ovvero quelle semiautomatiche  simili ai modelli militari.

Oltre a non poter essere più impiegate a caccia queste diventano adesso “armi comuni” e quindi non potranno essere detenute in numero superiore a 3.

Caldwell AK Mag Charger
La nuova legge impone la denuncia dei caricatori che possono contenere più di cinque colpi per le armi lunghe e quelli superiori a 15 per armi corte