Gli incidenti di caccia: consigli pratici per ridurre i rischi

Come e perché accadono gli incidenti a caccia

Questa domanda potrebbe risultare scontata, di poco conto agli occhi di chi non si interessa di tematiche come quelle di cui noi ci occupiamo giornalmente, per passione e/o per lavoro. Certamente, infatti, è necessario capire le modalità attraverso cui un incidente a caccia possa accadere, quali siano le dinamiche “medie” (intendendo quali siano le situazioni o i fattori che, statisticamente parlando, comportano un aumento di incidenti) e come sia possibile, nel concreto, prevenirli.

C’è sicuramente da prendere in considerazione un primo fattore, che troppo, troppo spesso viene trascurato. Anche l’osservazione più meticolosa delle regole riguardanti la caccia, purtroppo, non esulano dal rischio di accadimento di incidenti. Spieghiamo meglio. La sfortuna ed il fato, purtroppo, sono sempre in agguato, se così vogliamo dire. Ed è chiaro che, su un piano squisitamente statistico, seppur abbassando ad una probabilità che rasenti lo zero, rimane sempre quella minima possibilità che un incidente possa, nel concreto, accadere.

Questo significa, e deve essere inteso nel senso di un monito, che l’attenzione del cacciatore deve sempre essere alta, ed è proprio quando si pensa di aver osservato tutte le norme di sicurezza che l’attenzione si abbassa, si danno per scontato fattori secondari ma lo stesso potenzialmente pericolosi, ed è li che può accadere qualcosa.

Quindi mai, come si dice, sedersi sugli allori ed abbassare la guardia.

Cacciare significa utilizzare uno strumento il cui utilizzo, nel mondo in cui viviamo, ove la vicenda umana è permeata ed annientata da quello che possiamo definire, a ragione, nichilismo tecnico, con una vera e propria omologazione dell’essere umano secondo i canoni veicolati dai social network e dalla televisione, viene percepito tout court come strumento di morte o comunque strumento di potenziale pericolo per tutti. E questo, lo sappiamo, non è assolutamente vero. Se la caccia è uccisione, è prelievo del singolo elemento e se l’uccisione del singolo, effettuata nel rispetto delle regole, comporta un guadagno per tutto l’ambiente (gestione del territorio e del patrimonio faunistico [non ci stancheremo mai di ripeterlo ]) allora ben venga.

È chiaro però che un contesto così delineato comporta, senza dubbio, che l’incidente di caccia ove ci sia qualcuno a perdere la propria vita avrà una risonanza di non poco conto. Ed è chiaro, e non meno importante, che l’osservanza di norme di sicurezza significa non prestare il fianco, non dare respiro, a chi dell’anticaccia ne ha fatto una ragione di vita.

Alcuni consigli pratici

Veniamo adesso a snocciolare alcuni consigli pratici, che rappresentano la base di una cacciata sicura. Consigli che, siamo certi, avrete sentito ripetere mille volte ma, come dicevano i latini, repetita juvant (ripetere giova).

  1. L’arma va considerata SEMPRE CARICA. Fintanto che non si sia controllata la camera di cartuccia da una parte ed il serbatoio munizioni dall’altra, l’arma deve considerarsi carica, quindi in grado di sparare. Al momento del controllo dirigere sempre la volata lontano da persone, animali o oggetti. Il controllo di questo tipo deve necessariamente diventare un’abitudine, quasi sia un riflesso. Può infatti accadere che, per la fretta, si riponga l’arma carica o in custodia o in cassaforte. E questo deve essere evitato come la peste.
  2. Mai puntare l’arma verso qualcosa che non si intenda colpire. Come detto prima, l’arma non va mai e ripetiamo mai puntata verso qualcosa che non si intenda colpire non solo dopo aver controllato che la stessa sia scarica ma anche dopo.
  3. Tenere sempre il dito lontano dal grilletto.  Anche in questo caso l’arma va maneggiata tenendo sempre il dito lontano dal grilletto, e poggiatelo sul grilletto SOLO quando si intende sparare.
  4. Prima di sparare ci si deve accertare di cosa si andrà a colpire. Non è raro l’incidente in cui il cacciatore spara dietro l’anfratto convinto che vi sia un selvatico ed in realtà vi era l’uomo. Può, inoltre, accadere che presi dalla foga si faccia fuoco verso il selvatico non considerando l’eventualità che lo stesso potrà essere mancato dal primo colpo, con la palla che finirà chissà dove. Accertatevi sempre in quale direzione sarà esploso il colpo e se in quella direzione vi sia un altro cacciatore. Senza scendere in dettagli riguardanti la balistica, sappiamo per certo che una palla può uccidere anche a diversi metri.
  5. Indossare sempre indumenti ad alta visibilità. Questa è una ulteriore raccomandazione. Può capitare infatti che il fascino di indumenti appartenuti al papà o al nonno ci inducano ad utilizzarli e a permettere loro di accompagnarci durante le battute di caccia. Può accadere che l’indumento stesso non sia però di un colore tale da essere visto, da occhio umano, in mezzo al bosco. In questo modo si rischia pesantemente. Esistono inoltre aziende che producono indumenti ad alta visibilità per la caccia davvero a prezzi interessanti. Da non trascurare.

Caccia al cinghiale in battuta

Se i consigli poc'anzi snocciolati valgono per ogni genere e tipo di caccia praticate, veniamo adesso ad alcune norme da osservare tassativamente per la caccia al cinghiale in battuta.

  1. Arrivare in posta con l’arma scarica. Muoversi nel tragitto che porterà il cacciatore alla posta assegnata con l’arma carica lo espone a diversi rischi, come quello riguardante la possibilità di colpire altri cacciatori che con lui si stanno spostando. Il tragitto per la posta spesso non è lineare e non è privo di impedimenti che rederanno difficoltosa la deambulazione.
  2. Una volta arrivati alla posta, controllare eventuali ostruzioni alle canne. Non è scontata e non è remota l’eventualità che, passando per anfratti tra i più fitti, entrino all’interno delle canne rami o foglie che, potenzialmente, potrebbero costituire pericolose ostruzioni alle canne dell’arma.
  3. Mai muoversi dalla posta se non dopo essere stati autorizzati dal capocaccia. Se viene assegnata una posta non ci si deve mai spostare dalla stessa se non dopo l’autorizzazione del capocaccia, come ad esempio a battuta conclusa.
  4. Accordarsi con i compagni di posta vicini l’angolazione massima entro cui sparare. Più difficile a dirsi che a farsi, sarà opportuno accordarsi con i propri compagni di posta vicina il raggio entro cui sparare, oltre il quale sarà tassativamente vietato sparare al cinghiale nell’eventualità che questo passi oltre tale limite. Meglio vedere un cinghiale che corre via che dover soccorrere un amico. O prendersi una palla.

Normative di riferimento

Legge 11 febbraio 1992 n. 157 (Legge quadro sulla caccia in Italia)

Video: gli incidenti di caccia


Corrado Maria Petrucci 

Esperto in Diritto delle Armi e della Caccia 

Responsabile rubrica legale  All4shooters.com  /  All4hunters.com      

email:  legalall4shooters@gmail.com