Firearms United: petizione all'UE!

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Firearms United: petizione contro il documento UE!
Associazione giovane e moderna, la Firearms United si avvale di tecniche di comunicazione finora tipiche del fronte pro-armi USA

Non siamo solo noi di ALL4SHOOTERS.COM a non esserci fatti piacere affatto il documento con cui lo scorso 21 ottobre, fornendo informazioni distorte riguardo ai risultati del sondaggio dell'Eurobarometro dello scorso aprile, la Commissione Europea suggeriva nuove restrizioni al diritto dei cittadini UE a possedere, portare ed usare armi da fuoco.

Tutti i tiratori e i possessori d'armi in Europa si sono dimostrati semplicemente disgustati dall'ennesimo tentativo di un potere centrale che diventa sempre più leviatanico di restringere il campo dei diritti individuali e collettivi dei cittadini in favore di un monopolio Statale e sovranazionale in numerosi campi − non ultimo proprio quello del possesso e dell'uso delle armi.

Tra i "meno entusiasti" per questa proposta spiccano i francesi − la Francia è il paese europeo col più elevato numero di cacciatori in assoluto − e gli svedesi, che oltre ad essere uno dei popoli europei con il più alto numero di possessori d'armi in proporzione alla popolazione sono anche concittadini di Cecilia Malmström, proveniente dal Partito Popolare Liberale (centrodestra svedese) e commissaria agli affari interni nella Commissione Europea oggi in carica (Barroso II), nonché una delle più acerrime nemiche dei cacciatori, dei tiratori sportivi, di chi voglia esercitare il suo diritto alla difesa, e più in generale di tutti i possessori d'armi europei.

Firearms United: petizione contro il documento UE!
Non c'è dubbio che la Firearms United sia potenzialmente in grado di dare "fastidio" anche ad alcune frange più conservatrici dello stesso panorama armiero...

Un simile livello di malcontento non poteva passare inosservato alla Firearms United, una nuova ma dinamica realtà dell'associazionismo armiero europeo.

Con sede a Varsavia, ma animata da menti di tutto il continente, la Firearms United si pone come obiettivo il coordinamento degli sforzi comuni dei possessori d'armi singoli di tutt'Europa, e delle loro associazioni a livello nazionale, al fine di costituire finalmente una Lobby di chi le armi le possiede e le usa − non solo di chi le produce e le vende − in grado di tutelare meglio i nostri diritti.

Per quanto sia ancora "fresca" di nascita e debba ancora esprimere tutto il suo potenziale, la Firearms United dimostra già di essere dinamica, e soprattutto giovane e innovativa nel pensiero (é presente anche sui Social Network), impiegando tecniche di comunicazione che sono rimaste finora tipiche delle associazioni pro-armi statunitensi, e con un programma d'azione che sicuramente farà inarcare più di un sopracciglio anche all'interno dello stesso panorama armiero − ove alcune frange, com'è purtroppo noto, remano in direzione contraria a quella del bene comune e si dimostrano disposte anche a far comunella con i legislatori anti-armi sia a livello nazionale che internazionale, a scapito dei diritti di tutti gli altri, pur di proteggere i propri interessi di bottega o di campanile, o magari al fine di togliere fette di mercato ad una concorrenza malvista.

Firearms United: petizione contro il documento UE!
La Firearms United invita tutti i possessori d'armi d'Europa a far sentire la propria voce, con questa petizione, presso la Commissione Europea, che per legge e regolamento interno non può ignorarla!

L'azione proposta dalla Firearms United a tutti i possessori d'armi residenti nei paesi dell'Unione Europea è di aderire a questa petizione, stampando e firmando un documento in cui ciascuno manifesterà il proprio scontento per le proposte antiarmi, e chiederà direttamente al commissario Malmström libero accesso ai dati su cui il documento della Commissione Europea basa le sue proposte restrittive. La lettera è da firmare ed inviare a mezzo posta all'indirizzo indicato.

Le normative europee stabiliscono che − a differenza di quanto purtroppo accade fin troppo spesso in Italia con la Pubblica Amministrazione − le istituzioni UE non possano ignorare richieste, proteste e proposte provenienti da cittadini dei paesi UE, anzi debbano obbligatoriamente farvi seguito, rispondendo, entro un termine massimo di 15 giorni. Dunque le voci di centinaia di migliaia (o, speriamo, milioni!) di cittadini europei non potranno restare inascoltate, e quantomeno daranno alle frange anti-armi di Bruxelles e Strasburgo una misura chiara ed inequivocabile della potenza contro cui inevitabilmente si metteranno se persevereranno nei loro intenti disarmisti.

A differenza di quanto accade (ancora una volta... purtroppo!) nel nostro Paese, dove la volontà popolare conta sempre meno, nella maggior parte degli stati UE il sistema elettorale è tale per cui queste persone, e i movimenti politici a cui appartengono, potranno essere pesantemente penalizzati in patria per essersi inimicati i tiratori, i cacciatori, e i possessori di armi.

Noi di ALL4SHOOTERS.COM invitiamo dunque caldamente tutti i nostri affezionati utenti ad aderire in massa alla campagna di Firearms United. Potete scaricare il modulo da compilare e spedire sia dal sito dell'organizzazione che su questa pagina, in calce a quest'articolo. Avendo a che fare non con la sorda burocrazia statale italiana ma con un'organizzazione internazionale − l'Unione Europea − che in base alle regole che essa stessa si è imposta non può ignorarci, ora più che mai l'occasione è adatta per far sentire la nostra voce, e dimostrare la nostra vera forza.