Armi ed amici con precedenti: effetti sul porto d’armi

Valutazione in sede di rilascio e rinnovo

Come non mi stancherò mai di sottolineare, in sede di valutazione dei requisiti che attestino la piena affidabilità o meno di un soggetto al possesso di armi, gli elementi rilevanti possono essere davvero moltissimi. Potrebbe infatti rilevare come elemento ostativo al rilascio e rinnovo del porto d’armi le frequentazioni amicali del richiedente. Potrebbe accadere che se il vostro migliore amico, ha precedenti penali, voi vi vediate negato il porto d’armi in sede di primo rilascio o rinnovo. In questo caso è ovvio che la valutazione che comunque l’Amministrazione sarà tenuta a fare dovrà tenere conto non solo di elementi che facciano dubitare circa l’affidabilità della persona, ma anche e soprattutto di quegli elementi che, in una sintesi che sia il più equilibrata ed oggettiva possibile, tengano conto anche di fattori che invece avvalorino la piena affidabilità del soggetto.

La sentenza

Molto interessante a riguardo appare la Sentenza n. 38 del 2020 del Tar Campania che ha visto vincitore un soggetto dipendente da istituto di vigilanza privato. In sede di causa è emerso che la persona risultava essere stata sorpresa in compagnia di persone gravate da precedenti penali. Il porto d’armi veniva quindi negato per scongiurare  l’apparente pericolo che l’arma dallo stesso portata addosso per difesa e per svolgere l’attività di guardia giurata, entrasse in possesso di persone con precedenti penali. Emergevano, però, una serie di elementi di cui la Questura non aveva tenuto conto. Prima di tutto al soggetto venivano attribuiti alcuni fatti che, invece, erano riconducibili ad un parente stretto il quale era stato notato in compagnia di persona con precedenti. Inoltre rilevava, ad avviso del Questore, che il fidanzato della sorella ed amico del soggetto aveva avuto precedenti legati a stupefacenti. Non si era però tenuto conto del fatto che tale episodio era stato archiviato e che addirittura lo stesso si era arruolato in Polizia.

Il ricorrente quindi vinceva la causa e si vedeva concesso nuovamente il porto d’armi.

Conclusioni

La sentenza stabilisce un principio assolutamente basilare del diritto delle armi. La valutazione del soggetto deve tenere conto di tutti gli elementi che lo caratterizzano, in modo assolutamente omnicomprensivo tenendo anche conto del fattore temporale che caratterizza alcuni episodi accaduti nella vicenda umana e sociale della persona.


Corrado Maria Petrucci 

Esperto in Diritto delle Armi e della Caccia 

Responsabile rubrica legale  All4shooters.com  /  All4hunters.com      

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