Ruger SR-762

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Ruger SR-762
La rivisitazione di casa Ruger della piattaforma AR-10 funziona tramite un sistema di presa di gas indiretto con pistone a corsa corta regolabile

Mettiamo subito le cose in chiaro: a noi di ALL4SHOOTERS.COM piacciono poco, anzi pochissimo, i termini quali "arma d'impostazione militare" o, peggio ancora, "arma d'assalto". Sul mercato civile, essi hanno una sola ragione d'esistere: quella dispregiativa. Tali denominazioni ("Assault Weapons", "Paramilitary-Style Firearms", "Military-Style Semi-Automatics") sono state infatti inventate negli anni '80 dal fronte anti-armi statunitense nel tentativo di assimilare, agli occhi dell'opinione pubblica, le armi sportive esteticamente ed (in parte) tecnicamente simili a quele militari alle armi da guerra, con lo scopo di ottenere maggior supporto pubblico ai tentativi di messa al bando.

Noi preferiamo di gran lunga utilizzare la più corretta denominazione − ancora una volta di origini USA, seppur più recenti − di MSR, ovvero "Modern Sporting Rifles" (fucili sportivi moderni), che sta ad indicare sia la natura tipicamente sportiva e civile di queste armi, sia il fatto che la derivazione diretta dalle armi militari, caratteristica propria di tutte le armi civili (anche dei Bolt-Action, se ci pensate, in quanto tutte le prime armi a ripetizione nacquero inizialmente come armi militari!), non è affatto foriera di particolare pericolosità sociale o per l'ordine pubblico, ma è solo indice di affidabilità e modernità: con l'evolversi delle armi militari si evolvono anche quelle civili, e quando il Design delle armi militari si rivela, con l'andare dei tempi, ormai inadeguato agli impieghi per i quali era stato originariamente concepito, esso viene riciclato per scopi sportivi, difensivi, e venatori. È un processo naturale, che nessuna pruderia disarmista potrà mai fermare.

Ruger SR-762
Oltre alla canna da 16 pollici e al calciolo collassabile, lo SR-762 impiega il caratteristico guardamani sottile di concezione Ruger

Ovviamente, l'industria armiera americana è sempre stata un passo avanti a tutti in questo campo, e non si può certo essere tanto ignoranti in materia di mercato armiero da chiedersi come mai: un bacino d'utenza più ampio di quello di quasi tutta l'Europa messa insieme, una cultura armiera più aperta, leggi meno assurdamente restrittive (beh, fatte salve alcune storture tipicamente USA), e più in generale il fatto che le aziende americane sono state le principali artefici di quei Design ad impiego militare da cui sono poi nati questi derivati civili.

Il mercato delle armi, negli USA, non conosce crisi, ed anzi certifica dei considerevoli Boom proprio nei momenti di maggiore incertezza, e ancor di più se − com'è accaduto nei mesi passati − si profilano all'orizzonte le ombre di possibili leggi anti-armi che magari non vedranno mai la luce (com'è accaduto), ma che comunque spingono gli americani a comprare, nel timore di non poterlo più fare in futuro, e le aziende del settore a produrre a più non posso per soddisfare la richiesta in crescita.

Proprio in seno a questo Trend deve vedersi la decisione della Sturm, Ruger & Co., Inc. − presa qualche anno fa − di lanciarsi nel mercato dei fucili sportivi moderni. Dopo aver a lungo offerto sul mercato civile, come armi lunghe semi-automatiche, solo le carabine Mini-14 cal.223 Remington e 6,8x43mm e le Mini-30 in cal.7,62x39mm, pareva decisamente arrivato il momento di ascoltare la voce dei consumatori e di modernizzarsi. È così nata la linea di fucili semi-automatici SR-556 calibro .223 Remington, derivati AR-15 basati su una variante proprietaria dell'ormai diffusissimo sistema di funzionamento tramite pistone a corsa corta, caratterizzati − come tutti i prodotti Ruger − da livelli qualitativi eccellenti a prezzi più che competitivi, senza ricorrere a componenti o lavorazioni di provenienza esterna o... estera, magari asiatica. Ciò ha fatto salire le quotazioni dell'azienda di Newport tra i tiratori americani, che dopo anni d'inerzia vedevano il marchio rinomato soprattutto per i suoi revolver lanciare un'arma sportiva moderna dalle prestazioni ottime, che ha subito spopolato sia sul mercato interno che su quelli dell'Export.

Ruger SR-762
Tutte le parti metalliche esterne dello SR-762 sono anodizzate al fosfato di manganese per la massima resistenza agli agenti esterni

Oggi, dopo tanti anni e... tante varianti in calibro .223, la Ruger "chiude il cerchio" sulla sua linea di varianti AR, col lancio del fucile semi-automatico SR-762 calibro .308 Winchester.

Il fucile SR-762 rappresenta la rivisitazione in salsa Ruger del primigenio progetto di Eugene Stoner, quello dell'AR-10 in cal.7,62x51mm, sul quale poi Stoner stesso − anche con l'aiuto di C. Reed Knight ed L. James Sullivan − si sarebbe poi basato per creare l'AR-15, con tutto quel che ne seguì. La configurazione dei comandi − pulsante di sgancio del caricatore, manetta d'armamento, sicura manuale, Hold-Open − sono dunque quelle a cui ormai siamo abituati; una differenza consiste nella presenza, sullo SR-762, di un pulsante per la chiusura forzata dell'otturatore ("Forward Assist"), che nel progetto AR-10 originale non era previsto e che ancora oggi, sui fucili e le carabine di derivazione AR-10, è più un'eccezione che una regola.

Lo SR-762, camerato per il calibro .308 Winchester (7.62x51mm nella sua versione civile, con caricamenti non militari e livelli di pressione differenti tra le altre differenze), è pensato per i mercati commerciali e il tiro civile in tutte le sue forme: dalla caccia al poligono, dalle gare 3-Gun fino agli impieghi difensivi e tattico-operativi, quali ad esempio l'uso da parte delle compagnie di sicurezza privata − in quei paesi ove alle GPG è consentito l'uso delle armi lunghe a canna rigata − o delle forze di Polizia in quelle giurisdizioni (nella maggior parte degli USA) ove agli agenti normali non è dato accesso alle armi a raffica, il cui impiego è riservato alle squadre tipo SWAT.

Sia il semicastello superiore (Upper Receiver) che quello inferiore (Lower Receiver) dello SR-762 sono macchinati dal pieno in lega d'alluminio 7075-T6 su specifiche aeronautiche, e rifiniti con un trattamento protettivo di anodizzazione al fosfato di manganese di colore nero, che li rende impervi agli agenti esterni aggressivi (acqua, umidità, sabbia e quant'altro), alla salsedine e alla corrosione in generale. In alluminio è realizzato anche il guardamani scheletrato e ventilato, di concezione proprietaria Ruger, che è equipaggiato di rotaie MIL-STD-1913 "Picatinny" per accessori tattici e munito di passanti filettati per viti nel caso l'utente abbia necessità di installarne altre.

Di fatto, le uniche componenti polimeriche sullo SR-762 sono il calciolo in stile M4 − montato su un Buffer Tube tipo AR-10 ed estensibile su quattro diverse posizioni per adattarsi alla statura, alla fisionomia o agli equipaggiamenti del tiratore − e l'impugnatura ergonomica, anche quella del tipo normalmente in commercio per i fucili e carabine delle piattaforme AR-10 ed AR-15. In questo caso, la Ruger ha deciso di impiegare le impugnature Hogue MonoGrip, note per la loro solidità.

Al fine di contenere i costi, la Ruger non dota lo SR-762 di mire metalliche; al contrario, una lunga scina Picatinny corre lungo tutto il castello superiore, e consente l'installazione di mire metalliche abbattibili o sistemi di puntamento ottici od optoelettronici, da acquisirsi a cura del tiratore stesso.

Sono in polimero anche i caricatori forniti in dotazione, per la precisione i MagPul P-MAG da 20 colpi. Il pozzetto del caricatore dello SR-762 è costruito sulle specifiche SR25 (non esattamente AR-10), dunque impiegherà i caricatori di tale tipologia.

Munito di canna di tipo Fluted da sedici pollici (406mm) rotomartellata a freddo su specifiche militari in acciaio 41V45 al cromo-vanadio-molibdeno, con finitura opaca, anima cromata con sei rigature destrorse (passo di 1:10) e rompifiamma "a gabbietta d'uccello" in stile Mini-14 montato su filettatura con passo da 5/8"-24, il fucile semi-automatico Ruger SR-762 si basa su una rivisitazione proprietaria del concetto di pistone a corsa corta, che prevede un nottolino di regolazione della valvola di spillaggio posizionata all'estremità anteriore, proprio sopra la canna; nel giro di pochi secondi e senza l'ausilio di accessori particolari, il tiratore può regolare il volume di gas immesso nel sistema di recupero in modo da adattare la sua arma al miglior funzionamento a seconda della tipologia di munizioni disponibile.

Attualmente, il fucile Ruger SR-762 non è disponibile al pubblico in Italia, essendo stato appena lanciato negli Stati Uniti; ci auguriamo che l'azienda che gestisce l'importazione e la distribuzione dei prodotti Ruger nel nostro Paese − la Bignami di Ora (BZ) − possa provvedere alla classificazione e alla commercializzazione già nei mesi a venire. Negli USA, lo SR-762 viene venduto in una custodia in cordura morbida, con tre caricatori ed altrettanti gusci protettivi per le rotaie Picatinny in dotazione, al prezzo di 2195.00US$, ovvero circa 1590€ al cambio attuale. Non esattamente noccioline, ma sempre parecchio meno di quanto costino oggi sul mercato civile italiano la maggior parte degli AR-10, anche se − come purtroppo sempre accade, tra IVA, dazi d'importazione e ricarico dei distributori e dei dettaglianti − è plausibile un significativo aumento di prezzo al pubblico al momento dell'arrivo nelle nostre armerie...