Mississippi Rifle

Quando il governo americano decise, nel 1840 circa, di abbandonare le vecchie impostazioni dei fucili per la fanteria, cominciarono a sparire le canne lisce lunghe 42” e in calibro .69. Considerati entrambi retaggi dei vecchi modelli a pietra focaia, quei fucili furono sostituiti da un nuovo modello apparso subito abbastanza rivoluzionario. Il calibro fu ridotto al .54 e la lunghezza della canna a 33”, ma per la destinazione d’uso si pensò alla fanteria leggera o a qualche corpo speciale. Nacque così il primo fucile d’ordinanza a percussione con canna rigata denominato US1841.

Mississippi Rifle
Vista intera del Mississippi Rifle

Il soprannome di Mississippi fu attribuito all’arma dal membro del congresso Jefferson Davis nel momento in cui fu creato il “1st Mississippi Volunteer Infantry Regiment”, chiamato anche “The Mississippi Rifles”, che lo stesso Davis arruolò per la guerra con il Messico e armò con la nuova arma portatile. Quel reggimento si comportò con onore e si distinse sia nella battaglia di Buena Vista nel febbraio 1847 sia in altri scontri con le truppe del generale Antonio Lopez di Santa Ana, poi ritiratosi. 

Di Jefferson Davis, ferito in battaglia e tornato a casa nel giugno 1847, si parlerà a lungo grazie al suo percorso politico: prima senatore dello Stato del Mississippi, poi Segretario della Guerra e infine Presidente degli Stati della Confederazione durante la guerra di secessione.

Il soprannome attribuito in relazione allo stato di appartenenza del reggimento di volontari non fu il solo che contraddistinse il modello US1841: venne chiamato anche “Harpers Ferry Rifle”, visto l’arsenale governativo in cui veniva fabbricato, o “Whitney Rifle” o “Windsor Rifle” (fabbricato dalla Robbins & Lawrence) per via di alcune delle aziende private alle quali venne commissionato.

A proposito della Robbins & Lawrence è degno di cronaca quanto accaduto durante la Grande Esposizione di Londra nel 1851. L’azienda americana esponeva appena sei esemplari del fucile US1841 che venivano smontati davanti ai visitatori. Dopo aver mescolato i vari componenti, si procedeva al rimontaggio per sottolineare la perfetta intercambiabilità delle parti. Il governo  ospitante apprezzò a tal punto quella caratteristica, non proprio adottata dai fabbricanti inglesi, da commissionare all’azienda venticinquemila fucili Enfield P1853 per le truppe dirette in Crimea. Di quei fucili, però, a causa di proteste sindacali da parte degli inglesi e ritardi produttivi dovuti a una crisi economica dell’azienda americana, ne furono spediti meno della metà e soltanto nel settembre 1856, dopo la conclusione della campagna di Crimea.

Nel corso degli anni il fucile US1841 subì alcune modifiche come la trasformazione del calibro in .58, la collocazione sulla canna di attacchi di vario disegno per la baionetta con conseguente allestimento di un nuovo tipo di bocchino (più corto), la scelta di nuove tacche di mira con alzo graduato. Il fucile Mississippi fu impiegato anche durante la guerra di secessione americana. Reggimenti di fanteria e cavalleria confederata utilizzarono armi copiate dal modello US1841 (circa quindicimila pezzi), mentre i reggimenti di fanteria unionista ne impiegarono circa diecimila che, però, man mano che la guerra proseguiva vennero sostituiti dal più moderno modello US1861.

La Davide Pedersoli ripropone il fucile Misissippi sia nel calibro .54 sia nel calibro .58. L’unica differenza estetica risiede nel calcatoio della bacchetta di caricamento: conico e in ottone nel calibro .54, in acciaio con profilo a tulipano nel calibro .58.

Mississippi Rifle
Mississippi Rifle

Anche nella riproduzione offerta dalla Pedersoli è possibile notare la particolare eleganza che ha sempre contraddistinto quest’arma, forse per quella sua linea che può essere considerata di transizione tra il vecchio stile americano e una nuova concezione del fucile da fanteria che verrà sviluppata nel giro di poco tempo. I fornimenti di ottone, fra cui la lunga tabacchiera e il bocchino, contribuiscono non poco a rendere il fucile molto accattivante. Alla base del bocchino e nella porzione anteriore dell’arco del paragrilletto sono inserite le due magliette portacinghia.

L’acciarino, con finitura colore tartaruga, reca sulla cartella il punzone dell’aquila davanti al cane mentre posteriormente al cane si trovano, su tre righe, la scritta Harper’s Ferry e  la data 1847.

La canna, con finitura colore marrone, è lunga 838 mm (33”): nel calibro .54 è solcata da sette righe che sviluppano un passo di 1220 mm (1:48”) mentre nel calibro .58 le righe sono tre e il passo è 1828 mm (1:72”). Gli organi di mira sono costituiti dal mirino a lama, in ottone, saldato alla canna e dalla tacca di mira, con visuale a “V”, inserita in sede a coda di rondine. La lunghezza totale dell’arma è 1235 mm (48-3/8”).

Il fucile Mississippi può trovare posto sia nella panoplia di un collezionista sia nella dotazione dei rievocatori storici. L’impegno della Pedersoli nell’inserire tale modello nella gamma delle armi utilizzate durante la guerra di secessione (Silver Line Guns) è stato premiato dalla richiesta di numerosi appassionati di storia americana assolutamente concordi nel definire il fucile US1841 quale uno dei modelli che non possono mancare nella propria collezione. Il suo ruolo sia di progenitore del fucile a canna rigata destinato alla fanteria sia di protagonista effettivo sui campi di battaglia, e per qualche tempo contemporaneamente a modelli ritenuti, per quel tempo, più moderni, ha lasciato un segno indelebile nella storia delle armi da fuoco del XIX secolo. Una moderna e fedele riproduzione, firmata da una azienda leader del settore, contribuirà sicuramente a non dimenticare quelle pagine di storia. 

(Spunti bibliografici sono statti tratti da: Graig L. Barry, The Civil War Musket: A Handbook for Historical AccuracyLock, Stock and Barrel – Watchdog Quarterly, Inc. - Warren, Michigan, USA – 2011).