Novità Heckler & Koch!

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La Heckler & Koch − la più importante realtà del settore armiero tedesco, ed una delle aziende del settore più note al mondo − è stata recentemente oggetto di pesanti attacchi da parte della stampa generalista tedesca, alla ricerca di un "bersaglio facile" da utilizzare per portare avanti un'agenda anti-armi. Recentemente, una Troupe della rete televisiva ARTE si è presentata senza preavviso allo stabilimento dell'azienda, chiedendo di essere ammessa; ovviamente, date le circostanze, ciò non è stato consentito, e ai giornalisti è stato chiesto di rivolgersi al settore Pubbliche Relazioni, ma la rete TV ha usato le immagini dell'episodio per screditare la Heckler & Koch di fronte all'opinione pubblica.

Per squarciare la coltre di sospetto che si è venuta a creare sulle sue attività a causa di tali attacchi tendenziosi, la Heckler & Koch ha invitato i membri della stampa a visitare i suoi stabilimenti nei giorni 29 e 30 gennaio scorsi.

Nelle prime ore del mattino, gli invitati sono stati accolti dai vertici della compagnia; dopo un breve giro di presentazione e di domande sull'attuale situazione del mercato armiero, i giornalisti sono stati accompagnati in un giro dello stabilimento − ed ovviamente tra loro c'erano gli inviati di ALL4SHOOTERS.COM

Il Tour dell'azienda è stato soprattutto incentrato sulle capacità produttive: la Heckler & Koch realizza da sola la maggior parte delle componenti e lavora il grosso dei materiali di cui ha bisogno, esternalizzando solo pochissime lavorazioni specializzate quali l'anodizzazione delle parti in alluminio. Per quanto strano possa sembrare, nel caso della Heckler & Koch la lavorazione propria è meno costosa dell'esternalizzazione, grazie anche all'elevato patrimonio tecnologico dell'azienda. La produzione dei semicastelli dei fucili HK-416 ed HK-417 rappresenta un chiaro esempio di ciò: le tecnologie in possesso della Heckler & Koch consentono la lavorazione di tali parti dal grezzo al prodotto finito in un solo giro, mentre le tecnologie in possesso della concorrenza richiedono che il semilavorato sia estratto e reinserito nei macchinari almeno tre o quattro volte.

Le certificazioni sono un altro punto importante della vita di tutti i giorni alla Heckler & Koch, azienda che serve molti clienti istituzionali e militari in tutto il mondo. Le linee-guida NATO richiedono un certo livello di ridondanza per molte linee di produzione, e la Heckler & Koch è una delle poche aziende al mondo che soddisfa appieno gli standard.

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MG5: la mitragliatrice leggera calibro 7.62x51mm della Heckler & Koch -- precedentemente nota come HK-121 -- ha finalmente una versione definitiva!

La "visita guidata" dello stabilimento è stata seguita da una presentazione di alcuni nuovi prodotti che la Heckler & Koch lancerà sui mercati professionali a breve: i fucili d'assalto HK-416 A5, HK-417 A2 e G36K-A4 con relativo lanciagranate GLM-A1 da 40mm; il fucile semi-automatico da tiro a lunga distanza G-28 nella configurazione "da pattuglia", che rispetto al modello-base risulta di almeno due chili più leggero e dunque più pratico per le unità militari in servizio di pattugliamento appiedato sulle lunghe distanze; e la mitragliatrice MG5, versione definitiva del progetto HK-121, ovvero la versione in calibro 7.62x51mm NATO della MG4, già presente sul mercato da alcuni anni.

La giornata successiva è stata dedicata alla prova a fuoco dei modelli sopra indicati; sono venute per prime le mitragliatrici leggere MG4 ed MG5, confrontate sul campo con una Mg3 − arma che anche chi ha fatto il militare in Italia ben conosce, anche se la sua denominazione nel nostro Paese è MG-42/59.

La mitragliatrice leggera MG4 calibro 5.56x45mm è già in servizio presso la Bundeswehr (FF.AA. tedesche) già da qualche tempo, ed è in uso anche a molte altre unità militari in tutto il mondo; trattasi di un'arma per il supporto leggero della fanteria appiedata, mentre la "sorellona" MG5 cal.7,62x51mm è stata sviluppata per soppiantare proprio la Mg3 e per fare da complemento alla MG4 mantenendone gli elementi di Design e funzionamento fondamentali, in modo che gli operatori addestrati all'uso dell'una possano adattarsi facilmente anche all'altra. Tra le caratteristiche che contraddistiguono la MG5 troviamo linee ergonomiche, un rateo di fuoco ridotto che consente di risparmiare munizioni ed effettuare tiri più accurati, ed un sistema migliorato di cambio rapido della canna che non necessita del contatto diretto con la medesima: il tiratore non correrà più il rischio di scottarsi. 

Sono stati in seguito provati i lanciagranate della Heckler & Koch: segnatamente il modello automatico GMG (denominato GMW in tedesco, per "Granatmaschinenwaffe"), alimentato tramite nastri di granate da 40mm NATO ad alta velocità (40x53mm-SR), ed il nuovo lanciagranate a colpo singolo modulare GML-A1, che impiega granate a bassa velocità (40x46mm-SR) e può essere configurato come arma a se' stante o installato sotto l'astina dei più comuni fucili d'assalto.

Il GML-A1 risulta molto pratico, e divertente, nella sua versione Stand-Alone, ed anche senza organi ottici d'assistenza al tiro è estremamente preciso su distanze che toccano i 100 metri. Nella sua versione accessoria, il GML-A1 è ottimizzato per l'uso sui fucili HK-416, HK-417 e G36 col nuovo guardamani in alluminio, senza bisogno di adattatori aggiuntivi: il GML-A1 si assicura a qualsiasi rotaia Picatinny tramite normali passanti, previa rimozione del calcio.

L'installazione rapida del GML-A1 è stata provata direttamente sul campo su un HK-417 A2, che si trovava a disposizione "per puro caso". Lo HK-417 A2 è stato sviluppato a partire dal Concept G27K, originariamente pensato per le Forze Speciali tedesche; i nostri inviati sono stati i primi a maneggiare la nuova versione del Battle Rifle di casa HK, un'autentica esclusiva mondiale!

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Il lanciagranate AG-C della Heckler & Koch nella sua versione aggiornata: il GLM-A1 da 40mm, quì in configurazione "Stand-Alone"
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La grande novità della Heckler & Koch, di prossimo rilascio: il fucile HK-417k A2 con lanciagranate GLM-A1 integrato!
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Il lanciagranate automatico GMG della Heckler & Koch: alimentato da nastri di granate cal.40x53mm ad alta velocità, esprime un volume di fuoco devastante
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Un momento delle prove a fuoco effettuate presso i poligoni dell'azienda -- nello specifico con una carabina G36K nella variante A4 munita di calciolo IdZ, guardamani in alluminio di nuova concezione e pozzetto del caricatore di tipo STANAG 4179
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Ancora un momento delle prove a fuoco: quì il fucile d'assalto Heckler & Koch HK-416A5 con canna da 11" e silenziatore

Il lanciagranate automatico GMG si è rivelato altrettanto divertente da provare, anche se le linee di tiro a 200 metri a nostra disposizione si sono rivelate un po' carenti per testare la precisione di un'arma da supporto come questa, che sui campi di battaglia si è dimostrata in grado di ingaggiare con efficacia bersagli a distanze superiori ai due chilometri. 

Tra le altre armi che i nostri inviati hanno potuto provare annoveriamo le pistole semi-automatiche P30 e P8 cal.9x19mm "Parabellum" e la HK-45 calibro .45 ACP, oltre alla pistola-mitragliatrice MP7-A1 cal.4,6x30mm, ai fucili G36K-A4 ed HK-416 A5 calibro 5.56x45mm-NATO ed HK-417K A2 e G28 calibro 7.62x51mm − tutte le armi sono state provate con e senza silenziatori a corredo.

Le impressioni sono state generalmente positive, ed in particolare le pistole P30 ed HK-45 sono state apprezzate dai giornalisti che hanno potuto provarle; la riduzione del peso conseguente all'impiego di materiale polimerico per la realizzazione dei fusti non si traduce in un rinculo troppo elevato, in quanto l'assetto generale dell'arma è sufficiente a mantenere le reazioni allo sparo su livelli minimi.

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La Heckler & Koch P30 è universalmente nota come una delle pistole più ergonomiche ed affidabili oggi disponibili sul mercato
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Una top seller, soprattutto negli USA: la Heckler & Koch HK-45, la più recente pistola semi-automatica della casa tedesca

Tra tutte le armi lunghe provate, il G28 nella versione "Patrol" si dimostra degno di una particolare nota; il G28 nella versione standard, seppure molto preciso, risulta alquanto pesante dati i suoi sette chili e mezzo di peso che lo rendono più adeguato all'uso da posizioni fisse che all'impiego da parte della fanteria mobile. Il modello "Patrol", invece, impiega componenti più leggere, di rapida sostituzione, molte delle quali intercambiabili con quelle del modello standard; il suo peso di cinque chili e mezzo (2 Kg. in meno rispetto al modello-base) lo rende inoltre più adeguato all'impiego in movimento, e dato che le prestazioni in fatto di gittata e precisione − entro i seicento metri circa − sono sovrapponibili per i due modelli, non ci è chiaro il motivo per cui le FF.AA. tedesche non abbiano optato per il più leggero modello "Patrol" sin dall'inizio. 

Tra le altre innovazioni di modelli pre-esistenti che la Heckler & Koch ha annunciato, troviamo anche la versione A5 dell'HK-416, il cui Lower Receiver è stato ridisegnato per consentire l'uso anche dei caricatori di tipo STANAG 4179 di fattura polimerica, molti dei quali erano sinora incompatibili a causa delle pareti troppo spesse del pozzetto del caricatore.

Più in generale, tutte le armi − lunghe e corte, semi-automatiche e a raffica − provate presso il campo di tiro della Heckler & Koch si sono comportate egregiamente.

Nota personale dell'autore Christian Will:

I rappresentanti della Heckler & Koch si sono dimostrati molto aperti e gentili nel corso della visita, che si è rivelata un'importante occasione di trasparenza. Dispiace che non siano stati presenti più giornalisti dei Media generalisti, che avrebbero potuto aprire gli occhi riguardo alla realtà dei fatti per quanto concerne le attività dell'azienda. 

ALL4SHOOTERS.COM non intende commentare ulteriormente le accuse − alcune delle quali di carattere politico e con importanti implicazioni penali − mosse dalla stampa generalista tedesca nei confronti della Heckler & Koch. Ci limitiamo ad osservare che l'esportazione di armi da fuoco, che siano civili o militari, è un processo complesso, che include permessi e controlli da parte di numerose agenzie governative e di Polizia, tra cui le Dogane. Le insinuazioni della stampa Mainstream tedesca − secondo cui la Heckler & Koch avrebbe direttamente esportato clandestinamente armi a paesi sotto embargo − implicherebbero la complicità diretta di funzionari di governo e di agenzie Federali di diverso tipo in Germania; si tratta di accuse pesanti, e se i giornalisti di cui sopra intendono continuare a sostenerle, dovrebbero essere sicuri di avere solide prove a supporto.

Come nota finale, si fa notare che le spese di viaggio sono state sostenute interamente dai partecipanti; la Heckler & Koch ha rimborsato modesti costi d'alloggio e vitto. Nel caso qualcuno intenda accusare l'azienda anche di conflitto d'interesse...