A Rabat è stato l’inno di Mameli a concludere la prima premiazione del 3° Gran Premio Internazionale del Marocco. A farlo risuonare sulle pedane di Rabat è stata Jessica Rossi, d’oro nella gara di Trap femminile. L’olimpionica di Londra 2012 ha iniziato nel migliore la stagione internazionale 2020 e con una prova degna del suo rango ha dominato la finale odierna. Entrata in finale con il terzo dorsale grazie al punteggio di 117/125 alle spalle della spagnola Fatima Galvez e dell’azzurra Fiammetta Rossi, rispettivamente prima con 118/125 +1 e seconda con 118/125 +0, la poliziotta di Crevalcore ha messo subito in chiaro che non avrebbe lasciato spazio alle avversarie e si è messa al comando fin dalla prima eliminatoria, quella a 25 piattelli, ed ha proseguito in testa fino alla fine.
Con il totale di 46/50 si è messa al collo l’oro davanti ad Alessia Iezzi, argento con 44/50. Anche per la carabiniera di Manoppello (PE) questa prima trasferta è stata molto valida e, oltre alla medaglia ed al punteggio di finale lo dimostra anche il 115/125 delle cinque serie di qualificazione.
Terza sul podio la Galvez con 33/40. Nella finale della gara organizzata dalla Federation Royale Marocaine de Tir Sportif anche Fiammetta Rossi (Fiamme Oro) di Foligno (PG), quarta con 26/35, e Silvana Maria Stanco (Fiamme Azzurre), quinta con lo score di 115/125 +2 in qualifica e 23/30 nel round conclusivo. Non da finale, anche se per poco, la prestazione della romana Federica Caporuscio (Carabinieri) di Roma, settima con 114/125, e di Maria Lucia Palmitessa (Fiamme Oro) di Monopoli (BA), ottava con 112/125.
Soddisfatto della prestazione delle sue tiratrici il Direttore Tecnico Albano Pera “È stato un ottimo allenamento per avviare nel migliore dei modi la stagione. La preparazione in vista dei prossimi appuntamenti è buona e, essendosi misurate con tiratrici di buon livello, hanno dimostrato di aver lavorato bene. Sicuramente fondamentale l’aver riacceso lo spirito agonistico dopo la pausa invernale”.
Nel Trap maschile oro per Resca e bronzo per Fabbrizi
Daniele Resca, carabiniere di Pieve di Cento (BO), ha vinto l’oro nella gara di Trap maschile. Entrato in finale con il dorsale numero due grazie al punteggio di 122/125 +9 ottenuto in qualificazione, secondo solo al kuwaitiano Nasser Meqlad, primo con 122/125 +10, anche Resca ha preso il comando della serie decisiva sin dalle prime battute e non l’ha più lasciato fino all’ultimo lancio. Con un ottimo 47/50 l’oro è stato suo davanti al peruviano Alessandro De Souza Ferreira, medaglia d’argento con 45/50. Sul podio è salito anche Massimo Fabbrizi, medaglia d’argento ai Giochi di Londra 2012. Il carabiniere di Monteprandone si è assicurato la medaglia di bronzo con 121/125 +2 in qualificazione e 36/40 nel round conclusivo. Non da finale la prestazione del quattro volte medagliato olimpico e quattro volte Campione del Mondo Giovanni Pellielo (Fiamme Azzurre) di Vercelli. Super Johnny ha chiuso la gara con due perfetti 25 che però, sommati al 69/75 delle prime tre serie lo hanno portato al totale di 119/125, non sufficiente per raggiungere il sestetto dei migliori. Alla fine si è piazzato al nono posto. Rispettivamente dodicesimo con 118/125 e tredicesimo con 117/125 il tarantino Mauro De Filippis (Fiamme Oro) ed il viterbese Valerio Grazini (Carabinieri), mentre con 116/125 Erminio Frasca (Fiamme Oro) di Priverno (LT) si è fermato in diciottesima piazza. “In una competizione di buon livello, in cui hanno gareggiato anche tiratori già confermati per i Giochi di Tokio 2020 del prossimo luglio, i miei ragazzi hanno ottenuto un risultato molto interessante – ci ha spiegato il Direttore Tecnico Albano Pera, analizzando la prestazione dei suoi anche in vista dei prossimi appuntamenti internazionali – In tutto ho visto una buona tenuta psico-fisica, dato molto positivo ad inizio stagione. Sommando le due medaglie di oggi a quelle conquistate ieri dalle donne sono contento. Un risultato non scontato, che conferma il buon lavoro che stiamo facendo e che ci da fiducia per il futuro”.
Nel Mixed in vetta Caporuscio e Resca, piazza d’onore per Fiammetta Rossi e Pellielo
Dopo aver centrato entrambe le medaglie d’oro delle gare individuali di Fossa Olimpica, l’Italia si prende anche quella del Mixed Team. A salire sulla vetta del podio di Rabat è stata la coppia di Carabinieri formata da Federica Caporuscio di Roma e da Daniele Resca di Pieve di Cento (BO), migliori delle qualificazioni con il punteggio di 143/150 e poi d’oro nel medal match più importante con 36/50. Ad accompagnarli nel duello per l’oro e l’argento è stata un’altra coppia azzurra, quella formata dalla poliziotta Fiammetta Rossi di Foligno e da Giovanni Pellielo di Vercelli e portacolori della Polizia Penitenziaria. I due si sono meritati il secondo posto nello scontro diretto più prestigioso con lo score di 142/150 e poi si sono dovuti accontentare della medaglia d’argento con il conclusivo 36/50. Terza sul podio la coppia spagnola composta da Fatima Galvez e Alberto Fernandez che con 44/50 +6 a 44/50 +5 ha avuto ragione della coppia formata dall’olimpionica Jessica Rossi (Fiamme Oro) di Crevalcore (BO) e Mauro De Filippis (Fiamme Oro) di Taranto, costretta al quarto posto. Finale mancata per un soffio dal duo Alessia Iezzi (Carabinieri) di Manoppello (PE) e Massimo Fabbrizi (Carabinieri) di Monteprandone (AP), quinti dopo uno spareggio a quattro con il punteggio di 140/150 +1. “Queste ulteriori due medaglie concludono una trasferta che valuto molto positivamente” ha dichiarato il Direttore Tecnico Albano Pera.
Scocchetti d’argento e Del Prete di bronzo
Anche lo Skeet non ha disatteso le aspettative pre-trasferta. Al “Club Les Chênes de Tir et de Loisirs” infatti il bottino azzurro si è arricchito di altre due medaglie nel comparto femminile: Simona Scocchetti si è messa al collo l’argento, mentre Francesca Del Prete il bronzo. In una gara che sin dalle prime battute si era dimostrata molto avvincente e difficile, le nostre portacolori si sono messe in mostra molto bene già in fase di qualifica, quando di fronte hanno avuto gli ultimi 50 piattelli. La rappresentante dell’Esercito Simona Scocchetti ha avuto una conduzione di gara molto lineare, entrata in finale con il dorsale numero 2, frutto di un lungo shoot-off vinto con 111+13/125, ha continuato la sua corsa dovendola interrompere con il punteggio di 52 solo di fronte all’ottima performance della russa Zilia Batyrshina, la quale ha meritato l’oro con il suo personale 53/60. Terzo posto per Francesca Del Prete, approdata in finale con il punteggio di 109+8 dopo aver superato la collega Chiara Di Marziantonio (settima con 109+7), che ha trovato già dallo start il giusto ritmo concludendo la competizione con 42 e con un bellissimo bronzo. Quarto posto per l’altra tiratrice russa Albina Shakirova che ha fatto registrare in qualificazione il miglior punteggio di 113 ma che poi durante la finale si è fermata a 32.
Nello Skeet vince il ceco Jakub Tomecek
Si chiude il sipario del 3° Gran Premio Internazionale.
Purtroppo, oggi lo Skeet maschile non è riuscito ad arricchire il medagliere italiano. In una gara condotta ad altissimo livello, i nostri azzurri non sono riusciti a tenere il passo dei loro avversari che hanno messo in campo performance ai limiti della perfezione. La vittoria è andata al tiratore della Repubblica Ceca Jakub Tomecek che dopo aver conquistato il dorsale numero 2 con il punteggio di 123+10/125 ha messo nei 60 piattelli finali tutti in riga, conquistando l’oro grazie al suo personalissimo 56/60. Sul secondo gradino del podio è salito il kuwaitiano Abdullah Alrashidi, che dopo il 121 in qualifica ha mantenuto viva la finale fino all’ultimo piattello, dovendosi arrendere però con il punteggio di 55. Bronzo per l’egiziano Azmy Mehelba, dorsale numero 1 per lui con un praticamente perfetto 124 (un solo piattello mancato per lui nei 125 a disposizione, sulla pedana 5, ndr); in finale la sua corsa si è arrestata però all’ostacolo dei 50 piattelli, 46 quelli disintegrati da lui. Quarto e quinto posto rispettivamente per i cechi Tomas Nydrle con 35/40 e Jaroslav Lang con 24/30. In sesta posizione il rappresentante delle Fiamme Oro, Valerio Palmucci. Il nostro azzurro dopo aver spareggiato con il compagno di squadra Marco Sablone per l’accesso in finale ed averlo battuto con il risultato di 120+7/125 a 120+6/125, in finale si è fermato allo step dei primi 20 piattelli non riuscendo ad andare oltre gli undici piattelli rotti. Fuori dunque per un soffio dalla finale Marco Sablone. Ottava posizione per Domenico Simeone, 119 per lui; undicesimo Elia Sdruccioli e tredicesimo Niccolò Sodi, il primo con 118 ed il secondo con 115.
L’appuntamento per i prossimi Gran Premi internazionali sarà sulle pedane di Cipro e su quelle del Qatar, che precederanno la prima Tappa di Coppa del Mondo di Nicosia.