Nei luoghi della Seconda Guerra Mondiale: sulle tracce della  “divisione fantasma” della Wehrmacht

Lo schema originale del bunker, riprodotto in un cartello lungo il percorso.

Passo della Collina, piccola località montana sull’Appenino Pistoiese, tardo autunno del 1943 iniziano a comparire i primi camions appartenenti all’organizzazione paramilitare Todt, carichi di materiali, attrezzi ed esplosivi. Nei mesi successivi aumenteranno sempre più e con essi le centinaia di civili assunti dalla Todt, come carpentieri, boscaioli, minatori a cui si aggiungeranno anche gli uomini del 44 Arbeitenbattaillon con sede a Pistoia e dipendenti dall’Ispettorato Militare del Lavoro della Repubblica Sociale Italiana. 

Tutta questa manodopera e tutti questi materiali servono per costruire una serie di postazioni difensive che faranno parte degli sbarramenti della Linea Gotica che in questo settore del fronte dovrà tenere sotto tiro la strategica statale 64 Porrettana che corre verso Bologna. Gli Alleati, infatti, anche se lentamente rispetto alle previsioni iniziali, si stanno inesorabilmente avvicinando con tutto il loro potente apparato militare. Alla fine, la linea difensiva realizzata sarà costituita da una serie di numerosi bunker, gallerie Siegfried, fortini per torrette Panther e fortini Tobruk. Nell’estate del 1944 la 362a Infanterie Division viene schierata in linea e occupa le postazioni difensive. La divisione è stata creata nel riminese tra l’ottobre e il novembre del 1943 e posta sotto il comando del Generalleunt Heinz Greiner. 

Il secondo bunker che si incontra lungo l’itinerario storico.

Era una divisione di tipo 44, costituita con minor personale, aveva sei battaglioni di fanteria rispetto ai nove di una divisione convenzionale, e aveva anche una minore capacità di trasporto motorizzato. Il suo nucleo originale era costituito dai resti della 268a divisione di fanteria, che sul fronte orientale durante la battaglia di Kursk aveva subito gravi perdite, a cui vennero aggiunti battaglioni della 44a, 52a, 76a e 305adivisione di fanteria. I tedeschi con il progredire della guerra divennero veri e propri maestri nel continuo spostamento di elementi da un’unità all’altra. Il battesimo del fuoco della divisione avvenne in occasioni degli scontri per il contenimento della testa di ponte di Anzio nel gennaio del 1944 durante i quali la divisione subì pesanti perdite che furono la causa dello scioglimento di due dei suoi reggimenti di granatieri originali per essere rimpiazzati dal 1059° e dal 1060° Reggimento di Fanteria, trasferiti dalla 92ª Divisione di Fanteria, anch’essa recentemente sciolta. 

L’ingresso, fatto saltare in aria, di una delle gallerie della Linea Gotica, dentro alcune delle quali, secondo la leggenda i tedeschi avrebbero trafugato oro e altri preziosi.

È in queste circostanze che alla 362a viene assegnato il soprannome di “divisione fantasma” proprio a causa della spettrale inconsistenza del suo organico che già insufficiente al momento della creazione si trovò ben presto a scemare ancora più di uomini e mezzi. Con questi effettivi ridotti la divisione prende posizione nel settore della Linea Gotica tra Pistoia e Bologna. Greiner aveva ancora solo un reggimento valido il 956° Granatieri e lo schierò proprio qui sulle postazioni di Passo Collina, tra il crinale e le foreste dell’Acquerino. I granatieri seppero reggere diversi attacchi portati tra il 2 e il 19 settembre dai reparti della 6ª Divisione Corazzata Sudafricana e, solo il 20 settembre, dopo essere stata ulteriormente decimata l’intera 362a Divisione venne rilevata dalla 16a SS-Panzergrenadier-Division "Reichsführer SS". Le postazioni che abbiamo visitato, o almeno quello che ne resta, sono le stesse occupate allora dai granatieri del 965° reggimento della 362a Infanterie Division.

Durante l’operazione Grapeshot, l'ultimo grande scontro organizzato dalle forze alleate sul fronte italiano, la divisione fu circondata vicino al fiume Po dalle forze americane. Si arrese il 23 aprile 1945, non prima di essere coinvolta in alcune azioni di rastrellamento di civili nel contesto della guerra antipartigiana. A curare quello che rimane oggi di queste postazioni difensive è l’Associazione Linea Gotica-Officina della Memoria nata nel 2010 per volontà di un gruppo di studiosi, ricercatori e appassionati delle tematiche storiche legate alla Seconda guerra mondiale in Italia e, in particolare, alle vicende della Linea Gotica accadute tra l'estate 1944 e la primavera 1945 sul fronte fra Toscana, Marche ed Emilia-Romagna.


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