Softair: l'associazione 3rd Battalion, 5th Marines

Operatori durante un training interforze.

L’associazione 3rd Battalion, 5th Marines - 1st Marine Division Operative Reenactment Milsim Team nasce come gruppo di soft air nel 2013, dalle ceneri del V marines di Gallarate, e si ricostituisce nel 2015 come associazione di rievocazione e soft air simulativo a Varedo (MB)

La denominazione intende mostrare l’impegno del gruppo nell'implementare lo studio e l'allenamento individuale e di squadra per replicare il più verosimilmente possibile una unità di marines, utilizzando materiale addestrativo originale nell’ottica di portare una tattica realistica e verificata nel soft air italiano, che secondo i membri dell’associazione è ancora troppo poco simulativo e troppo “ludico” rispetto alle controparti estere. 

L’unità prescelta per la rievocazione è stata appunto il 3/5 Marines, pronunciato "Three Five", ovvero il Terzo Battaglione del Quinto Reggimento, in forza alla Prima Divisione U.S. Marine. 

L’unità è stata scelta per via della sua storia gloriosa che inizia durante la Prima Guerra Mondiale; tra l’altro com’è consuetudine delle forze armate USA, anche nel caso del 3° Battaglione del Quinto Reggimento, è possibile accedere al materiale originale addestrativo, così da poter replicare anche l'operatività di queste unità sui campi di gioco come nelle rievocazioni. 

All’inizio, come ci hanno spiegato i soci del gruppo, non c’era l’intenzione di indirizzare gli sforzi dell’associazione verso questa rievocazione operativa “spinta”, ma dopo aver preso contatto con un gruppo di supporto alle famiglie dei Marines reduci di Sangin (Afghanistan), abbiamo capito come sia l'unica strada possibile per non rischiare di infangare la memoria o l'onore di un unità combattente, riducendola al solo gioco soft air.

Un appartenente al team nel ruolo di Squad Leader.
Lo stand del gruppo alla fiera Militalia di Novegro.

La Storia dell'Unità

Pausa durante un’esercitazione boschiva: idratazione e controllo equipaggiamento.

La storia del 3/5 Marines comincia con i combattimenti in Francia nel 1917 nel 1918, quando il giovane battaglione ottenne l'onore della French Fourragere per la determinazione con cui i Devil Dogs si batterono e rifiutarono di cedere terreno. Durante la Seconda Guerra Mondiale i combattimenti di Guadalcanal, Cape Gloucester, Pellielu ed Okinawa, ovvero le più celebrate campagne del teatro del Pacifico, videro il 3/5 sempre in prima linea.    

Nell'ottobre 1949, il 3/5 fu schierato contro l'esercito della Nord Corea combattendo in luoghi come il perimetro di Pusan, Inchon, Seoul e al Chosin Reservoir.

In Vietnam il battaglione fu impiegato nel sud del paese dal 1966 al 1971 a Chu-Lai, Da Nang, Quang Nam, Que Son, durante la battaglia di Hue ed An Hoa. Inattivo fino al 1 dicembre 1990, quando il battaglione fornì supporto all'operazione Desert Shield come parte della 5th MEB e si distinse combattendo ad Al Wafrah, in Kuwait. E durante Desert Storm, come parte della task force meccanizzata combinata MCATF. Nel 2003 il 3/5 partecipò all'invasione dell'Iraq di Saddam Hussein, catturando la città di Fallujah e all'operazione Phantom Fury.    

Infine, in Afghanistan condusse operazioni nel distretto di Sangin nella provincia di Helmand tra il settembre 2010 e l'aprile 2011, dove si trovò impegnato in combattimenti sanguinosi e feroci, riportando il più alto numero di caduti rispetto alle altre unità della coalizione. Il gruppo si è specializzato nella rievocazione proprio di quest’ultimo periodo con le operazioni di counterinsurgent e stabilizzazione delle aree rurali dell'Afghanistan del 2010-2012.

Un Fireteam composto da 4 elementi.
Jungle Warfare Training.
Esercitazione in ambiente urbano con condizioni di scarsa visibilità.
MOUT operations (guerra urbana).

L’attività del 3/5 Marines

Il team punta molto sul training interno per far sì che gli operatori siano sempre preparati.

L’associazione 3rd Battalion, 5th Marines - 1st Marine Division Operative Reenactment Milsim Team è attualmente composta da 9 membri iscritti più un gruppo di sparring partner, di supporto per lavori di rievocazione e realizzazione video con equipaggiamento da civile o insurgent afghano; l’obiettivo è quello di arrivare fino ad avere almeno 13 "marines" sempre attivi, per replicare un intera squadra di fanteria. 

Esempio di Rifleman.

La fiera di Militalia a Milano viene usata ogni anno come vetrina per presentare il gruppo e interessare eventuali nuove leve. Attualmente l’associazione sta lavorando ad un progetto multi-video di tipo descrittivo, promozionale e, ovviamente, celebrativo dei “ragazzi” caduti in Afghanistan; dovrebbe essere pronto per il prossimo l'inverno; naturalmente il lavoro verrà prima mostrato alle famiglie dei marines caduti in azione per un loro avallo finale.    

Nel comparto soft air i 3/5 Marines partecipano a diversi eventi di tipo MilSim in Italia o organizzando loro stessi gli scenari e i regolamenti per mettersi in gioco ma solo mantenendo un livello simulativo sempre molto alto.

Uniformi ed equipaggiamento

Tutto il materiale dei 3/5 Marines è originale, acquistato dagli USA o dalle basi in Europa. Per quanto riguarda lo specifico, il vero marine, in Afghanistan, aveva ha disposizione, sempre 3 tipi di equipaggiamenti, uno leggero per ricognizioni o dove non ci si aspetta alcun contatto a fuoco, e due con protezioni balistiche ed elmetto da scegliere in base all'ambiente e i pericoli possibili. Il 3/5 Marines optano per il setup leggero, chiamato Greenside, o per il body armour Scalable Plate Carrier con elmetto, ovvero l'icona dei marines oggigiorno.    

L'uniforme è ovviamente la MarPat woodland o desert. E le tasche e l'equipaggiamento applicato sui tattici o fucili è scelto in base al ruolo da dover ricoprire/rievocare. Per quanto riguarda le ASG impiegate, vengono usate nella maggior parte dei casi repliche con i loghi di fabbrica e finiture realistiche perché possano apparire in tutto e per tutto come delle armi vere; inoltre ogni socio "interpreta" un ruolo nella squadra, e quel ruolo è identificabile dal suo equipaggiamento e dall'arma che porta, nessuno è libero di portarsi dietro quello che vuole, sia come equipaggiamento che come armamento, ma ogni marine interpreta il ruolo che sceglie e di conseguenza l’armamento e l’equipaggiamento che è caratteristico di quella figura nella realtà.

Vengono utilizzati ovviamente accessori quali ottiche ACOG e puntatori laser An/PEQ 16, repliche degli originali, ma puntando ad impiegarli come se fossero tali, ad esempio usando solo BB a bassa visibilità per costringere il revocatore/softgunner a mirare realmente attraverso le ottiche. I 3/5 Marines sono soliti modificare internamente ogni replica e si affidiamo per questo al loro meccanico di squadra Pietro Figini, che è un professionista del settore da vari anni e realizza sempre ASG della migliore qualità, ma soprattutto, il più precise possibili. 

I soci si allenano con le ASG ogni qualvolta viene modificato qualcosa al loro interno o tra gli accessori che montano e perseguono la politica secondo cui ogni componente della squadra è responsabile della propria "arma" per la sua manutenzione e la sua efficienza.

La mimetica MARPAT è molto funzionale nel bosco.
Le scale vanno affrontate con la tecnica corretta.

Come ci si fa ad associare

"Chiunque fosse interessato ad una rievocazione di alto livello portata nel mondo del soft air potrà contattare il gruppo tramite la pagina facebook o instragram @35marines.it o via mail a info.35marines@gmail.com.

L’associazione cerca persone motivate e che comprendano sia l'abnegazione per un progetto così evoluto, sia l'importanza di porsi sempre al meglio, per noi e per coloro che “osiamo” replicare. Arruolati!