Nel maggio del 1991 l’escalation che avrebbe portato alla guerra la Croazia contro la Repubblica Federale Jugoslava ebbe una grande accelerazione per via di un episodio di sangue, quando a Borovo Selo, nelle immediate vicinanze di Vukovar, vennero uccisi in un'imboscata prima due e poi dodici poliziotti croati dai separatisti serbi della Krajina. Il Ministero degli Interni croato iniziò ad armare in quantità sempre maggiore le forze speciali di polizia, e questo portò alla costituzione di un vero e proprio esercito con il beneplacito del presidente croato Franjo Tuđman, aiutato della CIA: lo Zbor Narodne Garde, (Guardia Nazionale Croata). La successiva dichiarazione di indipendenza (25 giugno 1991), provocò l'intervento militare jugoslavo, deciso a non permettere che territori abitati da Serbi fossero smembrati dalla Federazione e slegati dalla "madrepatria serba”.
Hotel California, museo dell'Homeland War
La guerra interessò città come Zadar e Dubrovnik ma gli scontri più duri tra reparti regolari della JNA (Jugoslovenska narodna armija), l’Esercito Federale Jugoslavo, appoggiato dai separatisti serbi della Krajina e truppe para militari croate, addestrate dagli americani, si ebbero a Karlovac e in particolare nella zona del cosiddetto Hotel California, una ex caserma austriaca, dove si asserragliarono i difensori della Guardia Nazionale Croata per difendere la città. Alla fine, i croati riuscirono a rompere l’assedio di Karlovac e recuperare grazie alle operazioni Lampo e Tempesta, gran parte del territorio perso a favore dei separatisti serbi della Krajina. Il cessate il fuoco definitivo si ebbe nel dicembre del 1995 con gli accordi di Dayton. La Croazia ottenne sul campo la propria indipendenza e in pratica la propria unità territoriale. Oggi l’Hotel California con i suoi muri crivellati di colpi di armi leggere e artiglieria ospita il museo dell’Homeland War, la guerra di liberazione nazionale croata. Con il suo piazzale esterno dove sono raccolti diversi veicoli blindati e diversi pezzi di artiglieria, sia antiaerea che anticarro, di ambo le parti belligeranti, più le sale interne dell’edifico dove invece è possibile osservare l’armamento leggero impiegato da i contendenti durante la guerra, è senza ombra di dubbio il museo più completo dedicato alla storia militare della guerra serbo-croata.