Abbiamo fatto la conoscenza con Francesco Salvadori alla passata edizione della mostra organizzata ogni anno a Milano dalla Corporazione Italiana Coltellinai e siamo rimasti colpiti dalla qualità del suo lavoro. Abbiamo quindi deciso di approfondire l'argomento presentando questo giovane artista ai nostri lettori con una breve intervista.
Quale è stata la tua formazione artistica prima di pensare a fare l’incisore?
La mia formazione parte dal disegno, illustrazione, pittura e tecniche dell'incisione su lastra (acquaforte, puntasecca ecc.) mi sono laureato in pittura all’Accademia di Belle Arti di Firenze nel 2006, dopo di che ho lavorato per un paio d’anni nella bottega artigiana di mio padre Giorgio Salvadori, facevamo il ferro battuto artistico e tradizionale, riproduzioni filologiche di armature medievali, spade per scherma medievale, coltelli da caccia e da collezione e molto altro. In quella bottega ho imparato veramente molto.
Da allora ed anche attualmente, mi occupo saltuariamente di lavori di illustrazione, ritratti, loghi e design grafico.
Quando e come hai iniziato a incidere? Quale motivazione ti ha spinto ad accostarti a questo lavoro?
Ho iniziato facendo le prime incisioni sui coltelli di mio padre, sulle spade e le armature, in seguito ho fatto un breve corso di 12 ore da Aldo Rizzini di Brescia per perfezionare le basi tecniche.
Nei giorni successivi un caro amico, Alessandro Becucci, mi ha presentato ad una famiglia di artigiani di Firenze, Romanelli Old Hide, ed ho iniziato sin da subito a collaborare con loro nell’incisione di fucili, coltelli, uova di struzzo, quadranti di orologi e molti altri oggetti da loro ingegnosamente progettati per integrarsi al meglio con le mie incisioni; da allora, e son passati ormai sette anni, la nostra collaborazione è sempre viva e si è stabilita anche una profonda amicizia e stima reciproca.
Puoi spiegare brevemente in cosa consiste l'incisione scrimshaw?
Lo scrimshaw è una tecnica di incisione che si applica ai materiali organici (corno, osso, avorio fossile, dente di facocero, corno di bue e bufalo nero o bianco ecc..) che non siano porosi: si scava, graffia, puntina il materiale e poi si inserisce all’interno dei segni un inchiostro, in tal modo tali segni diventano visibili e vanno a formare il disegno.
Quale tecnica usi per incidere i fucili? Puoi descriverla brevemente?
Utilizzo le tecniche classiche che si usano da centinaia di anni: la punta e martello si utilizza per fare ornati e inglese, e altre decorazioni lineari e si ottiene scalpellando l’acciaio con una punta ed un martello.
L’incisione a bulino la uso per la parte del disegno, scene di caccia, ritratti, e qualsiasi altro soggetto: questa consiste nel togliere minuscole scaglie di acciaio dalla superficie lucida del supporto e consente di fare sfumature ed effetti grafici di qualsiasi tipo. È a tutti gli effetti “disegnare sull’acciaio” o sull’argento, oro ottone e tutti i metalli, purché non siano temprati o troppo duri.
Che differenza c'è, dal punto di vista dell'artista, tra le due tecniche?
Di fatto le due tecniche sono analoghe, ma differiscono soltanto per come riusciamo a renderle visibili all’occhio: nello scrimshaw si utilizzano colori mentre nel bulino o punta e martello su acciaio la visibilità avviene per l’effetto di rifrazione della luce sulla parte incisa.
Due parole sul tuo incontro con Roberto Bernini…
Ho incontrato per la prima volta Roberto a Milano alla mostra del coltello artigianale al Mariott Hotel nel 2008, ricordo che portai con me dei piccoli ovali in osso incisi e lui li guardò con molta attenzione, fu sin da subito molto gentile e disponibile e di lì a poco siamo diventati buoni amici, all’ultima mostra di Milano ho avuto l’onore e il piacere di esporre con lui al suo stand alcuni suoi custom da me incisi.
Da quale attrezzatura è composta la tua officina?
Libri d’arte, di fotografia e di animali, un tavolo da disegno, un banco per la punta e martello e una scrivania per lo scrimshaw. Qualche lente di ingrandimento, punte, martelli, bulini e... le mie mani.
Qual è secondo te il pregio migliore dei tuoi lavori?
È difficile rispondere a questa domanda perché tendo a non accontentarmi mai della qualità dei miei lavori, direi che vedo una evoluzione stilistica ed artistica incisione dopo incisione, quindi non mi annoio e di questo sono molto soddisfatto, riguardo al pregio non sta a me giudicare, andrebbe chiesto a chi osserva le mie opere.
E qual è la parte più impegnativa da realizzare?
Non c’è una parte più impegnativa, ogni lavoro è una storia a sé, basti dire che alcune volte la parte più impegnativa è stata la scelta del soggetto dell’incisione…
Quale consiglio daresti a un aspirante incisore?
Prima impara la tecnica, poi trova il tuo stile così, pian piano, potrai trovare il modo giusto di esprimerti.
Come è possibile acquistare un coltello inciso da te?
È possibile che ogni tanto abbia un coltello che ho acquistato per me e che incido e poi metto in vendita, attualmente ad esempio il city Knife di Roberto Bernini con l’incisione “Prometeo” è in vendita ma, generalmente, i clienti mi fanno incidere su coltelli od altri supporti di loro proprietà.
Come è possibile contattarti?
Attraverso il mio sito internet www.francescosalvadori.it, scrivendomi una e-mail a francescosalvadori79@libero.it oppure telefonando al numero +39 328 3514959.