Questa specialità praticata in seno alla Unione Italiana Tiro a Segno è presente da ormai due anni tra le attività di tiro svolte nelle Sezioni TSN.
Il TRS consente al tiratore di ingaggiare vari tipi di bersagli, effettuando movimenti laterali e richiede manipolazioni aggiuntive oltre il semplice carico e scarico dellʼarma durante gli esercizi. Lʼingresso di questa nuova specialità nei TSN, ove fino a qualche anno fa erano previste solamente gare di tiro statico, ha suscitato un notevole interesse tra i soci delle Sezioni, in special modo tra chi non praticava le attività di tiro accademiche ed era costretto a migrare verso strutture esterne per praticare il tiro dinamico.
I partecipanti alle gare o i semplici iscritti che intendono solamente allenarsi sono in continua crescita.
La finale nazionale ha visto la partecipazione di numerose squadre. Lʼaffluenza massiccia dei partecipanti ha costretto gli organizzatori e i Range Officer a un lavoro straordinario. Malgrado poche lamentele ‒ qualche scontento nelle gare non manca mai ‒ non possiamo che complimentarci con gli organizzatori e lo staff del TSN di Treviso che ha saputo gestire lʼevento. Certo la macchina va oliata ma crediamo che nel tempo lʼesperienza consentirà di limare qualche imperfezione nellʼingranaggio.
Cʼè da sottolineare che la complessità e particolarità degli esercizi costringe i RO a seguire un tiratore alla volta. A fine esercizio è necessario controllare i bersagli e ripristinare lo stage per il tiratore successivo. Tutto questo, moltiplicato per il numero degli stages e quello dei tiratori, che nella fattispecie erano oltre 100, considerato inoltre che alcuni tiratori erano iscritti per più di una categoria, fa pensare alla mole di lavoro che ha gravato sulle spalle dei RO.
Alcuni partecipanti avrebbero voluto esercizi meno dinamici, altri volevano sparare prima, altri ancora dopo, i soliti ai quali mancava qualche punto. Ma chi ha esperienza di gare, di qualsiasi tipo, sa bene che le lamentele e a volte persino i ricorsi arrivano sempre puntuali.
Questa attività attira sempre più appassionati che finalmente, senza dover effettuare trasferte presso i campi di tiro, solitamente cave abbandonate site a svariati chilometri dalla città, possono esercitarsi con le armi di grosso calibro ed effettuare gare simili al tiro dinamico nelle comode sedi dei TSN.
Un plauso va agli ideatori di questa nuova specialità che hanno saputo risolvere problemi organizzativi, legati in special modo alle particolari strutture dei TSN, nati per effettuare altri tipi di gare. Gli esercizi infatti devono sempre prevedere che si rispettino gli angoli di sicurezza relativi alle strutture dei settori di tiro. Il tiratore deve inoltre imparare a effettuare gli spostamenti, che avverranno solo lateralmente rispetto ai bersagli. Esiste un apposito regolamento che deve essere appreso da chiunque voglia accostarsi a questa disciplina sportiva. Continueranno a essere svolti presso le Sezioni richiedenti gli appositi corsi che a seguito di valutazione consentiranno ai soci di praticare il TRS. Sono inoltre previsti altri corsi per la formazione di istruttori di TRS e RO.
Al di là di graduatorie, che non riportiamo, consultabili sul sito della UITS, lʼinvito è di provare a cimentarsi nel TRS. Lʼentusiasmo di chi ha ideato questo sport e il piacere di praticare il tiro in movimento, non mancherà di coinvolgere chi si accosterà a questa branca del tiro. Esiste una categoria riservata alle pistole in calibro .22 LR, quindi sono invitati anche i tiratori accademici.