Torna la finale di Coppa del mondo delle 12 specialità olimpiche individuali. La Cina vince il medagliere, davanti a Germania e Italia

Il ritorno della Coppa di cristallo

La gara che assegna le coppe di cristallo delle 12 specialità olimpiche individuali, dopo tre anni è tornata nel calendario dell’ISSF, grazie alla “nuova era” inaugurata dal presidente Luciano Rossi, eletto un anno fa. Le migliori tiratrici e i migliori tiratori da 41 Paesi del mondo si sono sfidati al Lusaill shooting complex di Doha (Qatar) in quella che è sempre stata una classicissima degli shooting sport, seconda solo ai Mondiali e agli appuntamenti continentali. Vi prendono parte, infatti, per ogni gara in programma, un massimo di 17 atleti: i 3 medagliati del Mondiale, i primi 12 tiratori di ogni singolo ranking mondiale e 2 wild card scelte dal Comitato organizzatore locale.

I due fratelli egiziani Mehelba: Azmy argento nello Skeet e Abdel-Aziz oro nel Trap.

L’onore della cronaca spetta all’Egitto che si è piazzata quinto nel medagliere grazie ai due fratelli Mehelba: Azmy argento nello Skeet dopo un memorabile spareggio al 26° piattello con il danese Emil Kjelgaard Petersen e Abdel-Aziz oro nel Trap all’ultimo piattello sull’italiano Daniele Resca.

L’italiano Daniele Resca, argento, nella prima finale di Trap disputata in notturna. 

Italia da applausi in tutte le specialità del piattello: per cinque volte sul podio con Silvana Stanco, oro nel Trap, Katia Di Marziantonio e Daniele Resca argento rispettivamente nello Skeet e nel Trap, bronzo per Jessica Rossi ed Elia Sdruccioli, rispettivamente nel Trap e nello Skeet. 

Cinesi e tedeschi sul podio, la prima volta dell’India

Podio completamente cinese e giovanissimo nella P10 femminile: Xue Li (244,7), in testa fin dalla qualificazione con 581, parte con qualche difficoltà nei primi 10 colpi di finale, ma poi rimonta la diciannovenne Nan Zhao (243,6) e la campionessa mondiale Ranxin Jiang (223,4). Zhao conquista il bronzo anche nella pistola a 25 metri, specialità vinta per 37 a 31 dall’altra connazionale ventunenne Sixuan Feng in testa dalla qualificazione record (295+295), sulla tedesca ventottenne e campionessa mondiale di Baku 2023, Doreen Vennekamp.

Il podio della P10: il tedesco Robin Walter vince di tre punti sull’azzurro Paolo Monna, terzo il lettone Emils Vasermanis.

Nelle altre specialità di pistola l’Europa ancora dice la sua. Il tedesco Robin Walter vince la P10 (243,3), di tre punti sull’azzurro Paolo Monna in testa nella qualificazione con 586 (240,0), terzo il lettone Emils Vasermanis (220,3). 

Il podio della pistola automatica vinta dal giovane tedesco Florian Peter. 

Ancora vittoria tedesca nella Pistola automatica, per merito del ventitreenne in rapida ascesa Florian Peter. Dopo aver conquistato la qualificazione, il tedesco parte senza errori nelle prime 4 serie e riesce a tenere saldamente la posizione sull’esperto cinese, campione del mondo di Baku, Yuehong Li (35 a 33). 

Il tedesco Peter ha l’abitudine di segnarsi punteggi, tempo del primo tiro e note personali su un quaderno e questo lo aiuta ad analizzare e migliorare la sua performance. Terzo è il ventunenne emergente Anish Anish, primo indiano della storia a medaglia nella disciplina

Duestad, regina della carabina

La norvegese Jeanette Hegg Duestad a Doha vince l’oro nella 3 posizioni a 50 metri (qui il podio) e il bronzo nella C10.

Ancora tanta Europa nella carabina e un nome su tutte: quello della norvegese Jeanette Hegg Duestad. La ventiquattrenne prima nel ranking mondiale è fortissima anche nelle specialità a 300 metri ma a Doha vince l’oro nella 3 posizioni a 50 metri e il bronzo nella C10. A 50 metri conclude con 464,8 punti dopo aver stabilito un vantaggio sia nella fase di apertura in ginocchio sia a terra, finendo nella fase in piedi con 4,2 punti sulla sua compagna di squadra Jenny Stene. Terza la tedesca Lisa Mueller. Nella gara a 10 metri, la Duestad si qualifica con il punteggio più basso, ma si distingue poi per una gara di rincorsa che la porta al bronzo. 

La cinese ventenne Zhilin Wang, che invece ha vinto la qualificazione, si deve inchinare alla ventottenne polacca Aneta Stankiewicz, alla vittoria più importante della carriera, grazie a un 10,9, tre 10,8 e quattro 10,7 negli ultimi 14 colpi. Finale avvincente anche nella carabina ad aria compressa da 10 metri maschile, con podio tutto europeo: vittorie per il numero 1 del mondo, l’ungherese ventitreenne Zalan Pekler che prende il comando della gara agli ultimi quattro tiri, superando con 251,2 punti il serbo Lazar Kovacevic con 249,4. Il bronzo va al ventiduenne medaglia di bronzo dei Giochi europei Jiri Privratsky della Repubblica Ceca. Nella gara a 3 posizioni a 50 metri, il coetaneo francese Lucas Bernard Denis Kryzs, dodicesimo del ranking, ha la meglio sul ventiseienne cinese Yukun Liu per soli 2 decimi di punto, 465,2 contro 465,0. Terzo il ventiquattrenne norvegese Jon-Hermann Hegg con 451,1 punti. 

Silvana Stanco è d’oro nella fossa olimpica

L’italiana Silvana Stanco ha vinto una finale di Trap femminile per specialiste, su Fatima Galvez e Jessica Rossi. 

Nella finale a sei della Fossa olimpica femminile, ancora Europa e soprattutto Italia che “brilla” letteralmente con Silvana Stanco e Jessica Rossi, illuminando la prima finale ISSF disputata sotto la luce artificiale dei fari. Entrambe le azzurre qualificate per l’evento meritano l’ingresso nella finale e, con piglio da campionesse navigate quali di fatto sono, dettano il passo fino ad arrivare entrambe sul podio. A salire sul gradino più alto è la trentenne Stanco che, con 38/50 a 37/50 regola la spagnola Fatima Galvez costringendola alla medaglia d’argento. Terza sul podio la trentunenne Rossi, campionessa olimpica a Londra 2012, medaglia di bronzo con il punteggio di 29/40.

Il danese Emil Kjelgaard Petersen vincitore dello Skeet su Azmy Mehelba e l’italiano Elia Sdruccioli. 

In notturna anche la finale del Trap maschile, con l’egiziano Abdel Aziz Mehelba (34 anni) a battagliare per l’oro e l’argento con il trentasettenne Daniele Resca: solo l’errore dell’azzurro sull’ultimo piattello regala a Mehelba la Coppa di cristallo con 46/50 contro 45. Il tiratore bolognese racconta che la gara gli ha ricordato i tempi delle notturne in un vecchio campo di tiro bolognese, dove ha imparato tutti i “trucchetti” del mestiere. Terzo si classifica il ventisettenne britannico Nathan Hales.

Vittoria per la kazaka trentenne Asem Orynbay nello Skeet femminile: alla fine di una gara equilibrata supera la ventottenne italiana Chiara Di Marziantonio per un solo piattello, 51 a 50: entrambe salgono per la prima volta in carriera sul podio della Finale di Coppa del Mondo. Terza la ventottenne statunitense Dania Jo Vizzi, con 41/50, seconda del ranking mondiale di specialità.

Vale la pena ricordare ancora lo spareggio a 26 piattelli della finale di Skeet maschile che si rende necessario per assegnare al venticinquenne danese Emil Kjelgaard Petersen l’oro con 56/60 (+26) e all’egiziano Azmy Mehelba, iridato nel 2022 e terzo nel ranking, l’argento con 56/60 (+25). Terzo ancora un italiano, il venticinquenne Elia Sdruccioli, con il punteggio di 46/50. 

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