Al Trap Concaverde di Lonato del Garda sono stati assegnati i titoli di Campione Italiano per le qualifiche Junior e Junior Lady. Ad aggiudicarsi quello del comparto maschile è stato Lorenzo Buratta, ventenne di Penna in Teverina (TR) e portacolori dei Carabinieri. Terminate le cinque serie di qualifica con il punteggio di 117/155 l’umbro ha spareggiato con altri tre tiratori per tre posti in finale e, dopo essersi meritato il pass per la manche decisiva con +6, ha iniziato la sua rincorsa verso la vetta passando, una dopo l’altra, tutte le eliminatorie e ritrovandosi a duellare con Nicholas Antonini (Carabinieri) di Le Grazie di Portovenere (SP) per le due medaglie più importanti.
Alla fine Buratta si è assicurato l’oro e lo scudetto tricolore con 44/50, mentre al ligure è andato l’argento con 43. Terzo sul podio Daniele Flammini di Teramo, medaglia di bronzo con 33/40.
Passando al comparto femminile, decisamente netta è stata la vittoria di Erica Sessa. Diciassettenne di Cava dei Tirreni (SA), da tre anni rappresentante del Gruppo Sportivo delle Fiamme Oro, Erica è entrata in finale con la seconda posizione ed il punteggio di 66/75 +4 ed ha realizzato il sogno di mettersi al collo l’oro nella gara più importante dell’anno con il punteggio di 42/50 e ben 6 punti di vantaggio su Diana Ghilarducci (Carabinieri) di Viareggio (LU), seconda con 36/50. Con loro sul podio anche Alessandra Della Valle (Esercito) di Solaro (MI) con 26/40.
Trap: super Johnny centra il decimo tricolore
Giovanni Pellielo ha celebrato il suo diciannovesimo Campionato Italiano di Eccellenza conquistando il decimo Tricolore della sua lunga e brillante carriera. Dopo quattro medaglie olimpiche, quattro titoli iridati e tre continentali, il super campione di Vercelli sembra non essere ancora sazio di medaglie e continua a calcare le pedane con la stessa passione di sempre.
“È sempre come se fosse la prima volta - ha commentato il portacolori delle Fiamme Azzurre al termine della gara disputatasi sulle pedane del Trap Concaverde di Lonato del Garda (BS) – Vincere il titolo Italiano non è mai scontato. La nostra è la nazione più blasonata e gli avversari sono di altissimo livello. È una emozione unica, resa ancora più speciale perché vissuta in quello che è il tempio del tiro a volo mondiale”.
Per arrivare alla vetta del podio l’azzurro ha dovuto confrontarsi con 68 avversari molto agguerriti, ma il 122/125 concretizzato nelle qualificazioni gli ha assicurato il diritto di accesso alla finale a sei, dove ha affrontato, tra gli altri, anche Daniele Resca, fresco del titolo di Campione del Mondo. Nessun problema, però, per il fuoriclasse piemontese che, piattello dopo piattello, ha messo in riga tutti, meritandosi l’oro con 44/50. Con lui sul podio il poliziotto tarantino Mauro De Filippis, argento con 42/50, e Resca, bronzo con 32/40.
Al femminile la migliore è stata Alessia Montanino, ventitreenne di Palma Campania (NA), che con 69/75 in qualifica e 39/50 in finale centra il suo secondo Titolo Italiano. Alle spalle della poliziotta campana si è piazzata Maria Lucia Palmitessa, anche lei poliziotta ma di Monopoli (BA) e da poco diplomatasi Campionessa del Mondo Juniores, seconda con 38/50 davanti a Federica Caporuscio (Carabinieri) di Roma, terza con 31/40
Molto positiva la valutazione del Direttore Tecnico Nazionale Albano Pera: “È stato un campionato italiano di altissimo livello di cui non posso che essere fiero e soddisfatto. I miei più vivi complimenti vanno a coloro che hanno conquistato il podio, ma molto bravi sono stati anche coloro che si sono fermati ad un passo dalla finale, con ben dieci tiratori a quota 119 e otto a 118. Questo dimostra quanto il livello dei nostri atleti sia elevato. Non a caso torniamo da un campionato del mondo dove abbiamo conquistato 5 ori, 2 argenti e 2 bronzi. Questi risultati non arrivano per caso, ma sono il frutto di tanto lavoro e di tantissimo sacrificio”.
Campionato Italiano di Skeet: Bacosi e Fuso campioni d'Italia
La Finale del Campionato Italiano di Skeet ha incoronato come Re e Regina d’Italia per il 2017 Emanuele Fuso e Diana Bacosi, entrambi premiati dal Presidente Federale Luciano Rossi insieme alla tiratrice slovacca Danka Bartekova, bronzo a Londra 2012 e Membro del Comitato Olimpico Internazionale. Per il portacolori dell’Esercito Italiano di Spello (PG) questo è il primo Tricolore, conquistato con la tenacia di chi vuole dimostrare il suo valore. Rientrato nel sestetto dei finalisti con lo score di 120/125, l’umbro ha passato tutte le eliminatorie dirette arrivando a contendersi l’oro e l’argento con il collega Luigi Agostino Lodde (Esercito) di Ozieri (SS). I due hanno duellato senza risparmiarsi e al termine dei 60 piattelli regolamentari si sono trovati appaiati a quota 57.
Il confronto è quindi proseguito con lo spareggio e alla fine Fuso si è preso l’oro e lo scudetto con 14 a 13. Con loro sul podio anche il poliziotto romano Marco Sablone, medaglia di bronzo con 40.
Anche al femminile l’Esercito Italiano l’ha fatta da padrone, assicurandosi tutte e tre le medaglie in palio. A meritarsi quella più prestigiosa è stata l’olimpionica Diana Bacosi di Cetona (SI), già Campionessa Italiana nel 2014, che con 69/75 in qualifica ed un bellissimo 54/60 in finale si è cucita al petto il secondo scudetto della carriera. D’argento la prestazione di Simona Scocchetti di Tarquinia (VT), sul secondo gradino del podio con 51, mentre di bronzo quella di Martina Bartolomei di Laterina (AR), terza con 42/50. Grandi assenti in questa finale: Chiara Cainero (in dolce attesa), Chiara Costa (impegnata in una gara a Vienna) e Katiuscia Spada (costretta a ritirarsi dopo le prime tre pedane per un problema fisico).
Nel comparto riservato al Settore Giovanile il più forte sulle pedane del Tav Montecatini Pieve a Nievole è stato il romano Cristian Ciccotti, ventenne portacolori dei Carabinieri, che dopo essere entrato in finale come sesto ha sbaragliato gli avversari arrivando all’oro con un incredibile 56/60. Da titolo italiano anche le prestazioni di Ermanno Lanzi di Viterbo tra i rappresentanti della Prima Categoria, di Giovanni Antonio Occhio di Santa Teresa di Gallura (SS) tra quelli di Seconda e di Antonio De Giulio di Marzano Appia (CE) tra quelli di Terza.